RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Alcune credenze comuni (in parte vere, in parte false), dall’utilità della spremuta a non essere più contagiosi dopo 3 giorni di malattia.
La guida redatta con la consulenza dei consulenti dell’Istituto Superiore di Sanità e di Fabrizio Pregliasco, virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano
La cipolla vicino al letto previene il raffreddore?
FALSO - No, la cipolla vicino al letto non previene il raffreddore! «Le cipolle sono spesso usate come rimedio naturale contro tosse e raffreddore. Si pensa infatti che posizionando accanto ai lettini dei bambini delle fette di cipolla, queste sarebbero in grado di attirare i microbi», ricordano gli esperti dell’Istituto Superiore della Sanità, impegnati a smontare fake-news sulla salute.
Il falso mito, così come riportato in rete, risalirebbe ai primi anni del 1900 quando un medico avrebbe incontrato una famiglia di contadini sfuggita all’influenza per aver posizionato cipolle aperte nella propria dimora, e sostenendo come ogni fetta avesse intrappolato in sé virus e batteri. In realtà non esistono «magneti batterici» , perché i microbi si propagano ad esempio attraverso gocce di liquido biologico (gli starnuti) o attraverso contatti diretti. Non esistono cibi che attraggono i microbi.
L’influenza può farci ammalare ogni inverno anche se non siamo anziani
FALSO: non è detto che la vera influenza, ovvero la malattia dovuta a virus dell’influenza, ci colpisca tutti gli anni, ma uno dei 262 virus che determinano forme simil-influenzali possono colpire a qualunque età e ogni inverno.
Bere una spremuta al giorno aiuta a combattere raffreddore e influenza
VERO: l’assunzione di giuste dosi di vitamina C contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Quindi via libera agli alimenti che la contengono. Però bisogna fare attenzione alle quantità: assumerne in eccesso potrebbe dar luogo a disturbi gastrointestinali.
Dopo 3 giorni il malato non è più contagioso
VERO: tendenzialmente è così, salvo che per i bambini che restano contagiosi più a lungo. Più in generale un virus non sopravvive in eterno, ma non esiste tuttavia un tempo preciso in cui si smette di essere contagiosi. Per prevenire il contagio, quindi è meglio - piuttosto che contare i giorni - seguire delle semplici regole, come lavarsi frequentemente le mani e fare attenzione al contatto con starnuti e fazzoletti altrui.
Dormire aiuta a difendersi dai virus
VERO: dormire incrementa la risposta immunitaria per cui sonno e riposo sono estremamente importanti per aiutare il corpo a combattere un virus. Questo vale ancora di più per i bambini: lasciamoli dormire anche più del solito.
La prima cosa da fare in caso di raffreddore e influenza è prendere l’antibiotico
FALSO: gli antibiotici combattono solo le infezioni batteriche: l’influenza stagionale e il raffreddore non sono causati da batteri, ma da virus. Tuttavia, in alcuni casi e per particolari soggetti, dopo aver consultato il medico, può essere necessario (dietro sua prescrizione) assumere una terapia antibiotica per contrastare alcune infezioni batteriche che possono sopraggiungere a causa dell’influenza.
Bere latte è importante per curare l’influenza
FALSO: il latte non ha alcuna valenza specifica nel combattere i virus influenzali, anche se preso caldo con il miele può dare sollievo alle vie respiratorie infiammate.
L’attività fisica aiuta a rafforzare le difese immunitarie nel combattere il virus dell’influenza
VERO: tuttavia, mai esagerare! C’è infatti il rischio di eccedere con lo sforzo e quindi costringere il corpo a un super lavoro che lo rende più debole in caso di attacco dei virus.
Il brodo caldo deve essere di carne, se è vegetale non ha nessuna efficacia nel farci sentire meglio
VERO: alcune ricerche hanno evidenziato l’opportunità di assumere proteine per facilitare la ricostruzione delle cellule danneggiate dall’infezione. Il brodo di carne è in genere il modo migliore per nutrirsi in un momento in cui, a causa dell’infezione, si è inappetenti.
In caso di febbre l’antipiretico va preso subito, a prescindere dal livello di temperatura corporea
FALSO: la febbre è la risposta dell’organismo all’infezione e quindi non va azzerata, ma bisogna seguire l’evoluzione della malattia assumendo farmaci per controllare e alleviare i sintomi. Per questo l’antipiretico andrebbe preso per abbassare la febbre quando è superiore ai 38°.
Il vaccino evita l’influenza e ci salva anche dal raffreddore per tutto l’inverno
FALSO: il vaccino protegge dai virus influenzali prevalenti in un anno specifico, ma non copre l’organismo da tutti i virus parainfluenzali, per esempio responsabili del raffreddore. In generale, si può dire che chi si è vaccinato ha una bassa probabilità di ammalarsi o, se si ammala, i sintomi saranno più lievi. Per le categorie a rischio il vaccino rimane una delle armi di prevenzione più importanti.
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