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    UNA FEDE D’ARGENTO - LA PELLEGRINI SECONDA NEI 200 STILE LIBERO AI MONDIALI: E’ LA SESTA MEDAGLIA IRIDATA CONSECUTIVA NELLA SPECIALITA’ PER LA CAMPIONESSA AZZURRA (COME LEI NESSUNA MAI) - LE LACRIME DOPO LA GARA


     
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    Da "gazzetta.it"

    PELLEGRINI PELLEGRINI

     

    Fede d'argento, grandissima Fede. Ancora sul podio mondiale. Per la sesta volta consecutiva impresa mai riuscita a una donna nella storia dei Mondiali. Magnifica Pellegrini, che si conferma vicecampionessa mondiale nei 200 stile libero del cuore e si regala il compleanno più bello, 27 anni da urlo.

     

    Tra le due americane c'è solo lei, Federica Pellegrini, autrice di 1'55"32, dietro solo l'americana Katie Ledecky, autrice di 1'55"16, personale dell'americana e tempo che Fede aveva già nuotato in Francia a giugno, e davanti alla detentrice uscente, Missy Franklin che si ferma a 1'55"40.

     

    Una gara all'inseguimento e un'ultima vasca in gran recupero per tornare sul podio come aveva fatto la prima volta nel 2005 a Montreal, quando aveva 16 anni e con le lacrime agli occhi voleva "buttare" l'argento perché pensava di aver vinto troppo presto. Adesso è sempre lei la primatista mondiale, ma non sono più gli anni del superbody, quando la specialità si poteva domare scendendo a 1'52"98.

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    Negli ultimi 50 metri Fede è la più veloce in 29"23, 10/100 meno della vincitrice, ma non basta per centrare il tris doro. E' una medaglia simbolo della longevità: la batte solo la formidabile diciottenne del Maryland che punta a vincere 4 ori individuali nel crawl.

     

    "Sono felice - Federica Pellegrini scoppia in lacrime ai microfoni di Raisport - pensavo di non farcela. Tutti mi dicevano di fare i 400 perché lì la medaglia era sicura e i 200 erano troppo veloci... È stato importantissimo, per me, riuscire a prendere una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima, nel mio ultimo Mondiale. Dove ho trovato la forza? Nel lavoro e nel piacere di nuotare i 200" Passata l'emozione iniziale la veneta entra poi nel commento tecnico della gara: "E' da ieri che sapevo sarebbe stata una finale veloce - racconta - mi sono detta di provarci fino alla fine. In acqua eravamo tutte molto vicine ed era difficile capire da che parte guardare, allora mi sono concentrata solo sulla mia gara"

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