A Bergamo il Real Madrid e l’arbitro battono vergognosamente l’Atalanta eroica per un gol a zero, mentre i bergamaschi giocavano in 10 per l’espulsione gratuita di un suo grande giocatore, Freuler.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) February 24, 2021
Che vergogna espellere un giocatore dell’Atalanta in quel modo. Partita rovinata. Arbitro da mandare a casa. Che tristezza. Fare il tifo per il Real va bene, ma senza esagerare.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) February 24, 2021
I telecronisti di Sky sono dei leccaculo del Real. Che schifo.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) February 24, 2021
Ma come si fa a dare un rosso del genere???#AtalantaRealMadrid
— Peppe (@Peppe3112_) February 24, 2021
Comunque l’Atalanta anche se danneggiata da un arbitro ciucco gioca alla grande mentre il Real sembra il Crotone.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) February 24, 2021
Marco Guidi per gazzetta.it
vittorio feltri
La beffa arriva all’86’, nel modo meno aspettato e più doloroso: un destro da fuori a giro del difensore mancino Mendy. Il Real Madrid espugna così Bergamo, vincendo per 1-0 il primo round dell’ottavo di finale di Champions. Ma a pesare sono soprattutto gli 80’ di inferiorità numerica nerazzurra, causata dal discutibile rosso sventolato dall’arbitro Stieler a Freuler quando ancora la partita doveva entrare nel vivo. L’amarezza non è solo per la decisione del fischietto tedesco.
Il Real si è presentato al Gewiss Stadium falcidiato dagli infortuni e, sulla carta, più vulnerabile che mai. Insomma, l’occasione per il colpaccio si annusava nell’aria. Eppure, anche nei pochi minuti di undici contro undici, la banda Gasperini non ha mai suonato al solito ritmo che tormenta gli avversari in Italia, quasi anestetizzata dai campioni di Spagna.
Gasperini davanti sceglie la coppia colombiana, Zapata e Muriel, relegando Ilicic in panchina. Dietro le punte Pessina, cerniera di centrocampo De Roon-Freuler, sulle fasce Maehle e Gosens. Il terzetto di difesa è il solito Toloi-Romero-Djimsiti. Zidane, invece, deve fare la conta degli assenti.
ATALANTA REAL
A Carvajal, Odriozola, Sergio Ramos, Militao, Marcelo, Valverde, Hazard e Rodrygo si è aggiunto Karim Benzema, che non ha smaltito il fastidio alla coscia rimediato la scorsa settimana contro il Valencia. Zizou, così, rivoluziona l’attacco, rinunciando a una prima punta e rispolverando Isco da falso nove con Asensio e Vinicius ai lati. A conti fatti, una mossa azzeccata per eludere la pressione "gasperiniana" con un fine palleggiatore in più, sebbene il modulo col falso nove in quasi un’ora di gioco produca poco in zona gol.
ATALANTA GASPERINI
QUEL ROSSO… — Chi si immaginava una partenza a razzo della Dea sarà rimasto deluso. Ma il Gasp lo aveva detto alla vigilia: l’obiettivo era tenere vivo il discorso qualificazione nella partita di ritorno a Madrid. L’unica fiammata nerazzurra in avvio è un bel cross tagliato di Muriel, sul quale Gosens non arriva per un soffio. Piuttosto, è il Real, abile nel prolungare il possesso palla e aspettare il momento in cui le coperture bergamasche si disallineano per colpire nello spazio, a dettare il tema della gara. Nasce così, al 18’, l’azione che cambia il corso della partita.
Mendy si butta su di un corridoio aperto dal palleggio di Kroos e Vinicius e dal movimento ad arretrare di Isco, cogliendo impreparata la difesa di casa. Freuler è in ritardo e commette fallo sul terzino francese. L’arbitro Stieler interpreta l’episodio come interruzione di una chiara occasione da gol ed espelle il centrocampista svizzero. Una lettura che non convince in fondo, ma sulla quale il Var ha poco margine per ravvisare un chiaro ed evidente errore. Una volta in 10, l’Atalanta si abbassa e lascia campo alla manovra madrilena, anche perché Casemiro, oltre che nella distribuzione del gioco, è un mostro di bravura nell’anticipare ogni possibile uscita palla nerazzurra.
ATALANTA REAL
SOFFERENZA— Dal canto suo, il Real inizia a pungere con insistenza, seppur senza l’incisività dei tempi migliori. Gollini rischia su di una serpentina di Nacho (conclusa a lato) e su di un’incursione di Vinicius innescato da Isco (fenomenale Pessina nella chiusura).
Poi al 30’ Gasperini perde anche Zapata (problema muscolare) e inserisce Pasalic, deputato al compito di alzare il primo pressing e non far sentire troppo solo Muriel davanti. Facile a dirsi, tremendamente complicato a farsi. Al 41’, però, si vede finalmente la Dea: destro largo di Muriel dai 20 metri. Poi Gollini è bravo e fortunato in chiusura di tempo a intercettare il colpo di testa di Casemiro su punizione di Kroos.
ATALANTA REAL
RIPRESA— Il canovaccio non fa che peggiorare a inizio secondo tempo. Gli ospiti iniziano un lungo assedio, stavolta colorato di occasioni da gol a ripetizione, almeno nei primi minuti. Al 48’ Maehle devia a un centimetro dal palo il colpo da biliardo di Modric. Poi, 5’ dopo, è Gosens a salvare la sua porta su tocco ravvicinato di Vinicius. Gasperini capisce che così non si può resistere per molto e cerca soluzioni alternative, anche perché Muriel è regolarmente "mangiato" dalla coppia Nacho-Varane. Dentro così Ilicic per il colombiano. Zidane aumenta il peso offensivo con una punta vera, Mariano Diaz, per Vinicius. Ma la spinta Real cala col passare dei minuti.
trevisani adani
Zidane cerca colpi insperati anche dai ragazzini Arribas e Hugo Duro, mentre Gasp sostituisce nel finale il subentrato Ilicic (che non gradisce…), inserendo Malinovskyi. Il coniglio dal cilindro, però, Zizou lo pesca in Mendy, sugli sviluppi di un corner battuto corto e recapitato da Modric sui piedi non proprio educatissimi del francese, che calcia addirittura con la gamba debole. Destro a giro, non irresistibile, ma Gollini, forse coperto parte in ritardo e non ci arriva. Gol pesante, pesantissimo. Da ribaltare a Madrid, dove mancherà Freuler squalificato, ma anche il cervello degli avversari, Casemiro. Servirà un’impresa da Atalanta.
TIFOSI ATALANTA
ATALANTA TIFOSI
Una partita come non ce ne sono state mai, a Bergamo. Questa sera, 24 febbraio 2021, resterà una data storica per l’Atalanta. Al Gewiss Stadium si gioca l’andata degli ottavi di finale con il Real Madrid. E i tifosi nerazzurri sono arrivati in massa in viale Giulio Cesare per sostenere la squadra, anche se non potranno ovviamente entrare e assistere alla gara. Questo nonostante le restrizioni anti Covid che vietano assembramenti e un appello dell’Ats che aveva chiesto di restare a casa, anche perché la situazione sanitaria in provincia sta peggiorando.
Sono almeno mille i supporter atalantini che si sono radunati dal tardo pomeriggio nelle vicinanze dello stadio. Cori, sciarpe, bandiere, un atmosfera di grande festa e di ansiosa attesa per quella che lo stesso Gian Piero Gasperini ha definito come la partita più importante della storia atalantina. Qualcuno ha anche acceso petardi e fumogeni. Un po’ quello che è successo con gli ultrà di Inter e Milan domenica scorsa, prima del derby.
ATALANTA TIFOSI
In giornata l’Ats di Bergamo aveva lanciato un appello ai tifosi perché restino a casa a vedere la partita e non si assembrino davanti lo stadio. Un invito accolto dalla gran parte degli atalantini, ma non da tutti, evidentemente. L’entusiasmo e l’emozione sono forti, ma c’è una situazione epidemiologica in rapido peggioramento in provincia, che è ancora zona gialla, tranne 8 comuni della fascia del Sebino in zona arancio.