vittorio feltri
Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”
La cosa più stupida e anche la più divertente che si legge sui giornali e si ascolta in tivù è l'attacco quotidiano a Donald Trump, trattato più o meno come un delinquente illegittimamente entrato alla Casa Bianca. Non si tiene conto che costui è stato votato dalla maggioranza degli americani e, quindi, stando alle regole democratiche, è diventato presidente con tutti i crismi della legalità.
donald trump
Ma è normale che i democratici non abbiano digerito lo scorno della sconfitta e continuino a protestare per tentare, sia pure invano, di mandare a casa l'avversario repubblicano e sostituirlo con un loro amico. Ciò che invece è incomprensibile è l'atteggiamento ostile degli italiani nei confronti di Trump. Non c'è tivù e non c'è commentatore che perdano occasione per strapazzare Donald, trattandolo quale usurpatore e nemico della democrazia.
Si può ovviamente avere in antipatia un capo di Stato estero e dirlo apertamente. Ma esiste un limite che non si dovrebbe mai superare: un minimo di obiettività, di serietà e di onestà. Da quando Trump è al vertice delle istituzioni statunitensi non è successo nulla di negativo, anzi, l'economia degli States è sensibilmente migliorata, i conti sono soddisfacenti e la situazione generale del Paese non autorizza nessuno a fare dell'allarmismo.
BOTTERI 4
Il presidente interpreta alla grande il sentimento più diffuso tra i suoi connazionali, la voglia di riscatto, di impadronirsi della propria terra, di non subire l' immigrazione come una calamità, di riportare l' America al centro del mondo.
Più Donald viene criticato dai progressisti del politicamente corretto e più lui guadagna consenso popolare in casa e a livello internazionale per un semplice motivo: il vento politico è cambiato e la gente non ne può più del fatto che siano gli attori, gli artisti, i sedicenti intellettuali a dettare le linee ai governanti.
federico rampini
Gli elettori tendono a riappropriarsi del ruolo che la democrazia assegna loro: quello di decidere la strada da seguire. Le masse non ne possono più di pagare tasse crescenti per finanziare l'accoglienza e l'integrazione, pretendono di avere la priorità nell'assistenza e nella previdenza. L'egoismo non c'entra.
Esse puntano a diventare protagoniste nella loro patria ed è difficile dare torto a chi aspira a vivere in pace in casa propria. I detrattori di Trump abbondano anche in Italia tra i progressisti infatuati dai luoghi comuni importati d' Oltreoceano tramite Rai3 e i suoi corrispondenti di sinistra imbevuti di banalità ideologiche e dagli editorialisti dei giornaloni conformistici che condizionano l' opinione pubblica beota.
zucconi dal dentista
Intanto in Europa e altrove acquistano consensi i partiti erroneamente definiti populisti che cavalcano il neo nazionalismo e il sovranismo e tra poco assisteremo a un rimescolamento epocale delle preferenze politiche, e i partiti tradizionali, come si intuisce dalle nostre parti, andranno a ramengo. A cominciare dal Pd in frantumi e da un centrodestra allo sbando tra europeimo e antieuropeismo.