Alessia Marani per “il Messaggero”
fabbricavano ordigni arrestati due anarchici
Erano a Roma nel loro appartamento di Torpignattara, Gianluca Iacovacci, 38 anni, e la compagna Evelin Sterni, quarantenne, quando i carabinieri del Ros hanno bussato alla loro porta ieri mattina per notificare loro una misura di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Genova poiché accusati di detenzione di materiale esplodente e tentata fabbricazione di ordigni esplosivi improvvisati, meglio noti secondo il codice Nato come Ied, Improvisd explosive device. Si tratta di due esponenti della galassia anarco-insurrezionalista della Federazione Anarchica Informale e del Fronte Rivoluzionario Internazionale.
Iacovacci e la Sterni, secondo gli investigatori dell'Arma e della Digos genovese, avrebbero celato e gestito esplosivi e detonatori rinvenuti nel giugno del 2021 in un nascondiglio tra i rovi del fitto e impervio bosco della Tenaglia in località Monte Guano nel capoluogo ligure, dove, nella stessa estate, si consumò una serie di attentati incendiari ai tralicci dell'alta tensione della Terna e a generatori elettrici dei gestori di telefonia Tim e Vodafone.
feltrinelli attentato
Atti a cui seguirono precise rivendicazioni. Sul network d'area Round Robin, per esempio, apparve il comunicato Incendio polo tecnologico Erzelli con invettive contro la «tecnoindustria», minacce ai componenti della Commissione Interministeriale alla Transizione ecologica, con dure critiche al «modello Genova» riferendosi a presunte deroghe ai controlli nelle procedure per velocizzare la ricostruzione del Ponte Morandi.
L'ARSENALE Iacovacci, fu già arrestato nel 2013 a Roma per associazione terroristica e tre anni dopo condannato solo per danneggiamento e incendio. In particolare con il compagno di militanza Adriano Antonacci, era stato riconosciuto come l'autore di ben 13 incursioni tra cui un attentato alla banca Popolare di Sondrio di Frascati. Non basta. Nel 2021 viene individuato, tra gli altri, come autore della pubblicazione clandestina Vetriolo contigua al pensiero del leader anarchico Alfredo Cospito, quindi indagato con quest' ultimo per apologia di delitti di terrorismo. Tornando a Genova. Il 18 giugno un clochard marocchino vede un ragazzo (poi identificato proprio in Iacovacci) nascondere qualcosa nella boscaglia e poi dileguarsi.
GIANGIACOMO FELTRINELLI
Pensa che possa trattarsi di stupefacente, invece sotto un tendone verde mimetico spuntano 3,175 Kg di polvere pirica nera, oltre un centinaio di petardi, miccette e un piccolo ordigno esplosivo composto da una torcia in metallo modificata a detonatore con bulbo di una piccola lampadina a cui erano collegati due aerofori elettrici; quindi forbici, nastro adesivo, 7 meccanismi di orologi da muro, timer, cavi, batterie, colla a caldo... La polvere nera è il più antico esplosivo utilizzato dall'uomo e «pur trattandosi di un deflagrante a basso potenziale - si legge nella relazione del Ris di Parma - qualora collocato in un contenitore ermetico diventa altamente micidiale». IL
fabbricavano ordigni arrestati due anarchici
CENTRO SOCIALE Dopo il 2016 Iacovacci diviene frequentatore e animatore dello spazio sociale occupato Il Mainasso e poi del Chelinse, da cui verrà data voce al sito Croce nera anarchica. Ma la loro presenza nella Capitale è costante e soprattutto documentata nel centro sociale occupato Bencivenga di Montesacro. La coppia partecipa e organizza una serie di incontri nell'ambito della campagna di proselitismo A testa alta a cui segue il documento programmatico Per un giugno pericoloso in cui si incita a passare all'azione. E a Roma ecco attentati alle auto del car sharing e la bomba alla caserma dei carabinieri di San Giovanni, i cui autori, 7 anarchici della cellula Cellula Santiago Maldonado, verranno trovati dai carabinieri proprio al Bencivenga.
tralicci incendiati