LA QUARTA DOSE - VIGNETTA BY BUCCHI
Omicron corre e cambia l'agenda dei piani vaccinali. In Israele la campagna per la quarta dose era stata annunciata a partire da domenica, ma poi i dati ancora troppo parziali arrivati da Gran Bretagna e Stati Uniti hanno imposto un rinvio. La decisione presa dal ministero della Sanità però non ha fermato la ricerca sul campo che è invece partita da uno dei più grandi ospedali del paese, lo Sheba di Tel Aviv dove il professor Yacov Lavi, direttore dell'Unita dei trapianti, ha ricevuto il secondo booster: «Credo di essere la prima persona completamente sana al mondo a ricevere la quarta dose», ha commentato. Con lui saranno sottoposti nuovamente al vaccino altri 150 sanitari e 6000 volontari. I primi risultati dovrebbero essere disponibili tra un paio di settimane.
hub vaccinale 7
E cambia anche il calendario delle terze dosi: ora Israele, le cui scelte hanno spesso anticipato e determinato anche quelle i molti altri Paesi, ha deciso di ridurre i tempi tra la somministrazione della seconda e della terza dose abbassando il nuovo limite a tre mesi. La curva dei contagi in Israele ha ripreso a salire da diverse settimane, ieri oltre duemila. Secondo i dati resi noti dal ministero della Sanità, l'86 per cento dei casi gravi riguarda pazienti non vaccinati.
FRANCIA, SCATTA IL SUPER PASS MA NIENTE COPRIFUOCO IN BELGIO STRETTA SUI NO VAX
covid francia
La Francia alza di nuovo le dighe contro la doppia ondata della variante Delta e Omicron che colpisce il paese: ieri è stata superata la soglia dei 100mila casi positivi in 24 ore, con oltre 16 mila ricoverati negli ospedali. E il Belgio è pronto ad introdurre il lockdown per i No vax. Dopo un consiglio di difesa sanitario (diretto da remoto da Emmanuel Macron) e un Consiglio dei ministri straordinario, il premier francese Jean Castex è tornato a parlare in diretta tv per annunciare le nuove misure, segno che il momento è difficile.
JEAN CASTEX
Se un coprifuoco per Capodanno è stato escluso, e se le scuole riapriranno come previsto il 3 gennaio dopo le vacanze, la Francia stringe la pressione sui non vaccinati, che rappresentano, ha sottolineato il premier, la grande maggioranza dei casi gravi. Dal 15 gennaio per partecipare alla vita sociale, culturale sociale, sportiva, entrare nei bar, ristoranti, cinema e stadi, occorrerà il nuovo pass vaccinale, una sorta di green pass rafforzato: solo una vaccinazione completa darà il via libera, il tampone negativo non basterà più. Aumenteranno anche le sanzioni per i falsi certificati: «Un'azione particolarmente inammissibile, che mi scandalizza, che mette in pericolo la vita degli altri», ha detto il premier.
TERZA DOSE DI VACCINO ANTI COVID
LA CAMPAGNA Si accelera anche sulla campagna vaccinale, in un paese dove il 90 per cento della popolazione è vaccinata: da oggi il richiamo sarà possibile già a tre mesi dall'ultima dose per assicurare una copertura il più efficace possibile. «La situazione è tesa» ha ammesso il premier «dobbiamo adattare le nostre misure alle due ondate Delta e Omicron che si abbattono nello stesso tempo. Anche se non vediamo ancora l'impatto grave sulle terapie intensive, dobbiamo assolutamente frenare la circolazione del virus. È una corsa contro il tempo».
hub vaccinale 6
Tornano le limitazioni, almeno per tre settimane: di nuovo vietato ormai prendere il caffè al banco, restano chiuse le discoteche, vietati gli eventi che riuniscono più di 2mila persone al chiuso e più di 5mila all'aperto, di nuovo impossibile consumare cibi e bevande nei cinema, nei teatri e anche sui mezzi di trasporto, compresi quelli a lunga percorrenza. Tornano anche le mascherine all'aperto, almeno nei centri delle città.
parigi
Se per San Silvestro il governo ha deciso di non funestare il Capodanno col coprifuoco, le autorità «raccomandano molto» di limitare feste e cene. Torna anche lo smart working, che in Francia era stato già archiviato: è ormai obbligatorio almeno per tre giorni a settimana, «meglio quattro». A breve (entro la fine della settimana) arriveranno anche le nuove regole di isolamento per i casi contatto: anche qui il governo tenderà a favorire i vaccinati, limitando i giorni di isolamento o rendendolo addirittura un'opzione.
belgio covid
A BRUXELLES Anche il Belgio è pronto ad alzare una diga davanti alla diffusione del virus. Il governo ha deciso di non abbassare la guardia nonostante un calo costante dei contagi negli ultimi giorni (-21 per cento nella settimana prima di Natale): Omicron continua a progredire, rappresenta ormai il 60 per cento dei positivi e potrebbe avere un impatto non prevedibile. Per questo si fa strada l'ipotesi della vaccinazione obbligatoria, quanto meno nella versione già adottata da Germania e Austria, i due Paesi che hanno imposto de facto' un lockdown quasi totale per i non vaccinati.
belgio covid
Alexander De Croo, alla guida del governo federale belga, è stato chiaro: «l'obiettivo è vaccinare tutti e se la strada della vaccinazione obbligatoria può contribuire sono pronto a prenderla in considerazione». Secondo i media locali, è probabile la creazione di un super pass belga, in base al quale solo i vaccinati (e non più anche chi risulta negativo a un tampone) potranno accedere ai luoghi pubblici d'incontro.