DAGONEWS
LUCA MORISI
“Quella notte con Luca Morisi mi ha distrutto la vita. Con me ho prove, foto e messaggi che dimostrano che tutto ciò che vi dirò è la verità”. “Repubblica” è riuscita a contattare P.R., l’escort romeno 20enne che ha partecipato al festino a casa dell’ex guru di Salvini. Il ragazzo, che nel frattempo è rientrato in patria, dice di essere un modello che si prostituisce per necessità, e racconta a Giuliano Foschini e Fabio Tonacci tutta la vicenda che coinvolge il braccio destro del “Capitone”: “Sono incazzato per quello che sto leggendo sui giornali, le cose sono andate diversamente"
LA CASA DI LUCA MORISI
Il racconto comincia con “l’aggancio”: "Un mio amico coetaneo, che vive come me a Milano ed è romeno, è stato contattato da Morisi poco prima di Ferragosto sul web. Entrambi abbiamo profili sia su Instagram sia su Grindr, i nostri numeri sono su alcuni siti di escort gay. Sinceramente non so quali canali abbia scelto per contattarlo. So soltanto che il mio amico a un certo punto mi chiama e mi dice che questo Morisi ci vuole incontrare".
matteo salvini e luca morisi 4
I due - a detta del ragazzo - avrebbero pattuito una cifra di 4.000 euro, per andare da Milano a Belfiore e passare con lui una giornata. “L'accordo tra noi era che ci saremmo divisi a metà il compenso. Prima di partire da Milano, il mio amico ha ricevuto da Morisi un bonifico di 2.500 euro. A me ne ha dati in contanti 500: aveva un debito da saldare con me perché ho sulla mia partita Iva il contratto del suo telefono. Dopo il bonifico, andiamo a Belfiore. Il secondo bonifico non è mai arrivato".
MATTEO SALVINI LUCA MORISI MEME
Morisi "era molto gentile. Abbiamo trascorso con lui la serata, circa 12 ore insieme o forse qualcosa di più, non so dirlo con certezza. Di quella notte ho ricordi annebbiati, ho perso in parte la memoria per ciò che è successo..."."All'inizio ci siamo divertiti tutti, e ci siamo drogati. La roba ce l'ha offerta Morisi. Non era la prima volta che lo facevo, ma non mi è mai capitato di sentirmi così male...ero devastato, mi ha preso male e a un certo punto, non so dire dopo quanto tempo, volevo andare via perché non mi sentivo bene. Ma gli altri due mi hanno detto di no...".
MEME SU LUCA MORISI
A quel punto P.R. è scappato e ha chiamato i carabinieri: “mi è sembrato naturale farlo. Non stavo bene. Ero terrorizzato ed alterato per quello che avevamo preso e volevo andarmene. Sono corso fuori, lì davanti al cascinale c'è un viale alberato, mi sono messo a correre lungo la strada. Prima il mio amico romeno e poi Morisi mi hanno seguito. Ho visto l'auto nera dei carabinieri che veniva incontro a me. I carabinieri si sono fermati: c'eravamo io, il mio amico e Morisi. Ho raccontato cosa era successo, ho detto che da Morisi avrebbero trovato della droga e che ero disposto ad accompagnarli lì. Gli ho anche mostrato la boccetta con il Ghb, la droga dello stupro. A me l'ha data Morisi e non so dire perché fosse finita in macchina".
MATTEO SALVINI E LUCA MORISI MEME
P.R. avrebbe anche assistito alla perquisizione nella villa di Morisi: “C'erano i piatti con la cocaina sopra. Sono stato io a indicare ai carabinieri la libreria al primo piano dove Morisi la teneva: lo sapevo perché durante la serata più volte era andato lì a prenderla".
Il racconto continua: "Siccome ero confuso e siccome avevo realizzato che quel signore lì era un politico importante, ho avuto paura. Ho detto ai carabinieri di lasciare le cose come stavano. Volevo soltanto tornare a casa, ma è stato difficile perché fisicamente stavo male. Sono andato più volte in ospedale. Ora provo un grande senso di vergogna. Sono stato costretto a prostituirmi, per via della crisi dovuta al Covid. Avevo bisogno di guadagnare per l'affitto e le spese ".
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