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    FERMI TUTTI, IL VENTO A WASHINGTON E' CAMBIATO: SU SUGGERIMENTO DEGLI USA, ZELENSKY APRE ALLA PACE - E COMINCIA A CEDERE UN PEZZO: KIEV NON PRETENDEREBBE LA RESTITUZIONE DELLA CRIMEA, ANNESSA DAI RUSSI NEL 2014 - DA IERI, INFATTI, TRA I CONSIGLIERI DI BIDEN ALLA CASA BIANCA STA PREVALENDO LA LINEA "MORBIDA" DEL NEGOZIATO - E IL PRESIDENTE UCRAINO HA SUBITO CAMBIATO MUSICA: "LA VITTORIA È PER ME NON PERDERE 11 MILIONI DI PERSONE. SONO 5 MILIONI QUELLI CHE HANNO LASCIATO IL PAESE" 


     
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    Estratto dell'articolo di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Marco Imarisio, Marta Serafini e Irene Soave per www.corriere.it

     

    PUTIN ZELENSKY PUTIN ZELENSKY

    Zelensky apre a pace con i russi senza restituzione Crimea

    L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero «sulle posizioni del 23 febbraio». Lo ha detto il presidente Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014.

     

    putin zelensky putin zelensky

    «Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati», ha poi precisato, ribadendo di non vedere alcuna intenzione della Russia nel cercare un accordo per la pace.

     

    Il presidente ha anche sottolineato di essere stato «eletto presidente dell’Ucraina e non di una mini-Ucraina», spiegando che non può lasciare che la popolazione ucraina fosse ridotta di 11 milioni, considerando i territori persi e le migliaia di persone fuggite all’estero.

     

    MEME ZELENSKY PUTIN MEME ZELENSKY PUTIN

    Alla domanda se fosse d'accordo con i leader occidentali che chiedevano la sconfitta di Vladimir Putin, ha detto: «Non mi interessa dove finiscono i leader, ma quello che conta per me è la vittoria dell'Ucraina. La vittoria è per me non perdere 11 milioni di persone: sono 5 milioni quelli che hanno lasciato l'Ucraina».

     

    Ma anche precisato che per lui la vittoria è tornare a una situazione economica pre-guerra, esortando l'Unione europea all'adesione: «Questa è la volontà del popolo ucraino».

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