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ex seminario arcivescovile milano
E’ uno dei primi edifici della Controriforma del mondo! Autori i maggiori architetti dei periodi: Vincenzo Seregni, Pellegrino Tibaldi, Francesco Maria Richini. L’ex seminario arcivescovile di Milano era un capolavoro architettonico e di milanesità. Ma chi ha dato l’autorizzazione a chiudere il loggiato con le vetrate? Ma stiamo scherzando? Ma chi ha concesso di toccare il cortile? Era un luogo pazzesco. Indimenticabile. Al committente Ferragamo, come a tutte le maison di moda, i giornali si inchinano, lisciano il pelo, si inginocchiano.
Il “Corriere” gli ha già fatto non uno, ma due articoli scritti da giornaliste di area moda, glamour, design fighetto… è tutto un olé. Nell’articolo di oggi, una giornalista alla quale è stato assegnato l’Ambrogino d’oro (buonanotte Sala) inizia l’articolo sull’EX seminario diventato glamourinario, così: “Che cos’è la milanesità?” La milanesità, scrive, è far rivivere l’ex Seminario trasformandolo in “Portrait Milano”.
leonardo ferragamo
Adesso le rispondiamo noi: che cos’è la milanesità? La milanesità – quella della cultura, delle battaglie civili, persino la milanesità borghese non dell’ultima parvenu - è il contrario di questo. Ovvero, anzitutto, rispetto per la storia. Il cortile, primo esempio di architettura Controriformista, è stato finestrato così come al Corvetto finestrano i balconi per avere più spazio dove mettere il portascarpe.
Altro che “boiserie in rattan” o “eleganza milanese”. Il contrario. Come anche ricordava Daverio quando fu proposto qualcosa di simile per il cortile di Brera, l’eleganza milanese sta proprio nella discrezione dei cortili interni con loggiati. Va bene, la comunicazione scrive di quello che sparano gli uffici stampa: ma chi ha dato l’autorizzazione ai lavori? Solo perché uno si chiama architetto De Lucchi ottiene dalla Soprintendenza regionale (il segretario regionale era Antonella Ranaldi, ora a Firenze) una simile autorizzazione? Ma possibile che non ci sia un giornale in cui un critico possa scrivere qualcosa di serio?
ex seminario arcivescovile milano corriere della sera
Nel sito dei Beni Culturali della Lombardia si legge: “Attraverso un lungo passaggio si arriva all'imponente e vasto cortile di pianta quadrata, con doppio loggiato a colonne binate e architravate, doriche al piano inferiore e ioniche al superiore, tanto da essere preso ad esempio per tutto il barocco fino al neoclassicismo”: quindi perché è stata concessa l’autorizzazione a sigillare questo esempio?
Concludiamo: il seminario è quasi nascosto dal tessuto storico di corso Venezia (questa sì che è milanesità), si accede attraverso uno stupendo portale barocco con scritto il motto borromaico, “humilitas": credo non ci sia altro da aggiungere a committente, architetto, soprintendenza e, diciamo così, giornaliste… humilitas, humilitas, humilitas per farvore!
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