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    IL PUSHER DICE MESSA – A FERRARA C’È UN PRETE INDAGATO PER DROGA: È L’ASSISTENTE SPIRITUALE DEL CARCERE DELLA CITTÀ. IN UN PACCO CHE HA PORTATO A UN DETENUTO C’ERANO 40 GRAMMI DI HASHISH NASCOSTI TRA IL BOROTALCO E UN MICROCELLULARE. LO HA FATTO COSCIENTEMENTE O È STATO INCASTRATO DA QUALCUNO?


     
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    Da www.repubblica.it

     

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    A Ferrara c'è un prete indagato per droga. Si tratta dell'assistente spirituale del carcere estense, che per il suo ruolo è a contatto con tutti i detenuti con cui parla, che conforta e sostiene nei momenti più difficili.

     

    Qualcuno di loro potrebbe essersi approfittato di lui, facendolo finire nei guai: in un pacco che il cappellano ha portato dentro il carcere per consegnarlo a un detenuto sono stati trovati 40 grammi di hashish nascosti tra il borotalco e un microtelefono cellulare infilato in una bottiglia di bagnoschiuma.

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    Il prete, 70 anni, al momento solo denunciato a piede libero ed è indagato, ma la sua posizione - avverte la Nuova Ferrara - dovrà essere chiarita poiché potrebbe essere stato del tutto inconsapevole del contenuto di quel pacco che gli era stato affidato. Il fatto, a quanto si apprende, risale a martedì scorso.

     

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    La droga e il microtelefono sono stati scoperti durante il controllo del pacco compiuto all'ingresso del carcere dell'Arginone: si conosce l'identità del detenuto destinatario e ovviamente ora verranno attivate le dovute e necessarie indagini. Della vicenda è stata informata la Procura. Il sacerdote sostiene di non sapere nulla di questo materiale, ed è una ipotesi plausibile: nella sua attività pastorale il parroco è spesso di supporto all'esterno alle famiglie dei detenuti e, questa volta, qualcuno potrebbe avere approfittato di lui.

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