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    FERRARA PRO-INCIUCIONE: “GOVERNISSIMO PER LA RIFORMA ELETTORALE E IL COLLE” - LA “REMONTADA” DEL BANANA? “QUESTE ELEZIONI VANNO LETTE IN CHIAVE ANTROPOLOGICA, PIÙ CHE POLITICA. QUELL’UOMO È IL PIÙ SIMPATICO. UN EROE POPOLARE” - “GRILLO? UNA SETTA DI MEZZI MATTI. UNA ROBA UN PO’ COMICA, UN PO’ DA MARCIA SU ROMA…” - BERSANI? “È DEBOLE, È DEBOLE IL SUO PARTITO. RENZI L’HANNO MESSO DA PARTE…”


     
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    Carmelo Lopapa per "La Repubblica"

    E da oggi che succede, direttore Giuliano Ferrara?
    «Secondo me Berlusconi lancerà una proposta di unità nazionale. Penso. Spero. Sarebbe assurdo se non lo facesse. È il consiglio che gli ho dato».

    Governissimo col Pd e Grillo fuori, insomma, per far cosa?
    «Ma sì, come vogliamo chiamarlo? Governo di responsabilità? Ecco sì, quello, per fare una riforma elettorale e per eleggere il presidente della Repubblica che è a fine mandato».

    Giuliano FerraraGiuliano Ferrara

    Che stabilità avrebbe un esecutivo a termine?
    «Relativa, appunto, ma non ci sono le condizioni per farne uno di programma. Sarebbe di minoranza, molto difficile da tenere in piedi in queste condizioni. Troppo fragile. Per far che? Stare lì a litigare sui deputati? Come il 14 dicembre del 2010, come il governo Prodi dell'Unione? Su, andiamo. Sciogliere solo il Senato sarebbe un golpe. Mi pare che l'unica cosa seria sia quella».

    BERLUSCONI REGGE LE TESTE DI MONTI BERSANIBERLUSCONI REGGE LE TESTE DI MONTI BERSANI

    Come ha potuto spuntarla Berlusconi? Merito dell'Imu?
    «Queste elezioni vanno lette in chiave antropologica, più che politica. Quell'uomo è il
    più simpatico, non c'è che dire. È una categoria estranea alla politica, me ne rendo conto. Non è borioso, saccente, dice cose che la gente condivide. Un eroe popolare, nonostante avesse fatto di tutto per perdere, sbagliando la campagna: aveva distrutto la sua classe dirigente, azzerato il partito. Poi, quando ha deciso di rimettere le cose a posto, ci ha messo la sua faccia e rieccolo».

    Con lui le ha vinte anche, soprattutto, Grillo.
    «Anche lì, la lettura è antropologica. È l'affermazione di un uomo di spettacolo. Ormai è chiaro: in Italia non viene più presa in considerazione una figura professionale, un tecnico competente, tanto meno un politico navigato. Vincono un comico e un grande show man come Berlusconi».

    MONTI E BERSANIMONTI E BERSANI BERSANI, BERLUSCONIBERSANI, BERLUSCONI

    La vittoria del M5s avrà pure una valenza politica. O no?
    «Ma non esiste. È la vittoria di una persona che fa splendidi comizi-spettacolo. Che usa il
    turpiloquio, non concede contraddittorio, che non ha classe dirigente, seleziona anonime comparse e guida un non-partito. È una setta di mezzi matti che esprime al meglio la passione tutta italiana per il guitto. Una roba un po' comica, un po' da marcia su Roma, con un pizzico di squadrismo».

    E perché Bersani perde?
    «Povero lui, ma perché è debole, è debole il suo partito, la sua classe dirigente. Lì l'unica forza politica nuova era Renzi e l'hanno messo da parte. È uno strumento le cui corde non vibrano».

    DAL BLOG DI BEPPE GRILLO - NAPOLITANO CON LA BANDIERINA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLEDAL BLOG DI BEPPE GRILLO - NAPOLITANO CON LA BANDIERINA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE

    Da oggi mercati e Bruxelles scateneranno la tempesta.
    «Bisognerà spiegare a quei signori che loro non vogliono far governare Berlusconi, d'accordo, ma senza di lui qui non c'è governo, lui non fa governare. Se ne facciano una ragione. O si cambia questo sistema o non se ne esce».

     

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