Stefano Mancini per La Stampa
BOTIN MONTEZEMOLO
Il logo del Banco Santander sparirà dalla Ferrari e dai cappellini dei suoi piloti. Dopo otto anni e circa 250 milioni di sponsorizzazione, la banca spagnola ha deciso di non rinnovare il contratto scaduto domenica ad Abu Dhabi. Due collanti sono venuti a mancare: uno è Emilio Botin, il presidente amico di Luca Montezemolo, morto tre anni fa (era stato lui a firmare il primo contratto nel 2010). La figlia Ana non ha voluto continuare l' impegno in Formula 1 anche perché è venuto meno il secondo fattore, lo spagnolo Fernando Alonso, che ha lasciato Maranello a fine 2014. L' annuncio ufficiale del divorzio è atteso in giornata.
MARCHIO PHILIP MORRIS
ana botin
Per la Ferrari si tratta di una perdita importante: il contributo versato da Santander copriva all' incirca gli emolumenti di un pilota di vertice, prima Alonso e oggi Vettel.
Ma la F1 è una vetrina importante con i suoi 500 milioni di spettatori sparsi per il pianeta. E in questa vetrina la Ferrari è una delle squadre che ha più riflettori puntati addosso. Trovare un nuovo finanziatore, o «partner» come si usa dire, non dovrebbe essere un problema. Anzi, già circola qualche nome, in testa quello di Iqos, prodotto noto ai fumatori di sigarette elettroniche. Il marchio appartiene alla Philip Morris, che già è il primo sponsor del Cavallino seppure non compaia sulla livrea della monoposto.
IQOS, sigaretta Philp Morris
La Ferrari non conferma né smentisce. Da parte di Santander, Juan Manuel Cendoya, responsabile marketing e comunicazione, ha sempre detto che i soldi investiti in F1 sono stati spesi bene. Le uniche difficoltà nel rapporto le creò Raikkonen con il suo vezzo di mettere gli occhiali scuri sopra la visiera del cappellino. «Così il logo non si vede», si lamentò la banca.
L' intervento di Maurizio Arrivabene neutralizzò l' incidente: il team principal della Ferrari fece spostate la scritta Santander tre centimetri più in alto. Il nuovo sponsor dovrà tenerne conto.
raikkonen e logo santander