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    RONDOLINO AMOROSO (DELLA SANTADECHE’) IN CRISI DI NERVI - FERRUCCIO SANSA, INSULTATO IN TV DALLO SPIN NEL FIANCO DI DANIELA, SI ALZA E SE NE VA – DOPO AVER DATO DELL’ “ORFANELLO” A MARIOPIO CALABRESI, L’EX LOTHAR DI D’ALEMA HA SBROCCATO: “AL ‘’FATTO’’ SONO DEI PICCOLI POLIZIOTTI, PROVA A PARLARE SE RIESCI A METTERE INSIEME DUE PAROLE IN CROCE” - “CAFONE... RIDICOLO PERSONAGGIO, TOGLITI DAI COGLIONI…”


     
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    VIDEO: FERRUCCIO SANSA CONTRO FABRIZIO RONDOLINO
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    Fabrizio RondolinoFabrizio Rondolino


    Ferruccio Sansa per il "Fatto quotidiano"

    Rivendico un diritto: andarmene quando qualcuno mi trascina nel fango. Dovrebbero farlo tutti: se in tv si scende troppo in basso, bisogna andarsene. Il rispetto di se stessi vale più di dieci minuti in diretta. Ieri su Rai Tre - un ottimo programma, Agorà - è andato in onda uno spettacolo malinconico: una rissa tra il sottoscritto e Fabrizio Rondolino.

    FERRUCCIO SANSAFERRUCCIO SANSA

    Il seggiolino dello studio era ancora freddo quando Rondolino (che, con un umorismo berlusconian-brezneviano, ha soprannominato "orfanello" il direttore della Stampa, Mario Calabresi, "colpevole" di avere un padre assassinato) già aggrediva: "Il Fatto è l'organo di Grillo, un piccolo dittatorucolo partitocratico".

    Per un giornalista e un quotidiano che hanno fatto dell'indipendenza la loro ragione di vita è un insulto. Ma si risponde anche a critiche e falsità. Replico: "Non credo che Rondolino abbia l'autorevolezza per questi appunti. Uno che è passato dal centrosinistra alla Santanchè...".

    Andrea VianelloAndrea Vianello

    Lui, furioso: "La tua biografia è così insignificante che non la conosco". Noi, purtroppo, conosciamo la sua. Altre amenità: "Al Fatto sono dei piccoli poliziotti, prova a parlare se riesci a mettere insieme due parole in croce". Infine sbiella: "Cafone... ridicolo personaggio". È eccitato, ma non arrabbiato. Sbotta: "Togliti dai coglioni".

    Allora penso: "Io non sono così, non parlo così". Non so se sono un bravo giornalista, ma ho rispetto per me stesso e non voglio cacciarlo nel fango. Me ne vado, è un mio diritto. Di più, è un dovere. Se altri vogliono continuare con questa tv, liberi di farlo. Ma se qualcuno cominciasse ad alzarsi...

     

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