FILIPPO FACCI
Filippo Facci per “Libero quotidiano”
Giuliano Ferrara ha scritto che Luigi Di Maio sarebbe un «politico trasformista e schizofrenico» come «in certa misura» lo sarebbero tutti i politici italiani, e che la sua scelta «ha tutto di occidentale e di euroatlantico». Conclude Ferrara: «La soluzione verrà da un ferreo e funzionante, anzi pienamente efficiente, sistema trasformista, il nostro blasone, il nostro distintivo, il nostro unico fattore di stabilità e governabilità».
Giusto: ma allora suicidiamoci tutti.Il sistema trasformista, studi alla mano, è quello della Nigeria, del Messico, della Grecia, del Nicaragua, del Costa Rica, del Perù e del Regno delle Due Sicilie: questo spiega ogni studio sul personalismo familiare, sull'«amistad» che batte il civismo, sullo Stato visto come gabellatore, sulla vocazione ai servizi improduttivi. Già lo scrivevano, dell'Italia pre-garibaldina, i Montesquieu, i Nitti e i Farini.
LUIGI DI MAIO AL SENATO
Cinque anni fa l'ha scritto persino L'Economist. Non è blasone, non è distintivo, non è realpolitik: il trasformismo fa schifo. C'è un Italia ex asburgica che cerca un modus più divincolato dal condizionamento statale, poi c'è un Italia ex borbonica che cerca solo un grande corpo che le dia sicurezza. Anch' io voglio che il governo Draghi duri a lungo: ma Di Maio non è il mio Paese, e la sua scelta non è occidentale o euroatlantica. È la Nigeria.
giuliano ferrara foto di bacco (2)