Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”
filippo turetta
Chiede libri per leggere e occupare il tempo che non passa. Parla per venti minuti con fra Alberto, il cappellano di Montorio. Di notte gli ansiolitici lo aiutano a dormire. Mangia, si confronta con il compagno di cella.
Chiede informazioni agli agenti della penitenziaria, vuole sapere cosa succederà adesso. Come sarà la vita fuori dal reparto di infermeria dove lo monitorano 24 ore su 24. Cosa significa reparto «protetti», dove sarà trasferito probabilmente dopo l’interrogatorio di domani, cosa potrà o non potrà fare in carcere. Se esiste la possibilità di studiare, frequentare corsi.
FILIPPO TURETTA
Filippo Turetta «si sta ambientando» con la sua nuova vita dietro le sbarre, dicono quelli che lo hanno incontrato in questi primi giorni. Con la «normalità» di chi conosce la vita del carcere, mondo a parte ma vivo.
[…] Oggi il 21enne Filippo Turetta vedrà per la seconda volta il suo avvocato, Giovanni Caruso, dopo il rapido colloquio di sabato all’arrivo dopo la consegna dalla Germania. Ma oggi sarà anche il «giorno delle carte», perché il legale avrà accesso agli atti depositati dalla procura di Venezia.
l arrivo di filippo turetta a venezia 1
Materiale che servirà ad andare oltre le otto pagine dell’ordinanza firmata il 20 novembre dal gip Benedetta Vitolo […] e […] per «elaborare la strategia difensiva» in vista del confronto di domani con il giudice e con il pm Andrea Petroni.
Il 21enne potrà legittimamente scegliere di restare in silenzio o di rispondere alle domande del giudice. C’è però anche una terza via: la possibilità che Turetta decida di rilasciare solo dichiarazioni spontanee. Un monologo, per fornire comunque una ricostruzione di quanto successo la notte di sabato 11 novembre e nei giorni successivi, con la fuga sulle montagne e poi in Austria e Germania. Ma senza l’obbligo di rispondere alle contestazioni dei magistrati.
Una sua «collaborazione» alle indagini potrebbe però avere un peso sull’eventuale pena. Gli avvocati Stefano Tigani e Nicodemo Gentile, legali della sorella Elena e della famiglia Cecchettin, aspettano la scelta di Turetta prima di qualsiasi valutazione. C’è la domanda di amici e parenti che ancora non si spiegano il perché di tanta ferocia né per quale motivo il corpo di Giulia sia stato abbandonato tra i boschi lontano da casa.
giulia cecchettin e filippo turetta 2
C’è da capire se Turetta cercherà di difendersi o se punterà solo a chiarire alcuni aspetti per evitare che gli possa essere contestata la premeditazione. L’aggravante che vale l’ergastolo. Puntando quindi su un’azione improvvisa, dopo l’intenzione iniziale di farla finita. Ma di non avere mai avuto un piano né una meta.
La convinzione degli inquirenti […] è però un’altra. E dopo la scoperta dell’acquisto via web giorni prima del nastro adesivo usato per imbavagliare Giulia, e probabilmente per legarla, i carabinieri lavorano anche sui dispositivi informatici e sulle telecamere. Agli atti c’è quello che appare un sopralluogo alcune ore prima del delitto nella zona industriale di Fossò, dove Giulia ha cercato disperatamente di fuggire. L’autopsia di venerdì chiarirà anche la successione dei colpi. Se c’è stata — in riferimento ai rigidi canoni fissati dalla Cassazione — l’aggravante della «crudeltà».
la ricostruzione dell aggressione di filippo turetta a giulia cecchettin auto di filippo turetta FILIPPO TURETTA auto di filippo turetta giulia cecchettin giulia cecchettin e filippo turetta 1