Adelaide Pierucci per ''Il Messaggero''
IL CASO
Più che spione, voyeurista. Un inserviente del Maxxi è stato pizzicato a spiare con lo smartphone nelle toilette per le signore ed ora è finito nel registro degli indagati con l' accusa di violenza privata.
VOYEUR
L' uomo, un quarantenne, addetto alle pulizie nel museo progettato da Zaha Hadid e dedicato all' arte contemporanea, una mattina di maggio, ha lasciato il telefono in funzione di registrazione video infilandolo sotto la parete divisoria del bagno accanto e quando una visitatrice, mentre si spogliava, se ne è accorta ha fatto scattare l' allarme, in realtà subito rientrato.
I sospetti, infatti, sono ricaduti immediatamente sul dipendente visto che era appostato nel bagno vicino in attesa di recuperare il telefonino. La giustificazione che lo smartphone non fosse suo, poi, non ha retto da subito. Sin dai primi accertamenti è risultato nella sua disponibilità.
Fortunatamente per la malcapitata, però, come è stato accertato poi, l' inserviente con manie voyeuristiche è riuscito a registrare solo immagini sfocate. Ma la vittima, una studentessa di diciotto anni, si è rivolta comunque alla polizia giudiziaria. Così l' operaio voyeurista nel giro di poche settimane è stato iscritto nel registro degli indagati dal pm Maurizio Arcuri.
VOYEUR SUPERMERCATO
Per l' indagato però si sono aggiunti altri guai giudiziari. Durante la perquisizione domiciliare disposta per accertare se l' inserviente avesse fatto altre registrazioni sospette, gli investigatori della polizia postale hanno trovato nel suo pc delle foto pedopornografiche scaricate dal web, tanto che il fascicolo è passato a un magistrato che si occupa di reati sessuali, Tiziana Terracina. All' accusa di violenza privata quindi si è aggiunta quella di detenzione di materiale pedopornografico, che presto potrebbero portarlo a giudizio.
IL FETICISTA
La stessa sorte toccata qualche giorno fa a un feticista che filmava i fondoschiena alle donne intente a fare la spesa nei supermercati. Le seguiva e appena si chinavano per afferrare la spesa o sistemare i carrelli, faceva scattare una serie di foto col telefonino.
MAXXI
Lo ha smascherato nell' ipermercato Panorama, in zona Ardeatino, un marito geloso, incuriosito dalla costanza con la quale lo spione, un cinquantenne sposato e padre, seguiva ogni passo della signora che indossava una minigonna. Nel telefonino del sospettato gli investigatori hanno trovato una collezione di foto a tema. In pochi mesi ne aveva scattate più di un migliaio. Qualcuna pure con immagini di nudo.