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    FINALISTI AL PREMIO DARWIN - TROVA UNA BOMBA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, LA PORTA A CASA E SCOPPIA: MORTO UN 35ENNE DI MILANO - L'ORDIGNO TROVATO DURANTE UNA PASSEGGIATA IN VALCAMONICA E PORTATO A CASA INSIEME AD ALTRI RESIDUATI: I VICINI HANNO SENTITO UN BOTTO E VISTO IL RAGAZZO USCIRE DI CASA TENENDOSI LE MANI AL PETTO...


     
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    Lino Febbrari per http://www.bresciaoggi.it/

    VALCAMONICA MUORE PER UNA BOMBA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE VALCAMONICA MUORE PER UNA BOMBA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

     

    Una gita nel gruppo dell’Adamello, l’incontro con uno dei tanti residuati bellici che in questa fase di ritiro dei ghiacciai riemergono abbondanti tra le rocce e la curiosità di un giovane milanese che non si è preoccupato della pericolosità di materiale vecchio di cento anni sono - secondo una prima ricostruzione - gli ingredienti di un dramma avvenuto ieri pomeriggio a Vezza d’Oglio: l’esplosione di un piccolo ordigno risalente alla Prima guerra mondiale - una granata di artiglieria o forse una bomba a mano, ancora non si sa - è costata la vita a un 35enne di Milano che stava trascorrendo una vacanza in alta valle in compagnia dei parenti.

     

    Alessandro Marini era arrivato da breve tempo a Vezza in compagnia dei genitori, nel condominio di due piani occupato esclusivamente da turisti che si trova al civico 30 di via Stella, a breve distanza dal Centro eventi Adamello. Sempre secondo le prime informazioni raccolte, nei giorni scorsi il giovane ha fatto una escursione ad alta quota ritornandosene a casa con qualche reperto bellico, e ieri pomeriggio, quasi sotto gli occhi di alcuni vicini che stavano facendo una merenda all’aperto, è entrato nel garage dove li aveva depositati.

     

    UCCISO DA UNA BOMBA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE IN VALCAMONICA UCCISO DA UNA BOMBA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE IN VALCAMONICA

    Forse ne ha maneggiato uno; oppure la deflagrazione è avvenuta in modo spontaneo: comunque sia, dopo aver sentito un forte botto e osservato un intenso fumo bianco uscire dalla rimessa, i vicini lo hanno visto uscire di corsa tenendosi le mani al petto e dirigersi in casa lasciando una scia di sangue.

     

    I soccorritori atterrati con l’elicottero del 118 di Sondrio sono arrivati in fretta, e hanno tentato per un’ora di rianimare il milanese che avrebbe dovuto sposarsi in ottobre. Tutto inutile. Il magistrato di turno ha affidato già ieri sera la salma alla famiglia senza disporre l’autopsia.

     

    Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Vezza, gli Amici del soccorso di Pontedilegno, i carabinieri del paese e il vicecomandante dei carabinieri di Breno, Giovanni De Mola. Ma anche il sindaco Giovan Maria Rizzi, per gestire l’evacuazione temporanea del condominio e lo spostamento degli occupanti, 6 in tutto, in alberghi e case dei parenti: oggi arriveranno i carabinieri artificieri di Milano e dovranno lavorare in sicurezza alla bonifica del contenuto del garage. 

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