presentazione il tesoriere
Una spy story sul finire della guerra fredda, con segreti da tenere nascosti per sempre in un Paese-faglia tra Occidente e Oriente come l'Italia della metà degli anni Settanta: "Il Tesoriere" di Gianluca Calvosa (Mondadori) è stato presentato a palazzo Ferrini-Cini, alla luce della 'guerra calda' esplosa nel cuore d'Europa, con al centro quella Russia, allora Urss, che tanto peso ha avuto e continua ad avere nella vita economica e politica italiana. A parlare del romanzo, oltre all'autore, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enzo Amendola, il giornalista Luca Josi, il prof. Giuliano Frosini.
luca josi
La discussione sul romanzo ha portato a riflettere sul tema del finanziamento illecito dei partiti: dall''oro di Mosca' verso il Pci ai finanziamenti americani alla Dc, alla via 'autonoma' dell'ultimo Psi craxiano. Un sistema di finanziamento, quello legato al mondo bipolare, dove i grandi partiti come Dc, Pci, Psi "avevano una loro lettura del mondo, e leader del calibro di Berlinguer, Andreotti e Moro, Craxi" ha ricordato Amendola "sapevano trasmetterla ai cittadini". Quanto al crollo della Prima Repubblica, Amendola ha riconosciuto che "è ancora rimosso come tema", mentre ha ribadito di guardare come meccanismo per sostenere i partiti "alle grandi fondazioni sul modello tedesco".
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