GIOVANI DISOCCUPATI
(ANSA) - Più di un lavoratore su tre (il 34%) non si sente sicuro del proprio posto di lavoro: teme che una nuova crisi economica e il rallentamento dell'economia possano portare la propria azienda a licenziamenti.
Lo afferma un sondaggio di People at Work 2023 dell'Adp research institute, condotto su oltre 32.000 lavoratori in 17 Paesi (2mila in Italia). Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i timori sono maggiori negli uomini (38%) e inferiori nelle donne (30%).
I sentimenti di precarietà sono più alti nella fascia 35-44 anni (37%), segue la generazione Z, ovvero quella che va dai 18 ai 24 anni con il 36%. Dai 24 ai 34 anni è seriamente preoccupato il 34% del totale, mentre dai 45 ai 54 anni il 33%. Solo il 26% degli over 55 teme di perdere il proprio posto di lavoro.
GIORGIA MELONI - ATREJU
"I tempi sono difficili, è normale che i lavoratori si sentano preoccupati per il proprio lavoro, temendo la perdita del posto per motivi economici ma anche con l'introduzione dell'intelligenza artificiale, che presumibilmente potrebbe sostituire alcune mansioni", commenta Marcela Uribe, general manager Adp Southern Europe. "Le aziende dovrebbero fare di più per rassicurare i propri dipendenti, mostrando loro che gli sforzi sono riconosciuti e che le prospettive di carriera sono effettive", conclude Uribe.
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