ETO'O
Dieci anni e mezzo di carcere e 14 milioni di euro di multa. Questa la richiesta rivolta dall'accusa a Samuel Eto'o e al suo ex procuratore (fino al 2011), Josep Maria Mesalles. E' quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais. L'ex stella del Barcellona avrebbe evaso tasse per 3,5 milioni di euro tra il 2006 e il 2009, quando era al club blaugrana.
Secondo le fonti del quotidiano, l'attaccante - tra i protagonisti del Triplete dell'Inter - è accusato di quattro reati, tra cui la gestione nel periodo in questione dei diritti d'immagine, che ha permesso di non versare dei soldi al fisco.
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L'attaccante riceveva dalla Puma tra i 1,5 e i 3 milioni di euro a stagione, ma evitava le imposte del fisco spagnolo simulando la cessione dei diritti a due società fittizie, costruite ad hoc: la spagnola Bulte 2002 e l'ungherese Tradesport. L'aliquota da pagare per una società è minore di quella di un singolo e il giudice sostiene che i diritti fossero ancora in mano sua. Il calciatore dà ogni colpa a Mesalles, che ha denunciato da tempo e su vari fronti.
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Sono le ennesime accuse di frode fiscale per il camerunese, e la richiesta di detenzione è molto più alta rispetto a casi simili di altri calciatori perché Eto'o non ha ancora restituito alcuna somma finora, dopo le prime accuse risalenti al 2012. Trai gli altri giocatori che hanno militato o militano nel Barcellona e ricevuto simile accuse ci sono Mascherano, Messi e più recentemente Neymar, per il quale sono stati richiesti due anni per l'indagine sul suo trasferimento dal Santos ai blaugrana
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