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    FITCH TOGLIE LA TRIPLA “A” ALLA FRANCIA - MILANO AFFOSSATA DALLO SPREAD IN RISALITA (292): -1,5%


     
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    1 - CRISI: FITCH TAGLIA RATING FRANCIA A AA+
    (ANSA) - Fitch taglia il rating della Francia a 'AA+' da 'AAA'. L'outlook è stabile. Lo comunica Fitch.

    strauss kahn guarda un manifesto di hollandestrauss kahn guarda un manifesto di hollande fitch ratingsfitch ratings

    2 - SPREAD BTP CHIUDE IN RIALZO A 292 PUNTI BASE
    (ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in rialzo a 292 punti base col tasso sul decennale del Tesoro al 4,47%. Nel corso della seduta la forbice Roma-Berlino si è allargata fino a 302 punti. Archivia la settimana a 321 punti base il differenziale della Spagna, col rendimento dei Bonos al 4,76%.

    3 - BORSA: RISALE LO SPREAD, ONDATA DI VENDITE SU MILANO (-1,5%) E MADRID (-2,5%)
    Radiocor - Chiusura di settimana all'insegna delle vendite sui listini periferici con Milano e Madrid che chiudono rispettivamente in rosso dell'1,57% e del 2,5%. Pesa il rialzo dei rendimenti, con lo spread Btp-Bund nuovamente a ridosso di 300 punti base e, in Italia, il downgrade delle utility deciso da Standard & Poor's dopo quello al rating italiano. Cosi', tra i titoli peggiori ci sono Enel (-4,7%), Enel Green Power (-3,4%) e Terna (-2,2%), oltre a Telecom Italia (-4,7%) che paga la proposta dell'Agcom di tagliare i canoni di accesso alla rete in rame e le previsioni negative degli analisti sul secondo trimestre.

    SPREAD BORSE PIAZZA AFFARISPREAD BORSE PIAZZA AFFARI

    Giu' anche i principali titoli finanziari mentre tra le poche azioni positive spiccano St (+2,8%) in scia al settore tecnologico europeo e americano, Parmalat (+1,2%) ed Eni (+0,4%) con l'impennata del prezzo del greggio. Fiat (+0,4%) viaggia in controtendenza grazie al buon andamento del segmento auto europeo. Sul mercato valutario l'euro si attesta a 1,305 dollari mentre il petrolio guadagna lo 0,3% con il Wti oltre quota 105 dollari al barile.

    4 - NOMISMA, SENZA PROSPETTIVE DI CRESCITA SPREAD SALE
    (ANSA) - "In Europa politiche di austerità senza contestuali prospettive di crescita portano al riaccendersi delle tensioni sul rapporto Btp-Bund e Bonos-Bond che stiamo vedendo in queste ore". E' la spiegazione che dà alla risalita dello spread il capoeconomista di Nomisma Sergio De Nardis. "In un quadro di costante incertezza europea - ha detto - le tensioni tornano a presentarsi all'orizzonte; oggi nell'occhio del ciclone vi è il Portogallo, ieri la Grecia.

    MARIANO RAJOY E ANGELA MERKELMARIANO RAJOY E ANGELA MERKEL

    Alla base vi è un problema di credibilità dell'Euro che si riflette nei continui attacchi verso i paesi con le economie più fragili. Di nostro come Italia aggiungiamo un'incertezza politica legata a problemi non connessi con la situazione economica. Ad ogni buon conto i 302 punti base evidenziati oggi sono ben al di sotto del corridoio immaginato con l'avvio dell'Omt. Siamo all'interno dei cosiddetti limiti impliciti".

    5 - BANCHE: R&S-MEDIOBANCA, 100MLD COSTO DELLA CRISI PER LE EUROPEE
    Radiocor - Il costo diretto della crisi, guardando ai soli oneri straordinari, e' stato per le banche europee pari a quasi 100 miliardi nel biennio 2011-2012. E' quanto ha stimato R&S-Mediobanca in un rapporto sulle maggiori banche internazionali. Su un costo totale di 100 miliardi, 78 miliardi sono da attribuirsi a svalutazioni ed impairment (almeno 15 miliardi relativi al solo debito sovrano greco) e 21 miliardi alla voce 'litigation', e cioe' a risarcimenti, multe, indennizzi e altri accantonamenti prudenziali.

    mediobancamediobanca

    L'onere e' stato alleviato da proventi per cessioni e dismissioni pari a circa 45 miliardi. Negli Stati Uniti il costo e' stato piu' contenuto, stimabile in circa 47 miliardi di dollari, dei quali 32,5 miliardi relativi a contenziosi e 'litigation', 10,5 miliardi a svalutazioni ed impairment e 4,3 miliardi ad altri oneri, mentre le dimissioni hanno portato plusvalenze attorno ai 22 miliardi di dollari.

    6 - BANCHE: R&S_MEDIOBANCA, 'BIG' EUROPEE PIU' INDEBITATE DEGLI STATI
    Radiocor - Il debito bancario dei maggiori istituti europei e' pari a oltre 15.400 miliardi di euro, e cioe' 1,7 volte il debito pubblico degli Stati dove hanno sede gli istituti. E' quanto si legge nella decima edizione del rapporto di R&S-Mediobanca sulle maggiori banche internazionali. In Svizzera, continua il rapporto, il debito bancario (composto da depositi, obbligazioni e interbancario) e' 10 volte quello dello stato (1.026%), visto che ognuno dei due maggiori istituti (Credito Svizzero e Ubs) singolarmente ne rappresentano il quintuplo (493% e 533%).

    Ogni cittadino svizzero, quindi, sopporta 145mila euro di debito bancario ma soltanto un decimo in termini di debito pubblico. Il multiplo, continua il rapporto, e' pari a oltre tre volte nei Paesi Bassi (82mila euro per abitante contro 26mila euro di debito pubblico), a 2,6 volte nel Regno Unito (69mila euro contro 27mila) e a due volte esatte in Francia (56mila euro contro 28mila).

    banchebanche

    In Italia, si legge a ncora, il debito bancario e' pari al 59% di quello pubblico (24% per Intesa Sanpaolo e 35% per UniCredit) e pesa per 19mila euro su ogni cittadino, piu' dei 17mila euro della Germania, dove i debiti bancari sono il 66% di quelli pubblici. In sintesi, scrive R&S-Mediobanca, in Europa gravano su ogni cittadino circa 43mila euro di debito bancario contro i 26mila di debito pubblico. I dati sono invertiti negli Stati Uniti, dove nel 2012 gravano su ogni cittadino 53mila dollari di debito pubblico contro i circa 22mila di debito bancario. In termini di attivi, continua il rapporto, le maggiori banche europee hanno attivita' aggregate che valgono nel 2012 circa 2,3 volte il pil dei Paesi in cui hanno sede, e cioe' 69mila euro per ogni abitante europeo.

    Enrico Cucchiani Giovanni Bazoli Banca IntesaEnrico Cucchiani Giovanni Bazoli Banca Intesa

    7 - RCS: CONSULTAZIONI FRA SOCI PATTO PER RIUNIONE FINE MESE, 31/7 DATA POSSIBILE
    Radiocor - Sono in corso consultazioni incrociate fra i soci del Patto di sindacato di Rcs Mediagroup per stabilire una data per la fine del mese di luglio. L'atteso consesso potrebbe coincidere con lo stesso giorno del Cda sulla semestrale del gruppo editoriale e, infatti, la riunione del Patto potrebbe tenersi il 31 luglio prossimo.

    In attesa di conoscere il destino dei diritti inoptati acquistati ieri da diversi intermediari durante l'asta - pari all'11% del capitale di Rcs post aumento - e soprattutto il proprietario o i proprietari, cresce l'attesa per la riunione dei pattisti che, dopo le sottoscrizioni dell'aumento di capitale da oltre 400 milioni di euro, si ripresenta con nuovi equilibri, in vista peraltro della scadenza di meta' settembre quando scatteranno le facolta' di recesso dai vincoli parasociali.

    il Presidente de La Stampa e di Fiat John Elkann e lAd di RCS Pietro Scott Jovaneil Presidente de La Stampa e di Fiat John Elkann e lAd di RCS Pietro Scott Jovane

    Fiat vanta un evidente rafforzamento post aumento, con una quota del 20,135%, Mediobanca al 15,14%, Fonsai 5,54%, Pirelli 5,3%, Intesa 5%, Italmob iliare 3,74%, Sinpar 1,27%, Edison 1,08%, Mittel 1,042%, Generali 0,989%, Erfin 0,77% e Merloni 0,52%. Fuori dal Patto di sindacato Diego Della Valle con l'8,81%, gli Eredi Rotelli con il 4,13% ed Edizione con l'1,045%. Non e' escluso che a questo elenco possa aggiungersi il nuovo terzo azionista o i nuovi soci per ora ignoti che, dopo aver rastrellato i 16 milioni di diritti all'asta di ieri, decidano di passare alla cassa entro il 16 luglio.

    8 - RCS: DELLA VALLE OLTRE UN'ORA IN CONSOB, 'GIUSTA ROUTINE'
    Radiocor - 'E' una giusta routine'. Cosi' ha esordito Diego Della Valle, patron del gruppo Tod's e socio di Rcs con l'8,81%, lasciando la sede milanese della Consob dopo un'audizione durata circa 1 ora e mezza. 'Ci e' stato chiesto quale era il nostro pensiero - si e' limitato a spiegare l'imprenditore marchigiano, accompagnato dal suo legale Carlo Montagna - glielo abbiamo raccontato cosi' come si legge nei nostri comunicati e come diciamo nelle nostre conferenze stampa'.

    DELLA VALLE TODS VILLA NECCHI A MILANODELLA VALLE TODS VILLA NECCHI A MILANO

    Della Valle non ha voluto rispondere ad altre domande dopo l'audizione richiesta dalla Commissione a proposito delle dichiarazioni dell'imprenditore che pochi giorni prima della chiusura dell'aumento di capitale di Rcs aveva dichiarato che era disponibile a rilevare tutto l'inoptato di Rcs e portarsi ad una quota simile a quella del socio Fiat (20,1%). L'imprenditore aveva poi pubblicato una lettera indirizzata al Capo dello Stato Giorgio Napolitano in cui lanciava un appello a difesa del l'autonomia della stampa e quindi del Corriere della Sera, controllato da Rcs Mediagroup.

    giuseppe vegasgiuseppe vegas

    9 - BTP: SPREAD CON BUND SFONDA QUOTA 300 PUNTI BASE, RENDIMENTO AL 4,54%
    Radiocor - Supera quota 300 punti base lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale tra Italia e Germania si attesta ora a 302 punti, dopo avere toccato i 303 punti base nelle ultime battute, a fronte dei 287 punti della chiusura di ieri. In rialzo anche il rendimento del decennale benchmark italiano (Isin IT0004898034) che si attesta ora al 4,54% rispetto al 4,5% della chiusura di ieri. Sale a 335 punti lo spread tra Bonos spagnoli e Bund.

    10 - JP MORGAN: UTILI II TRIMESTRE A 6,5 MLD $, SOPRA ATTESE
    Radiocor - Jp Morgan ha riportato utili netti nel secondo trimestre per 6,5 miliardi di euro o 1,60 dollari ad azione su un giro d'affari di 25,21 miliardi. I risultati sono migliori delle attese degli analisti che si attendevano utili per 5,6 miliardi, o 1,44 dollari ad azione, e ricavi per 24,96. Un anno fa, il gruppo bancario guidato da Jamie Dimon aveva riportato profitti per 4,96 miliardi su ricavi 22,18 miliardi.

    JPMORGANJPMORGAN

    Secondo quanto comunicato da JpMorgan, i risultati del trimestre includono un guadagno extra di 15 centesimi ad azione derivanti da minori accantonamenti in vista di perdite sul credito. Il capitale Tier 1 si e' attestato alla fine del trimestre al 10,4%. 'Continuiamo a vedere ampi segnali del miglioramento dell'economia', spiega il ceo Dimon nel comunicato.

    I buoni risultati riportati oggi beneficiano peraltro dal fatto che nel secondo trimestre 2012 era stata riversata la maggior parte delle perdite per 6,2 miliardi di dollari subita a causa delle operazioni di trading non autorizzate effettuate da cosiddetto 'London Whale'. Tornando al secondo trimestre 2013, da sottolineare l'aumento del 12% delle concessioni di nuovi mutui a quota 49 miliardi di dollari, un nuovo segnale del significativo miglioramento del mercato immobiliare in atto negli Stati Uniti.

    Nel trimestre inoltre la redditivita' del capitale e' stata del 27% e Jp Morgan ha chiuso il trimestre con una forza lavoro di 254.063 unita'. Il fatturato della divisione Corporate & Invesment banking infine e' stato di 9,9 miliardi mentre gli asset totali sotto gestione erano pari a 2440 miliardi di dollari alla data del 30 giugno.

    Nunzia De GirolamoNunzia De Girolamo

    11 - E17: EUROSTAT, -0,3% PRODUZIONE INDUSTRIALE A MAGGIO, -1,3% ANNUO
    Radiocor - A maggio 2013 la produzione industriale dell'Eurozona e' diminuita dello 0,3% rispetto ad aprile 2013 e dell'1,3% su base tendenziale. Lo rende noto Eurostat. Il dato e' peggiore rispetto alle previsioni degli analisti che stimavano un calo dello 0,2% su base mensile (-1,4% tendenziale). Nel mese di aprile la produzione era aumentata dello 0,5% nell'Eurozona e dello 0,3% nella Ue.

    12 - OGM:DE GIROLAMO,FIRMATO DECRETO DIVIETO COLTIVAZIONE
    (ANSA) - Il ministro delle Politiche agricole alimentari Nunzia De Girolamo ha firmato, con i ministri della Salute Beatrice Lorenzin, e dell'Ambiente Andrea Orlando, il decreto interministeriale che vieta in modo esclusivo la coltivazione di mais geneticamente modificato MON810 sul territorio italiano. Lo annuncia De Girolamo in una nota.

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