Da https://www.liberoquotidiano.it
emiliano fittipaldi
Si parla della Loggia Ungheria da Corrado Formigli a PiazzaPulita su La7 ed Emiliano Fittipaldi parla della questione di Giuseppe Conte: "Ci sono cinque righe su Conte" nei verbali di Piero Amara. "Ma Amara dice un'altra cosa, probabilmente indimostrabile e falsa", dice il giornalista.
"Lui ha avuto una richiesta da parte di Michele Vietti ex vicepresidente del Csm, di raccomandare alcuni nomi tra cui Conte per il concordato di Acqua Marcia così questo concordato sarebbe passato più facilmente", prosegue Fittipaldi. "Lì c'è la possibile calunnia.
michele vietti
Non che effettivamente Conte queste consulenze le ha avute. Ho trovato le fatture di Conte, probabilmente del tutto legittime, ho trovato quindi altre fatture e altre consulenze da un imprenditore pugliese che ha ha beneficiato di quel concordato perché ha ottenuto un famoso albergo di Venezia. E per questa operazione", sottolinea Fittipaldi, "Conte ha lavorato con una persona che era stato condannato a 17 anni per bancarotta fraudolenta".
giuseppe conte alle agora di bettini
A quel punto Corrado Formigli precisa che non si tratta di reati. Quindi Fittipaldi conferma ma osserva: "Possono essere calunnie ma di tutti i presidenti del Consiglio sappiamo tutto, cosa hanno fatto, cosa hanno detto, con chi hanno lavorato. Perché di Conte non è interessante sapere che da avvocato ha lavorato a stretto contatto con dei pregiudicati? Si racconta come avvocato del popolo, è legittimo. Il Movimento 5 stelle dice che lavorano solo con i migliori", conclude il giornalista. "E Conte è stato un avvocato di sistema".
Stando al suo racconto, Amara avrebbe fatto ottenere all’ex presidente del Consiglio - tra il 2012 e il 2013 - consulenze dal gruppo Acqua Marcia Spa per circa 400mila euro. Il quotidiano Domani, in un articolo a firma del vicedirettore Fittipaldi, appunto, ha pubblicato nei giorni scorsi il verbale con le accuse a Conte.
giuseppe conte
L'avvocato siciliano ha raccontato di una presunta “segnalazione” che avrebbe permesso a Conte di ricevere contratti e conferimenti di incarico per circa 400mila euro, non tutti incassati. Il leader dei 5 Stelle però accusa Amara di calunnia, confermando di aver lavorato per il gruppo Caltagirone ma respingendo qualsiasi ipotesi riguardo un conflitto di interessi e la raccomandazione.