Gianluca Veneziani per "Libero quotidiano"
alessandro barbero green pass
Scrivi prof e leggi flop. Pensavano di dover indottrinare le masse e trascinare stuoli di colleghi nella loro battaglia corporativa. E invece al loro manifesto anti-Green pass, ufficialmente a difesa della libertà dei singoli e a tutela della Costituzione, hanno aderito in pochissimi: la miseria di 6 docenti universitari ogni mille, tradotto in percentuale lo 0,66%. Un numero che riflette l'effettiva consistenza dei contrari al certificato verde (e al vaccino) nella società italiana. Sembrano una marea, ma sono quattro gatti.
Neanche i prof schierati su quel fronte - che pure dovrebbero avere maggiore capacità di convincimento dei fanatici sui social - riescono a far presa con le loro argomentazioni. Come dimostra il prof Mauro Sylos Labini, docente all'Università di Pisa, in un articolo su lavoce.info, l'appello contro l'obbligo del certificato verde lanciato una settimana fa da circa 150 docenti universitari è stato perlopiù snobbato.
alessandro barbero
VOLTI NOTI Fino all'11 settembre le adesioni sono state appena 721, di cui solo 374 di prof o ricercatori in servizio presso gli atenei (i restanti sono dottorandi, insegnanti di conservatori e personale precario). Considerando che il totale dei docenti in servizio nelle università corrisponde a 56mila persone, i firmatari anti-Green pass rappresentano il 6,6 per mille. Una goccina d'acqua (o dovremmo dire uno sputo?) in un oceano.
Qualcuno sostiene che la ragione sarebbe la mancanza di nomi noti tra i firmatari, eccezion fatta per lo storico medievale, divulgatore e parlatore a sproposito (sulle foibe) Alessandro Barbero. Tutti gli altri prof, essendo illustri sconosciuti, non avrebbero avuto la stessa capacità trainante per rendere l'adesione al manifesto più ampia. Noi preferiamo invece pensare che la mancata sottoscrizione del documento derivi dal merito, ossia dalla fallacia delle tesi sostenute.
prof no green pass
Quando i prof scrivono che il certificato verde, obbligatorio per assistere alle lezioni e tenerle, introdurrebbe una «discriminazione ai danni di una minoranza» e la compressione dei suoi diritti fondamentali (la libertà di opinione, la libertà di scelta, il diritto alla studio e alla formazione), si dimenticano che la libertà di questa minoranza assomiglia molto più all'arbitrio. E cioè alla possibilità di contagiare e quindi ledere il diritto altrui (delle persone con Green pass) di seguire le lezioni e muoversi senza il terrore che le aule universitarie diventino ricettacolo di Covid.
I NO GREEN PASS VOGLIONO BLOCCARE LE STAZIONI DEI TRENI DAL 1 SETTEMBRE
Si obietterà che il Green pass e il vaccino non sono assolute garanzie rispetto al rischio di infezione. Vero, ma è altrettanto indiscutibile, come confermano i dati scientifici, che tra vaccinati non solo ci si ammala ma anche ci si contagia molto meno. E allora perché lasciare libero spazio a potenziali untori solo perché, essendosi rifiutati di vaccinarsi o di farsi un tampone, si sentirebbero «discriminati» e «cittadini di serie B», come scrivono i firmatari del manifesto?
«CITTADINI DI SERIE B» La stragrande maggioranza dei prof universitari deve averlo capito e ha bellamente snobbato il testo di Barbero & Co. Ed è interessante che, a ignorarlo, non sono stati solo i docenti di facoltà scientifiche, più competenti in materia (solo lo 0,12% dei prof in area medica lo ha firmato. Uno su mille non se lo fa...il Green pass). Ma l'adesione è stata bassissima anche tra i prof di facoltà umanistiche: i giuristi, che in teoria dovrebbero essere preoccupati per le presunte derive anticostituzionali dell'obbligo di certificato, hanno firmato l'appello con un rapporto di appena 7,6 ogni mille.
manifestazioni no green pass 2
Più numerosi sono solo i prof di scienze politiche e sociali (1,61%), materie filologico-letterarie e storico-artistiche (1,37%) e scienze matematiche e informatiche (1,18%). Ma parliamo di percentuali risibili. Ogni volta che provano a radunarsi e contarsi, in un manifesto, in una piazza o in un'azione per bloccare i treni, i No Green pass e No Vax scoprono di essere come la particella di sodio nell'acqua. C'è nessunoooo?