FLORENTINO PEREZ - ACS
Teodoro Chiarelli per “La Stampa”
Florentino Perez esce allo scoperto. Il presidente del Real Madrid, uno degli imprenditori più ricchi di Spagna, manda una lettera ai «cari Fabio e Carlo» (Cerchiai e Bertazzo, presidente e amministratore delegato di Atlantia) e ufficializza l' interesse della sua holding Acs nei confronti di Autostrade per l' Italia. Perez valuta Aspi in un range fra 9 e 10 miliardi di euro e si dice disponibile a coinvolgere nell' operazione anche Cassa Depositi e Prestiti che, insieme ai fondi Macquarie e Blackstone, ha offerto invece 9,1 miliardi.
il crollo del ponte morandi
Comunque la si veda è una nuova svolta nella lunga telenovela sul futuro di Aspi, il principale operatore di strade a pedaggio in Italia. Atlantia, holding infrastrutturale che ha come primo azionista la famiglia Benetton con il 30%, controlla l' 88% della società, ed è da due anni sotto pressione per cederne il controllo dopo il drammatico e vergognoso crollo del ponte Morandi a Genova nel 2018.
fabrizio palermo foto di bacco (3)
Proprio ieri si è riunito il consiglio di amministrazione per fare una prima disamina della proposta inviata da Cdp il 31 marzo scorso: 110 pagine da soppesare e analizzare. Un ordine del giorno stravolto dalla missiva di Perez. Così il cda fa una nota per confermare l' arrivo della proposta e annuncia che verrà approfondita, insieme all' offerta di Cdp, in successivi cda. Per arrivare, alla fine, a metà maggio, alla convocazione di un' assemblea.
ponte morandi
Si esprimerà solo su Cdp, o verrà chiesto anche l' ok ad approfondire con Acs?
Nella lettera di Perez si sottolinea che viste le forti relazioni tra i due gruppi e l' acquisizione di Abertis chiusa con successo (Atlantia ha il 50% più 1 azione, gli spagnoli il resto), Acs ritiene «che Aspi sia un asset molto interessante perfettamente coerente con le proprie strategie di lungo termine».
luciano benetton
Perez apre quindi alla possibilità di accogliere altri investitori nella propria offerta, inclusa Cdp, e indica una prospettiva industriale: «Crediamo che questa transazione rappresenti un' opportunità unica per Atlantia, i suoi azionisti, Aspi e Acs, e la vediamo come un primo passo verso una potenziale fusione di Abertis e Aspi in futuro, creando così il maggior operatore di concessioni autostradali del mondo».
L' imprenditore spagnolo ribadisce che la valutazione di 9-10 miliardi di Aspi nasce «da informazioni pubbliche e da alcune valutazioni iniziali di alto livello svolte preliminarmente da Acs ed è considerata attraente». Naturalmente Perez fa una premessa: la stessa forchetta, così come la cifra finale dipenderà dall' approvazione del nuovo Pef e al via libera alla transazione da parte delle Autorità competenti.
florentino perez
Acs ha a disposizione una notevole liquidità. Solo con la vendita della divisone industriale Cobra alla francese Vinci incasserà al closing dell' operazione, a fine anno, 4,9 miliardi di euro. A casa Cdp non commentano, ma c' è chi sospetta che quella degli spagnoli sia solo un' azione di disturbo. Chi non perde tempo a esprimere un giudizio è Chris Hohn, manager del fondo Tci, azionista di Atlantia con circa il 10%: soddisfatto per l' interesse spagnolo, aggiunge di attendersi che il board di Atlantia «si impegni prontamente e professionalmente per esplorare l' opportunità di una combinazione di Abertis e Aspi».
Tci ha sempre giudicato tra gli 11 e i 12 miliardi la giusta valutazione di Aspi.
«Il gruppo Acs-Abertis sembra pronto a offrire un prezzo più alto di Cdp per Aspi - prosegue - ed è chiaramente un partner industriale superiore a Blackstone e Macquarie. Aspi deve essere venduta al miglior offerente». Piazza Affari sente odore di battaglia: a fine giornata il titolo Atlantia segna un significativo +3,1%.
CHRISTOPHER HOHN
Il governo ha finora assunto una posizione meno interventista rispetto all' esecutivo di Conte. Enrico Giovannini, ministro dei Trasporti, chiede una risoluzione rapida della questione. E sull' interesse di Perez precisa: «Preferisco non commentare le indiscrezioni.
E' un momento importante di interazione tra Cdp, i fondi e Atlantia. E' opportuno che queste trattative vadano avanti secondo i criteri di mercato».
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