Clarida Salvatori per il Corriere della Sera
palazzo garbatella
Preservare la Capitale: è sempre stata la parola d' ordine di questi tre mesi di emergenza sanitaria, ma ora ci sono due focolai accesi nel cuore di Roma. Due focolai che fanno paura perché in totale si arriva a 113 casi di positività al coronavirus e perché in questa fase di riaperture rendono più elevato il pericolo di diffusione del Covid-19.
L' ultima situazione critica è emersa in un palazzo occupato nel quartiere Garbatella, in piazza Attilio Pecile. Dove un' intera famiglia di cinque persone, di origine peruviana, è risultata positiva al coronavirus. Il primo a essere contagiato è stato il bambino più piccolo, ora ricoverato in buone condizioni al centro Covid di Palidoro dell' ospedale pediatrico Bambino Gesù. Storie di degrado e condizioni igienico-sanitarie precarie.
garbatella palazzo occupato
Lo stabile è stato messo in isolamento, presidiato dalle forze dell' ordine e gli occupanti sono tutti in quarantena. Anche per il timore che si potesse ripetere quanto accaduto ad aprile al Selam Palace, dove ci furono 50 casi. In serata è arrivata la comunicazione che il cluster è considerato chiuso: su 107 tamponi eseguiti, 9 i contagi confermati.
Il secondo focolaio, il più importante anche alla luce dei 300 degenti che vi sono ricoverati e dei 450 operatori che vi lavorano, è quello dell' Irccs San Raffaele della Pisana, una struttura riabilitativa di proprietà della famiglia del deputato Antonio Angelucci.
Come sue sono anche le cliniche San Raffaele di Cassino, Montecompatri e Rocca di Papa, vecchi cluster del Lazio, oggi chiusi, che in totale hanno fatto contare 354 malati e 36 decessi per il Covid-19 provocando due indagini della procura di Roma.
ircss san raffaele 1
Emerso il 4 giugno, il focolaio dell' istituto della Pisana era partito quasi in sordina con appena quattro contagi.
In soli tre giorni sono decuplicati arrivando a 35, in una settimana sono diventati 99.
Ieri, con gli ultimi cinque casi, hanno toccato quota 104. E cinque i decessi collegati.
Numeri che iniziano a far paura. Anche per il pericolo che deriva dalla diffusione del contagio al di fuori delle mura della clinica, tra parenti, congiunti e persone che hanno avuto contatti con chi ha contratto il virus.
ircss san raffaele 4
Accertato dall' indagine epidemiologica il collegamento con altri casi nelle province di Frosinone (1), Latina (anche qui 1), Rieti (8), il Policlinico Umberto I (due infermieri e un degente) e infine la sede Rai di Saxa Rubra (2 tecnici, «asintomatici, stanno bene», riferisce l' azienda), dove sono stati effettuati 70 tamponi.
Richiamati infine tutti i pazienti dimessi dal San Raffaele Pisana a partire dal primo maggio, i familiari e i contatti più stretti. In quei giorni infatti si è sentito male il presunto paziente zero che per il momento l' indagine epidemiologica della Asl Roma 3 (competente per territorio) individua in un fisioterapista.
ircss san raffaele 3