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    TRAGEDIA DELLA FOLLIA A TARANTO – UN UOMO, DOPO UNA LITE CON LA MOGLIE, GETTA LA FIGLIA DI 6 ANNI DAL BALCONE E ACCOLTELLA ALLA GOLA L’ALTRO FIGLIO - LA PICCOLA È IN FIN DI VITA – L'UOMO, CUI ERA STATA TOLTA LA PATRIA POTESTA', AL MOMENTO DELL'ARRESTO HA RISCHIATO IL LINCIAGGIO


     
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    taranto uomo getta figlia dal balcone taranto uomo getta figlia dal balcone

    FABIO DI TODARO per la Stampa

    I rapporti tra i genitori - separati - erano già ai minimi termini. E, nelle scorse settimane, a Gino Trovatello era stata tolta anche la potestà. Apparentemente nulla, però, lasciava presagire quanto accaduto a Taranto. L’uomo, dopo un litigio con la ex moglie, ha sfogato la sua rabbia sui due figli: accoltellando alla gola il ragazzo di 14 anni e lanciando dal terzo piano la bambina di sei. Se le condizioni del figlio adolescente non appaiono gravi, decisamente più complesso è il quadro che riguarda la figlia piccola: arrivata in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata della Città dei Due Mari, è al momento in sala operatoria. Nel corso di una prima valutazione, sono stati riscontrati un grave trauma cranico, un’emorragia interna (dovuta probabilmente a un danno a carico del fegato) e una frattura dell’osso mascellare. Dal presidio ospedaliero, non si sbilancia nessuno: la sua vita appare appesa a un filo.  

     

    taranto uomo getta figlia dal balcone taranto uomo getta figlia dal balcone

    Le prime avvisaglie della violenza si sono avute in mattinata, quando l’uomo ha colpito al collo con un coltello il figlio nella casa della nonna. La madre dei bambini, nel frattempo, con ogni probabilità non era presente. Nel pomeriggio la tragedia ha vissuto il suo epilogo intorno alle 15, quando i carabinieri si sono presentati alla porta dell’abitazione. L’uomo, stando alle prime ricostruzioni, si sarebbe portato sul balcone e, mentre i militari sfondavano la porta d’ingresso, avrebbe afferrato la figlioletta di sei anni per poi scaraventarla sull’asfalto. L’impatto è stato violentissimo. Trovatello, che ha agito a seguito di un lungo periodo di litigi legati alla possibilità di vedere i figli e dopo aver consumato alcolici, è stato arrestato e condotto nel carcere di via Magli. Al momento dell’uscita dalla palazzina, nel rione Paolo VI, ha rischiato il linciaggio da parte dei vicini e degli altri residenti. L’episodio è accaduto in un quartiere della periferia nord-orientale del capoluogo. 

     

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