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    FOLLIERI FOLIES! DAL PAPA A CLINTON, IN UN PODCAST LA STORIA DI FOLLIERI “IL RAFFAELLO DELLA TRUFFA” – LA LETTERA FARLOCCA DELLA SANTA SEDE, IL LEGAME CON CLINTON, L’AMORE PER ANNE HATHAWAY, L’ATTICO NEL PALAZZO DI ONASSIS - L’ARRESTO PER TRUFFA NON L’HA FERMATO. RIPARTE DA LONDRA, FONDA UNA NUOVA SOCIETÀ INSIEME A PERSONAGGI ANCHE IN ODORE DI MAFIA, OCCUPANDOSI DI TRASPORTO DI PRODOTTI PETROLIFERI E POI DI METALLI RARI. IL BELLO È CHE ANCORA GLI CREDONO...


     
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    raffaello follieri raffaello follieri

    Maurizio Crosetti per “la Repubblica” - Estratti

     

    Si chiama Raffaello, come il pittore, ed è certamente un artista. Ma il suo capolavoro è un falso: il suo capolavoro è lui, Raffaello Follieri.

     

    Il nome non è ancora sulla bocca di tutti, forse in Italia lo hanno memorizzato soltanto i tifosi del Palermo, del Foggia e della Roma, che Follieri ha cercato (promesso, millantato?) di acquistare ma niente, solo aria. L’aria che ne ha gonfiato l’incredibile avventura umana si può dire dal momento della nascita, nell’ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (una “voce”, quella voce, nel 1978 avrebbe detto al papà di Raffaello di far nascere il bambino proprio là, come un predestinato, una creatura toccata dalla grazia) e che il podcast di Marco Maisano, “American Dream — La vera storia di Raffaello Follieri” (OnePodcast), mirabilmente racconta.

     

    Un personaggio oltre qualunque fantasia e qualunque immaginazione. Raffaello va negli States ventenne, con l’aiuto del padre avvocato fonda una società di cosmetici, capisce che gli americani sono portati a fidarsi di chi si presenta bene, e lui si presenta mostrando addirittura una lettera (finta) della Santa Sede che lo nomina intermediario immobiliare. L’idea gli viene dall’amicizia con Andrea Sodano, suo consulente e nipote di Angelo Sodano, all’epoca segretario di stato vaticano, il braccio destro di Giovanni Paolo II.

     

    FOLLIERI PAPA WOJTYLA FOLLIERI PAPA WOJTYLA

     La diabolica intelligenza di Raffaello Follieri gli fa capire come diventare l’uomo giusto nel posto giusto e nel momento perfetto: accade quando la chiesa americana deve risarcire le numerose vittime di abusi sessuali, e per farlo mette in vendita molte proprietà. Raffaello riesce a diventare una specie di agente esclusivo della Santa Sede, e nel frattempo si dedica alla filantropia. Persino Bill Clinton si accorge di lui. L’ex presidente lo coopta nella sua fondazione benefica, dopo che Follieri ha presentato un grande piano di vaccinazioni dei bambini in Nicaragua.

     

    Bello, simpatico, affascinante, ricco (ma con i soldi degli altri), Raffaello Follieri non è ancora trentenne e ha già scalato il jet set newyorkese. Si fidanza con l’attrice Anne Hathaway, affitta un attico da 38 mila dollari al mese nel palazzo di Onassis, si sposta con il jet privato, partecipa a un paio di notti degli Oscar con la sua compagna star: il diavolo veste Prada, ma anche con Follieri non scherza. 

    FOLLIERI CLINTON FOLLIERI CLINTON

     

    Il finanziere gli versa cento milioni di dollari per investimenti immobiliari che il giovane italiano simula di avviare, senza giustificarne neppure uno: spende solo per sé il denaro del magnate, che a un certo punto gliene chiede conto e si rivolge all’Fbi. Ed è così che all’alba del 24 giugno 2008, Raffaello Follieri viene arrestato nel suo grattacielo con vista su Central Park.

     

    Davanti al giudice che chiede 265 anni di galera, Follieri si dichiara colpevole per 14 capi d’accusa. Incredibilmente, lui e la sua avvocata riescono a convincere anche la corte: la pena è ridotta a quattro anni e sei mesi. Carcere duro, di massima sicurezza, per la matricola 61143054, il truffatore seriale.

    anne hathaway raffaello follieri anne hathaway raffaello follieri

     

    (...) Riparte da Londra, fonda una nuova società insieme a dubbi personaggi anche in odore di mafia, occupandosi di trasporto di prodotti petroliferi e poi dell’estrazione di terre rare, cioè i metalli dei nanoconduttori. Dichiara di controllarne circa 120 tonnellate, per un valore presunto di 200 miliardi di dollari, e il bello è che ancora gli credono. Tra l’altro, ha solo 45 anni. E non basta. Cosa c’è, più del calcio, per rifarsi un’immagine, darsi popolarità immediata e giocare con le scatole cinesi delle proprietà? Forse nulla.

     

    Pare che Follieri in estate abbia offerto 840 milioni per comprare la Roma, forse con monete di cioccolato o del Monopoli. Staremo a vedere. Di sicuro, anche se qualcuno prova a prenderlo, nessuno ci riesce. Ogni idea è un’altra pennellata, un nuovo capolavoro di Raffaello. Almeno finché le tinte non cominciano a colare.

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