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    SBUCCIANDO BANANE - LA NUOVA FRONTIERA DELLA FOOD ART SONO LE FULMINANTI CREAZIONI DI UN GIAPPONESE CHE A COLPI DI CUCCHIAIO E STUZZICADENTI REALIZZA CAPOLAVORI IN MINIATURA CESELLANDO LA POLPA DELLE BANANE - UNA VOLTA COMPLETATA, LA SCULTURA VIENE DIVORATA A MORSI…


     
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    Silvio Piersanti Per “il Venerdì Di Repubblica

     

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    Si racconta che Michelangelo davanti al blocco di marmo di Carrara su cui si apprestava ad affondare lo scalpello per creare la Pietà esclamasse: «L’opera d’arte è qui dentro, basta togliere il marmo superfluo». Chissà se Keisuke Yamada dice lo stesso quando contempla una banana appena sbucciata? O se la mordicchia e le domanda «perché non parli?», come il genio della Sistina intimò al suo marmoreo Mosè.

     

    Invece di scalpello e martello, Keisukesan stringe nelle mani un comune cucchiaio e uno stuzzicadenti. È armato di questi semplici utensili che il ventisettenne elettricista giapponese di Hikone, nella prefettura di Shiga, cesella la polpa delle banane nelle ore libere per realizzare straordinarie sculture in miniatura che gli stanno dando fama internazionale. La tecnica è particolarmente difficile perché l’artista non può modificare l’opera aggiungendo altro materiale per coprire un errore come si fa con la plastilina: se il millimetrico colpo di cucchiaio o di stuzzicadente è sbagliato, bisogna sbucciare un’altra banana e ricominciare da capo.

     

    banana carvings by keisuke yamada 5 banana carvings by keisuke yamada 5

    I suoi soggetti preferiti sono i personaggi protagonisti dei manga più popolari, ma spesso si cimenta anche in impegnative sculture di gruppo come un Poseidone tra i cavalli marini, o ritratti di attori e attrici, o oggetti come una pistola in ogni suo dettaglio. Deve lavorare in fretta perché, una volta sbucciata, la banana si ossida in meno di mezz’ora, assumendo un antiestetico color marrone che la rende poco… appetibile.

     

    Appetibile, sì, perché la destinazione finale delle sue opere , pur nella loro straordinaria unicità, non sono gallerie d’arte e musei, ma il suo stomaco: per non essere accusato di sprecare cibo in un mondo con centinaia di milioni di persone che muoiono di fame, Keisuke-san sbuccia le sue banane, le scolpisce, le fotografa (a volte anche concedendosi un selfie), le posta su internet per la delizia dei suoi fan e infine le trangugia.

     

    banana carvings by keisuke yamada 3 banana carvings by keisuke yamada 3

    Ultimamente, una ditta ortofrutticola gli ha fatto omaggio di una cassa di 160 banane e l’artista, per evitare un’indigestione, ha invitato decine di amici a un banana party in cui si è esibito in fulminanti creazioni scultoree che poi gli invitati hanno a malincuore preso a morsi. Cosa non consigliabile agli ammiratori delle opere di Michelangelo.

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