Marco Mensurati per “la Repubblica”
FORMULA UNO
La Formula Uno sbanda ancora prima di accendere i motori e si consegna anzitempo a una delle peggiori figuracce nella storia dello sport internazionale. L’introduzione delle nuove strampalate qualifiche, quelle stile wrestling imposte da Bernie Ecclestone come rimedio alla noia del sabato, sono state “sospese”.
A differenza di quanto ufficializzato dalla Federazione internazionale appena mercoledì scorso non verranno dunque introdotte a Melbourne (dove si correrà col format classico), ma solamente a Barcellona, quando il campionato sarà ormai alla quinta gara. Insomma: mancano 15 giorni all’inizio della stagione, ancora non si conoscono le regole, e già si sa che verranno cambiate in corsa. Forse.
renzi ecclestone
Diciamo “forse” perché ormai in F1 non si può più dare nulla per certo. Il livello della governance è talmente basso che in cinque gare può succedere di tutto. Basti pensare che la motivazione con cui la “rivoluzione” del format di qualifica è stata fatta saltare è che: «Il software di cronometraggio è troppo vecchio».
FORMULA UNO A GERUSALEMME
La F1 è uno sport che fattura 2 miliardi di dollari l’anno. Al suo campionato partecipano quattro tra le principali case automobilistiche del mondo Mercedes, Honda, Renault, Ferrari. E il cronometro ufficiale è vecchio. Ovviamente non è vero. Cioè, il cronometro è effettivamente vecchio, ma sarebbe bastata una settimana di lavoro, anche meno, per azzerare il software, riscriverlo e partire con le nuove qualifiche.
Ma la verità è che il punto non è questo. Il punto è che dopo averla annunciata, Ecclestone si è reso conto che la sua idea era incompatibile con metà del regolamento, e che dunque prima di partire occorreva “lavorarci su”.
putin ecclestone
(Per esempio, il regolamento vieta agli ingegneri di pista di parlare via radio con i piloti. E allora: come si fa ad avvertire i piloti che qualcuno ha fatto il tempo migliore del loro? che sono a rischio eliminazione? che devono rientrare in pista?).
Se ne parlerà nei prossimi giorni, durante i test. Poi il 4 marzo, il consiglio mondiale, deciderà di posticipare tutto fino a Barcellona, o fino alla prossima stagione. O di abortire tutto. Sperando che i tifosi dimentichino l’incidente. Come del resto hanno dimenticato, negli ultimi anni, tutte le proposte, una più incredibile dell’altra, tirate fuori per rivitalizzare uno show ormai allo stremo.
ecllestone alla sbarra 9
Per sintesi elenchiamo solo la top five: 1) le piste con le scorciatoie; 2) gli impianti per irrigare le curve; 3) le macchine per fare le scintille da nascondere sul fondo delle vetture; 4) le trombette da montare sugli scarichi per amplificare il “sound” dei motori; 5) i punteggi raddoppiati nell’ultima gara del campionato.
Tutte idee partorite da Ecclestone. Ma questo è un dettaglio che non deve ingannare: il vero dramma della Formula Uno non sono le idee di questo inesauribile 85enne, il vero dramma è che questo inesauribile 85enne è l’unico ad avere delle idee.