Nunzia Clemente per www.dissapore.it
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I supercibi, la dieta “detox”, lo zucchero killer o il succo di limone che guarisce da cancro, diabete, colesterolo e alluce valgo. Miti alimentari, bufale fatte circolare da mano ignota, post-verità senza fondamento scientifico a cui abbocchiamo spesso.
Per fortuna ci sono chef che, a rischio di essere impopolari, sbugiardando ogni favola in modo chiaro e diretto.
Come Anthony Warner, lo “chef arrabbiato”, molto popolare in Inghilterra per il linguaggio colorito del suo blog “The angry chef”, che smaschera “bugie, pretese e stupidità del mondo del cibo”.
Il mese prossimo esce il primo libro di Warner: “La cattiva scienza e la verità sul cibo salutare”, una dissacrazione sistematica, circostanziata e anche divertente delle bufale sul cibo più alla moda, dalla dieta detox a quella paleo fino alle proprietà dell’olio di cocco, un tempo negletto olio colmo di grassi saturi e ora rivalutato da personaggi come Gwyneth Paltrow, che lo consiglia sia come colluttorio che come lubrificante sessuale.
“Separatamente, spero”, chiosa Warner.
Il Guardian lo ha intervistato, in realtà il suo approccio al cibo è meditato e soprattutto scientifico.
Abbiamo un’idea distorta del cibo sano
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Come puoi pensare di leggere le linee guida delle varie istituzioni nazionali sulla corretta alimentazione e pensare “Beh, ma io ne so molto di più”. Forse un nutrizionista potrebbe essere in disaccordo con alcuni argomenti, ma se sei un blogger di 19 anni non puoi metterti a dire cos’è giusto e cosa sbagliato”.
Mancano le evidenze scientifiche
Perché crediamo a bufale come quelle del succo di limone che cura il cancro, l’ananas che fa dimagrire o l’avocado, trasformato in un superfood dalle proprietà miracolose?
Perché siamo affascinati dallo storytelling, e abbiamo l’abitudine di saltare subito alle conclusioni anche quando non sono accreditate da serie fonti scientifiche ma da una massa anonima di post su Facebook.
La retorica dei bei tempi andati
Anche la retorica imperante è un fattore non secondario: “la maggior parte della narrazione odierna è basata sul fatto che esisteva una volta un mondo buono e pulito a cui noi dovremmo ritornare.
Ma non è così: stiamo molto meglio ora di 50 o 100 anni fa, abbiamo battuto malattie come il vaiolo, mandato gente sulla Luna, tutto grazie alla scienza.
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Senza avere una conoscenza superiore, consiglio di seguire una dieta varie e equilibrata, senza inutili sensi di colpa se ogni tanto mangiamo del junk-food. Se però dici in giro queste cose, ti diranno che stai facendo gli interessi di qualcuno, di qualche grande azienda o che sei al soldo delle multinazionali. E come puoi rispondere a questi argomenti?”.
Dieta detox
Quando la gente dice: “sto facendo la dieta detox”, quello che realmente intende è, “sono due giorni che non mangio”. È solo un modo per perdere peso così brutale che crea tossine, il bello è che chiunque faccia la dieta detox dice di volerla fare per sbarazzarsi di quelle tossine, cosa che il corpo fa comunque in modo naturale. La dieta detox crea paura intorno al cibo.
Dieta Paleo
La paleo è solo una dieta a basso contenuto di carboidrati a cui si è data una giustificazione pseudo scientifica. L’uomo mangia carboidrati dalla notte dei tempi ma i sostenitori di questa dieta sanno solo ripetere che l’uomo delle caverne mangiando prevalentemente carne godeva di buona salute. Hanno visto troppo I Flintstones, ma qualsiasi persona che abbia studiato un po’ di antropologia, potrà confermare che non era affatto così che si nutriva l’uomo delle caverne.
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Il cibo cucinato in casa è comunque meglio
Una convinzione collegata con la voglia delle donne di rimettersi a cucinare: “Niente è meglio della cucina di casa se vuoi mangiare sano… Si mangiava meglio quando le donne non lavoravano”. La demonizzazione dei cibi pronti nasconde una mentalità misogina: le cose erano davvero migliori ai tempi delle nostre nonne?
Lo zucchero è tossico
Lo zucchero dà una quantità enorme di energia, è uno degli elementi principali della nostra nutrizione. Invece i critici dicono: “Non ha valore nutrizionale.” E’ totalmente assurdo.
Non mangiate cibo “processato”
“Spendiamo poco per la qualità del cibo”, dicono i benestanti commentando i troppi piatti pronti consumati gioco forza dai più poveri. Poi vanno alla gastronomia di Eataly e ordinano una porzione di salmone marinato già pronto a 7,80 euro. Che volete, sono gente impegnata loro.
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