Giulia Baldi per "La Stampa"
alex zanardi
Tre mesi fa le condizioni di Alex Zanardi erano «disperanti» ma, 90 giorni dopo, trapelano caute speranze dall'ospedale, «la situazione è buona, ha fatto un recupero importante». Tanto che da qualche settimana, respira da solo e non è neanche più sedato: il 18 agosto è passato dalla terapia intensiva alle cure semi intensive e da lì un lento viaggio che ha come destinazione il recupero.
alex niccolò zanardi
Al campione paralimpico è stata ridotta progressivamente la sedazione, fino alla sospensione completa. E da qualche tempo sta in un punto più riparato della camera dell'Unità Operativa di Neurorianimazione coordinata dal professor Luigi Beretta al San Raffaele di Milano, dove è ricoverato dallo scorso 24 luglio. Può persino ricevere delle visite con un protocollo più disteso. Oltre alla moglie Daniela e al figlio Niccolò, è andato a trovarlo spesso anche Claudio Costa, 79 anni, suo medico sportivo e diventato negli anni un grande amico, «abbiamo un rapporto simbiotico, un legame profondo».
niccolò zanardi e alex zanardi
Lui è uscito rinfrancato da questi incontri: «Ha iniziato la fisioterapia neurologica che in medicina è quella fase in cui si aspettano le sorprese e i miracoli», e le parole gli danno coraggio: «Ho visto miglioramenti, dà risposte agli stimoli, stringe le dita, gli stanno rieducando la testa. Ha un fisico da fantascienza e una mente straordinaria, lo so che questa volta si parla del cervello, ma sono sicuro che lui saprà inventarsi qualcosa con quello che è rimasto».
daniela la moglie di alex zanardi all'ospedale di siena
Dall'entourage del campione trapela pochissimo sulle sue condizioni cliniche. Attualmente Zanardi è stato sottoposto, grazie al team di neuroriabilitatori che opera insieme a quello di neurorianimazione, a una «riabilitazione cognitiva»: in sostanza, «viene sottoposto a stimoli visivi e sonori a cui reagisce con piccoli segnali, perlopiù naturali». Minimi passi avanti che consentono ai medici di essere prudentemente ottimisti rispetto al futuro.
claudio costa alex zanardi
Per Costa, una delle fortune di Zanardi è la vicinanza della moglie: «Una donna formidabile, presente e capace di sopportare tutto, una figura chiave, la sua principale fonte di stimoli. Mi fa fatica a dirlo perché di lui ho una considerazione infinita, ma lei è persino più forte». Zanardi, dal 19 giugno, giorno dell'incidente in handbike in Val d'Orcia, è stato sottoposto a quattro interventi.
claudio costa alex zanardi 1
I primi tre al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove è stato ricoverato subito dopo lo scontro con il camion: un intervento d'urgenza alla testa, poi un secondo, il 29 giugno. La terza operazione, di cinque ore, è arrivata il 6 luglio, i medici hanno ricostruito minuziosamente il volto devastato. Il 21 luglio è stato dimesso dal centro senese per essere trasferito nel polo specialistico di Villa Beretta, dove avrebbe dovuto affrontare un lungo periodo di recupero e riabilitazione funzionale.
alex zanardi
Ma dopo soli tre giorni, per una febbre causata da un'infezione, le sue condizioni sono precipitate. Così, il 24 luglio, la corsa in ambulanza al San Raffaele e altra angoscia, altri esami, risonanze magnetiche, tac e test cognitivi fino all'ultimo intervento, tra il 26 e il 27 luglio, quando per la quarta volta in soli 36 giorni l'équipe del professor Pietro Mortini ha dovuto contrastare «le complicanze tardive dovute al trauma cranico».
alex zanardi 1
Altro buio che adesso sembra più penetrabile soprattutto per chi ci ha sempre creduto, come il dottor Costa: «Il giorno dell'incidente ho visto la mamma di Alex e le ho detto: "guarda che questo vive". Era disperata, ma mi è grata per quella speranza». Lui immagina un futuro nello sport per l'amico, e un futuro che inizia domani: «Sarò pazzo, ma di sogni non ce ne sono mai abbastanza e io vedo Alex alle prossime Olimpiadi».
zanardi alex zanardi maratona-roma ZANARDI zanardi e la moglie daniela incidente alex zanardi GIUSEPPE OLIVIERI, IL NEUROCHIRURGO CHE HA OPERATO ALEX ZANARDI