HERBERT LIST - CANE E PADRONE
Chiara Gatti per “la Repubblica”
Altro che Walter Benjamin. Altro che fine dell' aura. L' opera d' arte che ha fatto della riproducibilità la sua stessa ragione non perde il suo fascino. Anzi, lo guadagna.
La fotografia è l' oggetto d' arte che più ci si può permettere ed è ormai alla conquista del mercato. Dagli scatti d' autore al reportage, dalle stampe vintage alla post-produzione, dal bianco e nero ai fotomontaggi. È una galassia complessa e insieme ipnotica.
Un mondo per addetti ai lavori a caccia di esemplari rari o di maestri, ma anche per neofiti attratti da una forma d' arte che ha due grandi vantaggi: costi (in media) più contenuti e aspetto glamour di una ricerca estetica (spesso) virata verso funzioni di arredo o decoro. Parole che fanno arricciare il naso agli esperti del settore. Ma spiegano bene i valori aggiunti della fotografia che stanno scaldando il mercato e accendendo le luci su una serie di fiere deputate totalmente al mezzo.
Il Tuffatore di Nino Migliori
Come la celebre e storica Paris Photo, appuntamento cult parigino, che ogni autunno attira il popolo della fotografia nel cuore della Francia, oppure la neonata Photo London che, in arrivo a maggio nella Somerset House di Londra, sogna di scippare il primato di capitale della fotografia a Parigi; o, ancora, il MIA di Milano, aperto da oggi negli spazi underground di The Mall, nel distretto di Porta Nuova a Milano.
CLAUDIO GOBBI - NEITHER EUROPE NOR ASIA
Ma a questo circuito di kermesse a tema, si sono affiancate, negli ultimi anni, le grandi fiere di arte moderna e contemporanea. Da Miami a Basilea, con Art Basel (in agenda a fine marzo), da Arco Madrid, appena conclusa, fino al milanese MiArt (atteso anche lui per il 30 marzo), gli stand di fotografia sono aumentati, affiancandosi a quelli tradizionali e scalando le offerte. La sensazione è che non esista più la vecchia scissione fra gallerie che trattano esclusivamente foto e quelle che affondano sui generi classici. È un panorama misto, specchio di una nuova ripartizione del mercato.
Il periodo buio della crisi sembra aver infatti favorito questo ambito, complici le quotazioni più accessibili, rispetto all' effetto intimidatorio di capolavori dai prezzi astronomici.
EDWARD QUINN - PICASSO WITH BULLFIGHT MASK
Un fattore che rende democratica l' arte dell' obiettivo è certamente la logica delle tirature, simile a quella della stampa d' arte; si possono acquistare nomi big con valori proporzionati al numero di esemplari in circolo.
La cosa non pregiudica la qualità del pezzo, che rimane autografo ma più pop; esattamente come le litografie di Miró rispetto ai suoi quadri: sono multipli, ma firmati. E il ventaglio dei prezzi è ampio. Basti pensare al genere amatissimo delle foto di moda e i ritratti delle star, il cosiddetto "fashion".
ANNA DI PROSPERO - SELF PORTRAIT WITH MY MOTHER
Le immagini celebri di Herbert List si possono comperare in questi giorni a Milano con un budget di seimila euro, mentre Helmut Newton da Sotheby' s ha incassato di recente un world record di 670mila euro per un poker delle sue supermodel senza veli. Sul fronte italiano, i nomi storici più amati sono Luighi Ghirri, Olivo Barbieri, Mario Giacomelli. Il Tuffatore di Nino Migliori, a Parigi, è stato battuto all' asta da Christie' s due anni fa per 7.500 euro.
L' anno scorso Paola Pivi, ha segnato il suo record personale, quando Untitled ( Donkey) da Christie' s a New York è arrivato a quota 227 mila dollari. Perché, come dimostra la regina Cindy Sherman (quasi quattro milioni di dollari per un ritratto del 1981), nel mercato della fotografia stanno finalmente avanzando anche le donne.
Il Tuffatore di Nino Migliori
PATRICK WILLOCQ - WALE NTEMBE