• Dagospia

    MI SI VOTA DI PIÙ SE PARLO E ME NE STO IN DISPARTE O SE NON PARLO PER NIENTE? - FRA TATTICA E SCARAMANZIA, C’È UNA PATTUGLIA DI SEI IRRINTRACCIABILI E SILENZIOSI CANDIDATI AL QUIRINALE CHE SONO TERRORIZZATI DI BRUCIARSI LE CHANCE, E QUINDI SI NASCONDONO DAI GIORNALISTI -  CASINI, AMATO, FRATTINI, MORATTI, CASELLATI E CARTABIA: SANNO CHE, DOPO IL PASSO INDIETRO DI BERLUSCONI, DA ADESSO IN POI IN QUALSIASI MOMENTO POSSONO VERIFICARSI INCASTRI IMPENSABILI…


     
    Guarda la fotogallery

    Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera

     

    pier ferdinando casini pier ferdinando casini

    Per prudenza. Per tattica. Per bruciante scaramanzia. Quei sei, tacciono. Sanno che sulla salita al Quirinale incombe l'identico sortilegio che, da secoli, condiziona la salita al soglio di Pietro: chi entra in Conclave candidato da Papa, esce di certo vestito da cardinale.

     

    pier ferdinando casini pier ferdinando casini

    L'altro pomeriggio, sotto la luce giallognola dei lampioni, sotto una pioggerella fitta, nella deserta via degli Staderari ecco che viene avanti Pier Ferdinando Casini. Muro muro. Lo sguardo sulle punte delle Church's. Un cronista lo riconosce, lo chiama: «Senatore!». Ma Casini, niente. S’ingobbisce, e allunga il passo.

     

    GIULIANO AMATO GIULIANO AMATO

    «Senatore! Senatore!». Allora l'ex presidente della Camera - nato forlaniano, un passato forte nel berlusconismo, ma poi l'ultima volta eletto con i voti del Pd - rallenta di botto, si gira con l'aria di dire: «Scusi, Casini chi? Io non sono Casini, non conosco nessun Casini», ma in realtà resta a labbra serrate e subito riprende a camminare, imbocca via della Dogana e s'infila in uno di quei misteriosi portoni di Palazzo Madama. Inghiottito nel nulla.

     

    franco frattini franco frattini

    Lui e Giuliano Amato, Franco Frattini e Letizia Moratti, Maria Elisabetta Casellati e Marta Cartabia: sono ormai da giorni senza parole e, di fatto, irrintracciabili (la ministra Cartabia ha dovuto presenziare all'inaugurazione del nuovo anno giudiziario: ma non ha aggiunto mezza frase a quelle strettamente necessarie, neppure un sospiro che potesse essere frainteso).

     

    maria elisabetta alberti casellati maria elisabetta alberti casellati

    Più facile farsi invitare a cena da Mina e poi intervistarla, che riuscire a parlare con uno di quei sei candidati al Colle (il settimo è Mario Draghi, ma - come noto - fa corsa a sé). Le proviamo tutte. Uno ha chiamato Amato facendogli comparire - vecchio trucco - «numero privato» sul cellulare.

     

    paola severino marta cartabia maria elisabetta alberti casellati quirinale by macondo paola severino marta cartabia maria elisabetta alberti casellati quirinale by macondo

    Al terzo tentativo, il dottor Sottile (copyright, Eugenio Scalfari) c'è cascato. «Pronto?». L'unica parola è stata questa. Poi ha riattaccato. Sono tutti personaggi di antica liturgia politica - Amato entrò per la prima volta in Parlamento nel 1983: nei cinema davano «Sapore di sale» dei Vanzina - conoscono esorcismi e dinamiche.

     

    LETIZIA MORATTI LETIZIA MORATTI

    E sanno che, da adesso in poi, dopo il passo indietro di Berlusconi, in qualsiasi momento possono verificarsi incastri impensabili (per i boomakers la quota di Draghi al Colle era di 1,88: ma stanno rifacendo, velocemente, i calcoli).

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport