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    DJ FRANCESCO COL CATETERE - “PRIMA MI VOLEVO SOLO DIVERTIRE, ORA MI ALZO ALLE 6 E MANGIO RISO E BREASOLA”: L’EX DISCOTECARO CHE “SCAZZOTTAVA” IN GIRO OGGI DICHIARA “MI SENTO VECCHIO” - “ACIDI ED EROINA NON LI HO MAI PRESI”, “AI GIOVANI DIREI DI FARE POLITICA. E SE VIENE A TROVARMI UNO IN GAMBA, LO AIUTO IO!”


     
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    Candida Morvillo per il Corriere della Sera

     

    francesco facchinetti francesco facchinetti

    "Mi chiamo Francesco Facchinetti e sono vecchio", l' ha scritto su Facebook, sotto una foto in pigiama, aggiungendo che non fa più l' alba, non beve, non fuma. Detto da lui, fa specie. Nell' estate 2003, ipertatuato, scalmanato, cantava La canzone del capitano, quella di «muovi a tempo il bacino», un milione e 600 mila copie, il singolo italiano più venduto di sempre.

     

    Si faceva chiamare Dj Francesco ed era il «gggiovane» che tutti i «gggiovani» volevano essere. Oggi dice al Corriere: «Ho quattro-figli-quattro. Prima, l' obiettivo era divertirmi, ora è costruire cose. Sono preciso, mi alzo alle sei, mangio sempre le stesse cose: riso, pollo, bresaola. Ciò che è fuori dalla routine mi preoccupa».

     

    Se ha messo la testa a posto lei, c' è speranza per tanti giovani interessati solo a divertirsi?

    roby e francesco facchinetti roby e francesco facchinetti

    «Per chi non vede solo problemi ma sa sognare sì. Io sono sempre stato un dreamer. Mi sentivo Mick Jagger, ero determinato a fare musica. Frequentavo il Laboratorio anarchico di Milano solo perché c' erano concerti super, l' anarchia non sapevo neanche dove iniziava. Quando scoppiò una bomba a Palazzo Marino e la polizia murò il centro, mi trovai chiuso dentro, con la cresta da punk e la paura che mentre declinavo le generalità i compagni scoprissero che ero il figlio di Roby Facchinetti dei Pooh».

     

    Insomma, era uno scapestrato.

    FRANCESCO FACCHINETTI FRANCESCO FACCHINETTI

    «Sono stato un punkabbestia, poi un discotecaro, ma non ho mai combinato guai gravi. Partivo per Riccione invece di andare a scuola, dicevo che tornavo e stavo via per sei giorni. Facevo spesso a botte: siccome ero dislessico, il pensiero viaggiava più veloce delle parole e partivano i cazzotti».

     

    A scuola come andava?

    «Male. Ero presuntuoso. Faccio il classico e mi dico: latino e greco non li studio, tanto li so. Bocciato in quarta ginnasio».

     

    Droga?

    francesco facchinetti e alessia marcuzzi 2 francesco facchinetti e alessia marcuzzi 2

    «Sei canne in tutto, mi urtava il rito di doverle rollare. Gli acidi, l' eroina non li ho mai presi. Mamma lavorava con la comunità di Fratel Ettore e mi portava a recuperare i tossici alla stazione centrale. Ho visto uno dare testate al muro, mi hanno spiegato che un acido se l' era portato via e m' è passata la voglia. I miei hanno avuto l' intelligenza di non vietarmi niente, ma di farmi vedere i pericoli».

     

    Quando è diventato grande?

    «Quando mi hanno dato Mia in braccio, la figlia che ho avuto da Alessia Marcuzzi. Prima, andavo a letto alle 10 del mattino, mi svegliavo alle 7 di sera. Mi saltava in mente di andare a New York, partivo per un mese. Ancora oggi, penso: ho voglia di New York, vado. Poi mi ricordo che ho quattro figli, mi metto a ragionare su come portarli con me».

     

    francesco facchinetti 5 francesco facchinetti 5

    Lei dice «quattro figli», ma una, Charlotte, è la primogenita di sua moglie Wilma Helena Faissol.

    «Sì, ma siamo una famiglia. Charlotte, e i due piccoli che ho avuto con Wilma, Leone e Lavinia, così come Mia, sono tutti fratelli».

     

    Quest' estate, invece che a New York, li ha portati a Golfo Marinella, dove andava lei da bambino. Su Facebook, ha scritto: «La vita è una ruota e tutto deve tornare».

    «Però, in America, io vorrei viverci. Cerco sempre il modo per trasferirmi. Ho anche girato la zero di un format chiamato "I Facchinetti' s". L' idea è di un produttore americano, gli piace che abbia tanti figli, che venga da una famiglia di cinque fratelli di tre mamme diverse, che ho un papà e una ex famosi e che siamo un circo. La mia stessa casa è un circo».

     

    In che senso?

    FACCHINETTI CON LA MOGLIE WILMA FASSIOL FACCHINETTI CON LA MOGLIE WILMA FASSIOL

    «Al culmine della follia, avevo costruito una casa nella natia Mariano Comense con una sala giochi da pazzi, piena di flipper, videogiochi da bar, puffi. Solo quando sono arrivati i figli ho capito perché l' avevo fatta». Su La7, ha condotto Eccezionale veramente e, a settembre, condurrà Miss Italia.

     

    Che altro fa?

    «Ho un' agenzia di talenti. Sono agente, producer, concessionaria pubblicitaria. Da ragazzo mi sentivo la voce di Stevie Wonder, poi è arrivato il momento cantina, ho capito che quella voce non l' avevo e ho dovuto ripensare tutto».

     

    Cos' è il «momento cantina»?

    WILMA FAISSOL FACCHINETTI WILMA FAISSOL FACCHINETTI

    «Quando ti rintani nell' angolo più nascosto di casa e sei solo con te stesso. Lì, ho intuito che il mio talento è scovare talenti. Frank Matano lo guardavano in dieci su Internet e ora fa Italia' s Got Talent, ho prodotto il suo primo film e abbiamo incassato sette milioni. Ho trovato Riki che, con Perdo le Parole, è doppio disco di platino».

    FACCHINETTI CON I FIGLI FACCHINETTI CON I FIGLI

     

    Che consiglio darebbe a un giovane in cerca di una strada?

    «Gli direi che il web è una prateria di possibilità. E di fare politica. Il sistema si può cambiare solo dall' interno e, oggi, sfruttando il web e il "sentiment" degli elettori, qualunque ragazzo sveglio può farcela. Se viene a trovarmi uno in gamba, lo aiuto io».

    roby e francesco facchinetti roby e francesco facchinetti

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