FRANCESCO MERLO
Da “Posta e Risposta” – “la Repubblica”
Caro Merlo, mi ha divertito l'intervista di Emanuele Lauria al consulente di Salvini, Antonio Capuano, che si atteggia a Kissinger. La decadenza di un leader si misura da quelli che nel mondo anglosassone chiamano "spin doctor".
Elena Mattei - Roma
Risposta di Francesco Merlo:
Ecco un gran dilemma per la politologia. Quando un leader passa, come Salvini, dagli osanna alle pernacchie trascina o è trascinato dal suo spin doctor? Pensi a Luca Morisi che, definito "Digital philosopher", pareva un incrocio tra Seneca, Cicerone e Machiavelli quando "postava" la nutella e le boccacce del Capitano, la pasta, il mitra, la ruspa, le felpe. E nella supponenza scenografica dell'avvocaticchio Conte e del suo grande fratello Casalino chi era il demiurgo di chi?
ANTONIO CAPUANO
E Jim Messina e Steve Bannon erano diavoli o macchiette? Fu Renzi a imitare, come Sordi in Fumo di Londra , Tony Blair o fu Filippo Sensi a imitare Alastair Campbell? Almeno Capuano, che finge di trafficare con gli ambasciatori e con il Papa, ha la simpatia della patacca napoletana, come il Velardi di D'Alema. Lo spin doctor ("il dottore del colpo a effetto") non è una figura anglosassone, è l'italianissimo magliaro.
giuseppe conte e rocco casalino massimo d'ALEMA rondolino VELARDI VELARDI E MASSIMO DALEMA MATTEO SALVINI E LUCA MORISI