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    FRANCIA E MAL DI PANCIA - PSICODRAMMA NEI “REPUBLICAINS” E SCAZZI TRA IL FRONTE ANTI LE PEN DE’ SINISTRA E MACRON – IL VERTICE DEI NEO-GOLLISTI CONVALIDA L’ESPULSIONE DI CIOTTI MA IL LEADER DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL BARDELLA ANNUNCIA 70 CANDIDATI COMUNI CON I "REPUBLICAINS" - LE ALLEANZE NELLA GAUCHE? IL SOCIALISTA GLUCKSMANN DICE NO A MELENCHON CANDIDATO PREMIER E SGANCIA SILURI CONTRO "IL POKERISTA" MACRON - IL RUOLO DI BOLLORE’ NELL'AVVICINAMENTO DI CIOTTI AI SOVRANISTI


     
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    FRANCIA: VERTICE RÉPUBLICAINS CONVALIDA L'ESPULSIONE DI CIOTTI

    ERIC CIOTTI ERIC CIOTTI

     (ANSA) - PARIGI, 14 GIU - Una nuova riunione dell'ufficio politico dei Républicains, riunito questa mattina in videoconferenza, ha convalidato l'espulsione del presidente del partito, Eric Ciotti, qualche ora prima che il tribunale di Parigi esamini la decisione, contro la quale lo stesso Ciotti ha presentato un ricorso. Anche questa nuova riunione, come la prima, destinata ad espellere Ciotti dal partito per l'apertura ad un accordo con l'estrema destra, è stata contestata dal controverso leader.

     

    FRANCIA: BARDELLA, '70 CANDIDATI COMUNI CON I RÉPUBLICAINS'

     (ANSA) - PARIGI, 14 GIU - Il presidente del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella, ha annunciato stamattina che "ci sarà un candidato comune" con i Républicains "in 70 circoscrizioni" alle legislative del 30 giugno, rallegrandosi per "un accordo storico". "Con il presidente Eric Ciotti - ha detto alla tv BFM Bardella - abbiamo proceduto all'investitura di 70 candidati". "Vogliamo ottenere - ha aggiunto - la maggioranza più ampia possibile" di fronte "al pericolo dell'estrema sinistra".

    Raphael Glucksmann 49 Raphael Glucksmann 49

     

    GLUCKSMANN CON IL 'FRONTE POPOLARE' DELLA SINISTRA

    (ANSA) - PARIGI, 14 GIU - Raphael Glucksmann, che alle europee ha rilanciato il Partito socialista con il suo movimento Place Publique arrivando terzo dietro l'estrema destra di Marine Le Pen e Renaissance di Emmanuel Macron, ha annunciato stamattina a France Inter di sostenere "l'unione della sinistra": "Per me - ha detto - l'unica cosa che conta è che il Rassemblement National (RN) non vinca queste elezioni e non governi questo Paese. L'unico modo di farlo è che ci sia un'unione di sinistra". Glucksmann afferma che "Jean-Luc Mélenchon non sarà il candidato premier della sinistra", che ha bisogno al contrario "di una figura consensuale e non divisiva".

     

    GLUCKSMANN, 'MACRON HA APERTO STRADA ALL'ESTREMA DESTRA'

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    (ANSA) - PARIGI, 14 GIU - Raphael Glucksmann, che scenderà in campo con il Fronte popolare della sinistra francese, ha attaccato Emmanuel Macron per "lo sbaglio enorme" di aver "sprofondato la Francia nel caos" convocando legislative anticipate. "La verità - ha detto Glucksmann ai microfoni di France Inter - è che lui ha aperto la strada del potere, nel nostro paese, all'estrema destra. Questo presidente - ha aggiunto - gioca con le istituzioni come si gioca a poker".

     

    FRANCIA: GLUCKSMANN,'OK GARANZIE SU UCRAINA E ANTISEMITISMO'

     (ANSA) - PARIGI, 14 GIU - Raphael Glucksmann, leader di Place Publique che ha annunciato stamattina di entrare nel Fronte popolare della sinistra in vista delle legislative anticipate in Francia, ha spiegato le garanzie che "ottenuto" dalle forze che fanno parte della coalizione e in particolare da La France Insoumise, i radicali di sinistra di Jean-Luc Mélenchon.

    macron melenchon macron melenchon

     

    "E' stata dura, è stato un rapporto di forze ideologico", ha detto Glucksmann a France Inter, enumerando poi alcune delle condizioni che aveva posto e che sono state soddisfatte: "un impegno estremamente chiaro sulle forniture di armi all'Ucraina, sulle fontiere dell'Ucraina, sul sostegno irriducibile alla resistenza ucraina, sul sostegno alla costruzione europea. E che gli attacchi del 7 ottobre siano definiti massacri terroristici e chiaramente 'terroristici', un impegno chiaro nella lotta contro l'antisemitismo, nella lotta contro lo svilimento del dibattito pubblico".

     

    FRANCIA: LE MAIRE,'PROGRAMMA FRONTE POPOLARE DELIRIO TOTALE'

    BRUNO LE MAIRE BRUNO LE MAIRE

    (ANSA) - PARIGI, 14 GIU - All'indomani dell'accordo raggiunto per un "nuovo Fronte popolare" della sinistra, e a qualche ora dalla presentazione di un programma comune, il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, ha attaccato duramente le proposte del blocco della gauche. "Il programma del nuovo Fronte popolare è un delirio totale - ha detto ai microfoni di France Info - è un ritorno al 1981 moltiplicato per 10, è la sicurezza del declassamento e dell'uscita dall'Unione europea". In particolare, ha aggiunto, la proposta di pensione a 60 anni provocherebbe un "crollo economico garantito", "il ritorno della disoccupazione di massa per tutti i francesi" e "il fallimento dei conti pubblici".

     

    CIOTTI ASSERRAGLIATO IN SEDE FRONTE SOVRANISTA NEL CAOS SPETTRO MÉLENCHON A SINISTRA

    Danilo Ceccarelli per “la Stampa” - Estratti

     

     

     

    ERIC CIOTTI ERIC CIOTTI

    (...) Ciotti resta legato all'idea di una grande unione delle destre, che piace tanto anche a Vincent Bolloré.

     

    Secondo Le Monde, il tycoon bretone avrebbe svolto un ruolo fondamentale nell'avvicinamento del Rassemblement all'esponente del centrodestra. L'uomo d'affari avrebbe sussurrato all'orecchio del neogollista, che conosce bene da diversi anni, consigliandolo sulla mossa che ha mandato in tilt i Repubblicani. Del resto, l'imprenditore francese è noto in Francia per le posizioni ultraconservatrici e cattoliche, che si riflettono senza troppi filtri nei media del suo impero, spesso accusati di banalizzare le idee della destra più radicale. Uno fra tutti il canale televisivo Cnews che, a febbraio, ha definito l'aborto «la prima causa di mortalità al mondo», prima di fare dietrofront e scusarsi con i telespettatori.

     

    VINCENT BOLLORE VINCENT BOLLORE

    Fino a pochi mesi fa Bolloré era tra i principali promotori di Eric Zemmour, fondatore di Reconquête pluricondannato per istigazione all'odio razziale. Ma dopo il calo del suo protetto, che recentemente ha rotto anche con l'ormai ex alleata e nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, l'ex presidente di Vivendi sembra puntare tutto sul Rassemblement National per sviluppare il suo disegno: una società cristiana, senza immigrati e, soprattutto, senza Islam. L'imprenditore bretone sembra quindi aver puntato sui lepenisti, sebbene mesi fa abbia definito la loro leader «di sinistra».

     

    In quest'ottica, Ciotti appare come il traghettatore ideale, vista la linea dura più volte mostrata in passato.

     

    ERIC CIOTTI ERIC CIOTTI

    Ma in Francia è tempo di alleanze anche nella gauche, dove i principali partiti hanno finalmente trovato un accordo per costituire il Nuovo Fronte popolare: un'intesa giunta dopo giorni di intense trattative che coinvolge socialisti, comunisti, ambientalisti e La France Insoumise, formazione radicale guidata da Jean-Luc Mélenchon. Proprio il "tribuno" della sinistra più estrema, da mesi al centro di polemiche per posizioni ambigue assunte in merito al sostegno di Israele nell'attacco di Hamas, si è detto pronto a coprire il ruolo di primo ministro in un'eventuale coabitazione di governo con Macron. Una figura ingombrante e divisiva la sua, imbarazzante per gli alleati che, al momento, nicchiano su quella che sembrerebbe essere un'ipotesi ad oggi improbabile.

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    Ma di dibattere nel confronto televisivo che si starebbe preparando con il premier Gabriel Attal e Bardella, Mélenchon non ne vuole sapere. Secondo il leader de La France Insoumise, «spetta ai capi dei grandi partiti» del Nuovo Fronte popolare.

     

    Attal, invece, si è detto «favorevole» al confronto. 

     

    ERIC ZEMMOUR ERIC ZEMMOUR

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