1 – MALTEMPO, BRENNERO RIAPERTO. QUATTRO FAMIGLIE SFOLLATE A GENOVA
Elena Tebano per www.corriere.it
FRANA SUL BRENNERO
L’Autostrada del Brennero è stata riaperta per il traffico in entrambe le direzioni tra Vipiteno ed il Brennero. Ieri sera si era abbattuta una frana sulla corsia nord, poco prima del confine di stato. Per motivi di sicurezza era stata interrotta e poi riaperta anche la linea ferroviaria del Brennero. Rimane ancora chiuso al traffico la statale del Brennero tra Ponticolo e Colle Isarco.
Continuano intanto in tutta Italia i disagi per il maltempo: a Genova le piogge di questi giorni hanno provocato uno smottamento sotto il ponte dell’autostrada vicino a Staglieno. Per questo quattro famiglie sono state sfollate. Intanto a Verona è passata senza provocare danni, verso le 4 del mattino, la piena dell’Adige.
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Si temeva un’esondazione: la situazione è attentamente monitorata e sono state installate alcune paratie in zona Corte dogana. È stato chiuso momentaneamente il Lungadige Attiraglio, ma non sono segnalate in città ulteriori criticità. Ad Arcè, nel comune di Pescantina, il fiume è tracimato in alcuni tratti di campagna. È invece esondato del tutto il fiume Melfa, in provincia di Frosinone, causando l’allagamento di alcune strade ad Atina. Per le abbondanti precipitazioni ci sono state anche due frane, una lungo via Ferriera e l’altra dal costone di via Apuleio Saturnino. Le due arterie interessate dagli smottamenti sono praticabili.
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Una tromba d’aria si è abbattuta ieri sera a Manduria (Taranto) provocando il cedimento del timpano (la superficie triangolare racchiusa nella cornice del frontone) della chiesa di San Michele Arcangelo. Sono crollati anche pezzi di balcone e cornicioni in diverse vie, massi caduti sulle auto, infrante vetrine, sradicate pensiline, allagamenti ovunque. Per le forti raffiche di vento e la pioggia insistente sono caduti anche una ventina di alberi di pino in piazza Giovanni XXIII e sulla via per Oria. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. Ingenti i danni e tanta paura per la popolazione. Al momento si segnala solo un ferito lieve.
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Situazione sempre critica nel Crotonese. Ieri sera i Vigili del Fuoco hanno salvato persone rimaste in auto invase dall’acqua in varie zone. Problemi si registrano a Petilia Policastro, Casabona, Ciro’ Marina, Ciro’ Superiore. La strada statale 107 è bloccata in zona bivio Altilia di Belvedere Spinello, a causa di vari smottamenti di fango e acqua sulla sede stradale.
Il continuo peggioramento delle condizioni meteo, con abbondanti precipitazioni nevose in Valtellina e Valchiavenna, ha determinato la chiusura di numerosi passi alpini: Stelvio anche dal versante altoatesino oltre che da Bormio, Umbrail/Santa Maria, Forcola, Gallo, Spluga e Maloja. Altri passi alpini come il Foscagno, che collega Livigno (Sondrio) al resto della Lombardia, e il Bernina sono transitabili unicamente con catene da neve montate o pneumatici invernali da neve. La situazione della viabilità, causa la forte ondata di maltempo, è in continua evoluzione, per cui la Polstrada del Comando provinciale di Sondrio invita a informarsi prima di mettersi in viaggio nelle zone alpine caratterizzate da abbondanti precipitazioni nevose.
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Sabato notte il maltempo ha fatto 4 vittime a Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, travolte da una frana mentre svolgevano lavori di emergenza ad una condotta fognaria per permettere il deflusso della pioggia. Sono morti il noto imprenditore Massimo Marrelli, 59 anni, titolare dell’omonimo gruppo, e gli operai Santo Bruno, 53 anni residente a Isola Capo Rizzuto, Luigi Ennio Colacino, 45 anni di Cutro, e Mario Cristofaro, 49 anni di Crotone. I soccorritori li hanno trovati in piedi, con le mani alzate per ripararsi la testa.
2 – SCIROCCO, PIOGGIA, LUNA PIENA: IL NORDEST TEME LA «TEMPESTA PERFETTA»
Paolo Virtuani per www.corriere.it
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Condizioni astronomiche legate alla Luna, forti raffiche di scirocco che hanno spinto l’acqua dell’Alto Adriatico verso la terraferma, bassa pressione e una cascata d’acqua provocata dall’umidità richiamata dal vento che si è abbattuta sui rilievi alpini. Tutto ha congiurato affinché domenica — ma l’allarme prosegue per le prossime 24 ore — sul Veneto e sul Friuli Venezia Giulia si configurasse una situazione che non è eccessivo definire da «tempesta perfetta».
L’azione combinata del vento e delle onde hanno fatto tornare l’acqua alta a Venezia. Ieri ha toccato i 125 centimetri, dovrebbe arrivare a 150 centimetri alle ore 14,05 e a 140 centimetri alle 0,30 di martedì. Ad aumentare il flusso della marea c’è anche la componente astronomica. La luna è stata piena mercoledì scorso e siamo quindi ancora in un periodo di maree sigiziali (fase di massimo livello). La spinta dovuta al nostro satellite naturale per il rialzo marino oggi è valutata pari a 55 centimetri nel momento della punta massima della marea, prevista nel primo pomeriggio.
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Pioggia ingente
A ciò si aggiunge che sulle Alpi venete-friulane sono cadute quantità ingenti di pioggia. Secondo i dati di Arpa Veneto a Sappada (Pn) domenica sono stati superati i 300 millimetri, ad Agordo (Bl) 273 mm, ad Arsiero (Vi) 21o, a Barcis (Pn) 216, sul monte Zoncolan (Ud) 203 mm (dati meteo.fvg.it), in pianura poco e niente. «Si tratta di precipitazioni di carattere orografico», spiega Nikos Chiodetto, meteorologo di 3Bmeteo. «Il flusso di scirocco richiama umidità dal mare che impatta sui rilievi scaricando grandi volumi di pioggia».
Bassa pressione
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«L’Italia in questo momento è interessata da una severa perturbazione che ha formato un esteso vortice di bassa pressione sul golfo del Leone e il mar Ligure», prosegue Chiodetto. «La bassa pressione provoca un vento di libeccio teso sul Tirreno e di scirocco sull’Adriatico con raffiche che oggi toccheranno i 60-70 chilometri all’ora».
Onde
Le previsioni dell’altezza delle onde, fornite da Ismar-Cnr al Centro previsioni e segnalazioni maree del Comune di Venezia, indicano l’arrivo di onde di altezza massima di 4-6 metri nel tratto di costa tra la laguna di Venezia e quella di Marano-Grado in Friuli Venezia Giulia intorno alle ore 19 di oggi.
Fiumi in piena
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La prima fase di piena dei fiumi è passata nella notte, ma una seconda è attesa nelle prossime 24 ore. I meteorologi e la Protezione civile sono preoccupati in particolare per lo scirocco che rischia di bloccare il deflusso in mare dei fiumi veneti e friulani. Sotto osservazione i fiumi Piave, Brenta, Bacchiglione, Tagliamento e Meduna.
Sei regioni in allarme rosso
L’attenzione però non è limitata al Nord-Est. In Liguria è piovuto molto sui rilievi dell’entroterra con punte di 182 millimetri a Torriglia, in provincia di Genova, così come in Piemonte dove si tiene sotto controllo il livello del Bormida e sulle Alpi lombarde in particolare nella Bergamasca dove il Serio è arrivato a sfiorare gli argini in diversi punti. Il maltempo è diffuso su tutta la penisola con sei regioni poste dalla Protezione civile in allarme rosso.
Previsioni
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Fino a quanto durerà l’ondata di maltempo, che arriva dopo una settimana di temperature ben sopra la media che in alcuni casi hanno sfiorato i 30 gradi? «Una tregua arriverà domani sera, quando gli ultimi fenomeni interesseranno il Nord-Est», dice il meteorologo. «Ma sarà una tregua breve, perché già giovedì le nostre regioni saranno investite da una nuova perturbazione. È ancora presto per previsioni accurate, ma per il ponte di Ognissanti non si escludono altre piogge anche se meno intense». Una tempesta perfetta.
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