1. LA BESTEMMIA APRE LE PORTE RAI A MATTEO
RENZI RAI VIANELLO FRECCERO
Enrico Paoli per “Libero Quotidiano”
Mettiamola così: il «caso Matera» non risolve, ma aiuta. Perché quanto avvenuto su Rai Uno la notte di Capodanno, dalla bestemmia in diretta, al conto alla rovescia anticipato per battere la concorrenza rivelatosi poi non un errore ma un autogol programmato, alle parolacce che scorrevano sotto lo schermo) è stata una sequenza horror quanto mai provvidenziale.
MATERA CAPODANNO RAI
«Non si tratta di sabotaggio né di siluro contro il direttore generale Antonio Campo Dall' Orto», spiega a Libero un alto dirigente Rai «ma è il frutto amaro dello sbando in cui si trova l' azienda, dove direttori e funzionari sanno di essere già stati giubilati». Gli errori evidenti commessi dai responsabili del veglione di San Silvestro «L' anno che verrà» e dai loro superiori, lo scarico della responsabilità su un solo funzionario - già sospeso -, le critiche piovute sulla tv di Stato perfino dal Vaticano, oltre che dal mondo politico, contribuiscono infatti a creare un clima di «necessità» di procedere a nuove nomine. Il pacchetto pare già pronto: almeno trenta nomi, quasi tutti esterni, da assumere con contratti tipo spoil system, da infilare ovunque, dalle testate web allo staff del direttore generale.
Rai, l'anno che-verra- 2016 - bestemmia
«L' incidente ha solo fatto scattare prima il dibattito», sostiene la nostra fonte in Rai, «e agevolerà Palazzo Chigi nell' occupazione dei posti prima del previsto, assicurando la collocazione nei ruoli chiave di uomini fidati o commissari politici». L' idea renziana insomma non sarebbe quella - annunciata a parole - del rinnovamento dell' azienda per strapparla alla politica ma l' occupazione militare della tv di Stato.
Rai, l'anno che-verra- 2016 - bestemmia
Altro che azienda culturale, altro che «offerta qualitativa alta», appena dopo la Befana arriverà il nuovo capo delle news Carlo Verdelli e, di lì a poco, partirà un piano complessivo di nomine.
Salvo sorprese le porte gireranno si muoveranno fra la fine di gennaio e l' inizio di febbraio, quando l' attuale direttore generale, Campo Dall' Orto, avrà assunto i poteri di amministratore delegato. Il primo assalto riguarderà la direzione delle tre reti generaliste. Radio gossip Rai, quella che a viale Mazzini trasmette 24 ore su 24, vede in corsa per Rai Uno - dato per scontato che Giancarlo Leone sarà dirottato a Rai Cinema o a Rai Com, visto che Luigi De Siervo, attuale amministratore delegato della controllata sarebbe entrato in rotta di collisione con il premier - una terna composta da Maria Pia Ammirati, Giancarlo Teodoli e Tinni Andreatta fra gli interni.
MICHELE ANZALDI COME GOEBBELS SUL BLOG DI BEPPE GRILLO
Tutti e tre hanno recentemente stabilito forti contatti con il mondo renziano ma la conversione potrebbe non bastare e Campo Dall'Orto, che diventa una sfinge quando si parla di nomi, sarebbe fortemente intenzionato a pescare dall' esterno. Simona Ercolani, regista dell' ultima Leopolda e moglie di Rondolino, resta il sogno proibito. Diversamente il dg potrebbe pescare il nome a sorpresa dal mondo delle case di produzione e degli agenti delle stelle, veri dominus dei palinsesti Rai.
IlarIa Dallatana
Un nome che circola è quello di Ilaria Dallatana, ex numero uno di Magnolia ed esperta delle produzioni commerciali. Piace al direttore generale, che ne avrebbe fatto il nome a Palazzo Chigi, ottenendo un buon feedback, anche perché Dallatana è stata allieva di Giorgio Gori, già collaboratore del premier.
maria elena boschi mario orfeo
È evidente che "occupare" Rai Uno significa avere il controllo sul grande pubblico. Per Rai Tre resta in pole position Andrea Salerno, mente e braccio operativo di Gazebo, considerato un innovatore. Ma dal fronte interno potrebbe muoversi il volto noto del Tg3 Maurizio Mannoni, dato che Bianca Berlinguer sembra più salda di quanto non raccontino le voci alla guida del tg.
MATTEO RENZI GAIA TORTORA
Acque agitate invece al Tg1, dove Mario Orfeo, nonostante gli ottimi ascolti, avrebbe già fatto sapere d' essere disponibile a trasferirsi a Rai Sport. Per i renziani Tg1 e Rai Uno rappresentano i perni dell' intera operazione. Al posto dell' attuale timoniere deltg ammiraglio potrebbe arrivare da La7 Gaia Tortora, grande amica di Matteo, sempre che riesca a vincere la concorrenza della rampante quanto brillante Sarah Varetto, forte dei risultati ottenuti a Sky Tg24.
simona ercolani fabrizio rondolino
L' unica variazione può riguardare Rai News dove la presidente Monica Maggioni, da ex direttore, potrebbe piazzare la fedelissima Caterina Doglio.
Il valzer delle nomine riguarderà anche le altre direzioni, sia editoriali che gestionali. Già sono arrivati l'ex Mtv Gian Paolo Tagliavia al web, Cinzia Squadrone al marketing, l' ex Mtv Guido Rossi nello staff del dg.
2. FRECCERO: GLI ULTRAS RENZIANI VOLEVANO UN PRETESTO PER LA POLTRONA DI RAIUNO
Jacopo Iacoboni per “la Stampa”
freccero RENZI CON ANTONIO CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA
«La verità è che questo incidente ha creato l'occasione per scoperchiare ciò che covava sotto la polvere in Rai: una grossa guerra di potere per posti e poltrone, e un bivio per Campo Dall'Orto: vuole essere un direttore generale modernizzatore, che adegua la Rai alla complessità mediologica della contemporaneità, o è solo un poveretto che lottizzerà, perché è giovane, vuole fare carriera e deve tenersi buoni gli ultras renziani come Anzaldi e compagnia?» Se volete una lettura senza infingimenti di ciò che sta dietro lo scandalo di Capodanno sulla Rai dovete rivolgervi a Carlo Freccero.
Cos' è successo davvero in questa storia? Cosa c' è dietro questa sollevazione così estesa per due pur indiscutibili errori aziendali?
«La riforma Renzi è ambigua: da un lato dà tutto il potere al super amministratore, e lo toglie alla politica, che ha solo il potere di nominare questo dg. Ma dall' altro, questo amministratore ha a che fare con un partito unico, e se si fa condizionare, la politica è ancora più forte di prima».
Questo come c' entra col caso di una trasmissione sciatta, che sbaglia l' ora di capodanno, e fa uscire messaggi volgari e bestemmie?
«Glielo spiego volentieri. Premesso che già pubblicare gli sms è una stupidata, un' idea vecchia; ci si vuole dare un tono di contemporaneità ma Raiuno non è contemporanea, queste trasmissioni non le guarda nessuno, sono uno sfondo, sono il caminetto acceso, e poi i messaggi sono per loro natura un détournement , il pubblico gioca, manda sms pieni di provocazioni, di assurdità, c' è chi inneggia alla jihad, chi manda messaggi alla camorra, chi insulta la fidanzata...
selfie giancarlo leone
Ecco, premesso questo, questa piccola storia viene poi usata dagli ultras renziani per tentare di mettere le mani sulla poltrona più ghiotta, quella di direttore di Raiuno, di Leone. I motori in Rai si stanno scaldando, c' è chi teme un Campo Dall' Orto troppo indipendente e non lo vuole, e allora si fa sentire. Per esempio gli Anzaldi, che è il Gasparri del Pd, o i Guelfo Guelfi, che colgono la palla al balzo per allungare le loro mani; tra l' altro lo stesso Renzi frena e prende le distanze da loro, attenzione».
E la Curia in tutto questo come c' entra? Davvero la loro protesta si deve alla bestemmia o c' è qualcosa di più prosaico?
«Capito il disegno degli ultras renziani - cominciare col prendersi Raiuno - ecco che spuntano i cattolici, le gerarchie o i cattolici nel cda, a ricordarci che da cinquant' anni "Raiuno è nostra"».
Campo Dall' Orto secondo lei doveva comportarsi in maniera diversa? I vertici Rai dovevano scusarsi prima?
«Campo Dall' Orto vive un conflitto. Dopo i grandi proclami modernizzatori si è accorto che in Rai vive in un inferno, e si è assestato su una posizione d' attesa, perché deve chiarire lui per primo cosa fare. Se vuole essere un innovatore, di area culturalmente renziana ma indipendente, io lo aiuterò. Altrimenti sarà l' ennesimo poveretto in balia degli ultras di una fazione».
maggioni campo dall orto giancarlo leone sugli sci RENZI CAMPO DALLORTO