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    FREE BRITNEY - LA POPSTAR PERDE LA CAUSA E RESTA SOTTO LA TUTELA DEL PADRE-PADRONE CHE DA 12 ANNI CONTROLLA VITA E CARRIERA (NONCHÉ LE FINANZE) DELLA POPSTAR. LO HA DECISO IERI IL TRIBUNALE DI LOS ANGELES - MA LA CANTANTE MINACCIA DI NON TORNARE A ESIBIRSI SUL PALCO FINCHÉ SUO PADRE È RESPONSABILE DELLA SUA CARRIERA - LA TUTELA DELL'ICONA POP È INIZIATA NEL 2008, DOPO UN GRAVE CROLLO NERVOSO...


     
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    LAURA ZANGARINI per il Corriere della Sera

     

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    Britney Spears resta sotto la tutela di James Spears, il padre-padrone che da dodici anni controlla vita e carriera (nonché finanze) della popstar. Lo ha deciso ieri il tribunale di Los Angeles, anche se la giudice che ha esaminato il caso, Brenda Penn, non ha escluso di prendere in considerazione future richieste di sospensione di James Spears dal ruolo di tutore presentate dal legale della cantante, Samuel D. Ingham III. «La mia cliente mi ha informato che ha paura di suo padre - ha tuonato Ingham davanti alla corte -. Non tornerà a esibirsi sul palco finché suo padre è responsabile della sua carriera».

     

    Padre e figlia non si sono risparmiati nulla. Nei documenti depositati il 3 novembre in tribunale, Ingham ha sostenuto che Britney subirà «perdite e danni» se al padre-padrone sarà permesso di mantenere la sua posizione.

     

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    L'avvocato di James, Vivian Lee Thoreen, ha controbattuto sostenendo che il papà ha salvato la figlia dai debiti, riportando il suo patrimonio netto a circa 60 milioni di dollari (51 milioni di euro): «Non credo che ci sia uno straccio di prova a sostegno della sospensione del mio cliente» ha dichiarato Thoreen alla giudice. Gli avvocati delle parti in causa, insieme ai genitori di Britney Spears, hanno preso parte all'udienza tramite telefono e videoconferenza. Assente invece la cantante, lontana dal palco dall'inizio del 2019.

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    La tutela dell'icona pop è iniziata nel 2008, dopo un grave crollo nervoso (le sue foto con la testa rasata avevano fatto allora il giro del mondo): è stato allora che suo padre ha assunto il ruolo di tutore legale del patrimonio e della carriera della figlia.

     

    Un ruolo che gli dà la facoltà di disporre delle trattative sugli affari di Britney, di vendere le sue proprietà e di decidere chi può frequentare o meno, e per il quale si è messo in tasca circa 130 mila dollari all'anno (oltre 110 mila euro). Quest' ultima battaglia legale arriva nel mezzo della campagna #FreeBritney, il movimento dei fan della cantante per liberarla dalla tutela legale del genitore, descritto come «avido e padrone».

     

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