Alessandra Iannello per “il Messaggero”
LA FOTO DELLA FINTA TESTA MOZZATA IN UN FRIGORIFERO
Al ritorno dalle vacanze i pericoli per la salute si nascondono nel frigorifero e nella dispensa. Un semplice calo della tensione elettrica, il grande caldo e il tempo possono aver lasciato strascichi dannosi sui cibi. Per un ritorno a casa sicuro Coldiretti ha stilato un manuale di sopravvivenza con l'obiettivo di aiutare a fare le verifiche necessarie a garantire l'integrità dei cibi che si portano a tavola, a partire dal controllo delle date riportate sulle confezioni.
È da ricordare che c'è una notevole differenza tra le diciture da consumarsi preferibilmente entro e da consumarsi entro. La prima indica la data entro la quale il prodotto conserva la sue caratteristiche specifiche quali fragranza, friabilità, sapore, sapidità, colore e così via, se vengono rispettate le istruzioni di conservazione. Consumare un alimento oltre la data indicata non è pericoloso per la salute in quanto si tratta solo di una variazione organolettica.
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LE UOVA
La data di scadenza, invece, indica il termine oltre il quale il prodotto potrebbe alterarsi e diventare pericoloso per la salute di chi lo consuma. Questa viene impiegata per alimenti altamente deperibili quali il latte, i formaggi freschi, la carne, il pesce o le uova. Una volta eliminati i prodotti scaduti, vanno controllati quelli ancora buoni ma che sono rimasti in frigorifero o in freezer per un lungo periodo.
Come primo passo bisogna assicurarsi che durante la nostra assenza non ci siano state interruzioni dell'energia elettrica che hanno portato a un blocco della refrigerazione. L'indizio principale è la formazione di una patina di cristalli di ghiaccio sulla superficie dei cibi. Evitare di cucinare e consumare i prodotti.
Passando al frigorifero, vanno eliminate tutte le confezioni già aperte, anche se non ancora scadute, di latte, succhi di frutta e conserve e anche quelle di sottoli, tonno o sgombro se il livello dell'olio non copre la superficie del prodotto. Da buttare anche le confezioni di yogurt che presentano rigonfiamenti (indicatori di una fermentazione anomala) o i salumi affettati con una colorazione anomala dovuta all'ossidazione.
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I FUNGHI
La frutta e la verdura devono essere pulite eliminando i pezzi avariati poiché faranno marcire anche gli altri, mentre nei legumi già sgusciati potrebbero nascondersi insetti.
Inoltre, come riportato dalle linee guida per una sana alimentazione messa a punto dal Consiglio europeo per l'informazione sugli alimenti, ci sono cibi cotti che se conservati in frigo e successivamente riscaldati possono diventare nocivi per la salute.
Fra questi pollo, uova, riso e alcuni tipi di verdure come spinaci, sedano, barbabietole, lattuga ma anche funghi e patate. Una volta selezionati i prodotti ancora buoni, bisogna svuotare il frigorifero per dargli una pulita. Infatti al suo interno si trovano germi e funghi tossici per la salute che possono causare problemi intestinali ma anche infezioni cutanee. Avanzi di cibo, verdure e altri prodotti possono portare alla formazione di colonie di batteri quali l'escherichia coli, la salmonella o la listeria. Quindi, dopo un periodo di assenza è bene ripassare con un prodotto specifico miscelato con acqua calda saponata, ripiani e cassetti senza dimenticare filtro, guarnizioni e maniglie.
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LE BRICIOLE
Anche il portapane va controllato perché il permanere di residui o briciole può favorire le formiche o gli scarafaggi che spesso si annidano anche nella spazzatura se non è stata eliminata prima delle vacanze. Per stroncare l'invasione degli insetti ed evitare che si ripresenti sui prodotti freschi occorre sanitizzare la dispensa. Poi passare a una pulizia di fondo, con particolare attenzione agli angoli dove si annidano uova o larve, impiegando un detersivo disinfettante o una soluzione di aceto bianco e acqua calda.
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