Carrie Weisman per “AlterNet”

bro job fenomeno in crescita

A questo punto il sesso lesbo è praticamente “vaniglia”. Quando si tratta di due uomini etero che hanno rapporti intimi ci irrigidiamo eppure è un tipo di sesso praticato da più gente di quanto pensiamo. Si chiamia “bro job”, ed è un fenomeno in crescita, dall’Arabia Saudita all’America Latina, in diverse culture.

Lo conferma la sessuologa Susan Block:«Stiamo scoprendo ora la naturale fluidità degli uomini ma è sempre esistita. Viene nascosta per non essere puniti dalla società». Siamo veloci ad assegnare l’etichetta di “bisessuale” a chi prova eccitazione non dettata dal genere al quale appartiene. L’orientamento sessuale va oltre le attività sessuali in cui siamo impegnati.

Omosessualita in natura

Gli atti sessuali fra uomini non sono sintomi di di identità gay repressa ma un esempio della natura fluida della sessualità umana. Si possono avere contatti omosessuali in modi eterosessuali. Perché? Perché danno divertimento e non costringono ad impegnarsi in una relazione come con una donna. Tra due uomini etero si crea eccome connessione e intimità, ma senza necessità di un legame.

Molti vogliono provare la sottomissione o la dominazione con una donna, e fare l’opposto con l’uomo. La differenza dei ruoli la fa il genere. Gli uomini possono desiderare un pene, per curiosità, per vedere qualcuno che gli somigli. C’è poi la masturbazione reciproca e il semplice fatto che gli uomini manifestano la loro eccitazione in modi più espliciti rispetto alle donne: è un qualcosa che può arrapare e addirittura dare sollievo.

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Il “bro job” non è un fenomeno recente ma sta uscendo allo scoperto. Il problema è solo riuscirne a parlare più apertamente. Non è un atto innaturale, basta guardare ai nostri cugini Bonobo, che spesso si dedicano al “penis fencing,” lo strofinamento reciproco del pene. Le scimmie smettono di scannarsi quando si masturbano a vicenda.