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    FRONDA SU FRONDA: IL TRIO GIORGETTI-ZAIA-FONTANA PREPARA IL RIBALTONE NEL CARROCCIO CONTRO SALVINI - QUELLA PARTE DELLA LEGA CHE NON TOLLERA’ PIU’ L'ALLEANZA CON IL M5S, HA RIALLACCIATO IL FILO DEL DIALOGO CON BERLUSCONI - NEL NORD LA BASE E' IN FIBRILLAZIONE: SALVINI RISCHIA DI ESSERE UN "CAPITANO" SENZA ESERCITO...


     
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    Da il24.it

     

    I timori di Salvini

    matteo salvini giancarlo giorgetti matteo salvini giancarlo giorgetti

    Matteo Salvini teme un altro ribaltone. Che sta prendendo forma, non nelle stanze romane di Montecitorio e Palazzo Madama, nel profondo Nord. E’ un ribaltone casalingo. Tutto interno al Carroccio che avrebbe come regista non Silvio Berlusconi ma il fedelissimo Giancarlo Giorgetti: l’uomo ombra del Capitano, piazzato a guardia del premier grillino Giuseppe Conte.

     

    Il Nord

    Nel nord la base leghista, fatta di piccoli e grandi imprenditori, professionisti e una vasta platea di amministratori, è in fibrillazione.  L’asse portante della Lega, quello su cui il Capitano ha costruito la sua leadership, è pronta ribellarsi.

    salvini giorgetti salvini giorgetti

     

    La fronda

    Nella fronda interna, contro Matteo Salvini, ci sono i governatori di Veneto e Lombardia, Luca Zaia e Attilio Fontana. E poi assessori regionali, consiglieri e amministratori.

    VIGNETTA BENNY - LUCA ZAIA VIGNETTA BENNY - LUCA ZAIA

     

    No al patto con il M5S

    Tutti non tollerano più l’alleanza con il M5S. Nel settentrione, il consenso leghista rischia di erodersi. Giorgetti è diventato l’interlocutore di quel mondo leghista. L’unico punto di riferimento sui cui si scaricano paure e richieste. Quella parte della Lega ha allacciato il filo del dialogo con Silvio Berlusconi.

     

    La tensione

    Il nervosismo del ministro dell’Interno è frutto di una timida sintonia tra gli ambienti di Forza Italia e il mondo leghista. Salvini è obbligato a dare risposte al Nord. L’autonomia è un primo tentativo di ricucire il rapporto con il nord leghista. Ma dietro l’angolo si nasconde la trappola: l’insidia di un ribaltone interno guidato dal trio Zaia, Giorgetti-Fontana.

    zaia zaia

     

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    Il gruppo romano

    A Roma, il ministro ha portato tutti i fedelissimi: deputati e senatori (alla prima esperienza) pronti a dare la vita per il Capitano. Ma non basta. Non è sufficiente. Salvini rischia di essere un capitano senza un esercito. Orfano dell’esercito del Nord.

    salvini giorgetti salvini giorgetti attilio fontana con la figlia attilio fontana con la figlia attilio fontana attilio fontana salvini giorgetti salvini giorgetti

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