1 - INCHIESTA TANGENTI IN LIGURIA LA PROCURA SENTIRÀ APONTE GIALLO SULL'INCONTRO CON BUCCI
Estratto dell’articolo di Matteo Indice e Tommaso Fregatti per “La Stampa”
GIANLUIGI APONTE GIOVANNI TOTI
Dopo l'interrogatorio di garanzia di Aldo Spinelli, che ha chiamato in causa il patròn di Msc Gianluigi Aponte indicandolo come la persona che «ha sistemato le cose» in Autorità portuale, la Procura sta pensando di ascoltarlo come testimone.
L'armatore, non indagato, potrebbe quindi essere sentito nel filone sulle sospette tangenti pagate da Spinelli al governatore ligure Giovanni Toti per ottenere il rinnovo trentennale della concessione t sul Terminal Rinfuse, poi effettivamente deliberata dall'Authority in favore della società composta da Gruppo Spinelli (55%) e Msc (45%).
PAGO - ALDO SPINELLI MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
E tra gli elementi sui quali gli inquirenti potrebbero chiedergli qualche delucidazione vi è sicuramente un misterioso incontro tra lo stesso Aponte, il sindaco di Genova Marco Bucci e l'ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini, che in base alle carte dell'inchiesta sarebbe avvenuto nel novembre 2022 a casa di Alfonso Lavarello, manager e attuale presidente dell'aeroporto Cristoforo Colombo. Il summit aveva al centro i futuri scenari portuali genovesi, compreso il destino del Terminal Rinfuse post-rinnovo concessione.
Bucci nei giorni scorsi aveva implicitamente negato la circostanza, dichiarando in più interviste d'aver «sentito telefonicamente solo sette o otto volte Aponte e soltanto per gli auguri di Natale» e aggiungendo di «non aver nulla a che fare con il terminal Rinfuse».
Gianluigi Aponte, Paolo Signorini e Alfonso Lavarello
Gli atti dell'indagine raccontano altro e riportano a oltre un anno e mezzo fa, quando tra Bucci e Aponte - almeno basandosi su ciò che descrivono le intercettazioni - sembra avvenire un incontro de visu e non per scambiarsi gli auguri. Ne dà notizia lo stesso primo cittadino qualche giorno dopo al presidente della Regione Toti (il cui cellulare è intercettato) che non ha potuto presenziare trovandosi fuori Genova.
Spiega Bucci nella telefonata al governatore: «Lavarello mi chiama e mi dice: "Ma ci siete voi qui in città?". Gli dico che io e Signorini ci siamo e allora siamo andati a trovare Aponte, all'una...». Toti si complimenta e poi chiede dettagli: «Avete fatto bene! Dove li avete visti?». La risposta: «A casa di Lavarello».
Aldo Spinelli
Il sindaco accenna al tema dell'incontro: «Era Spinelli», e Toti commenta: «Be', ovviamente». Bucci aggiunge: «E comunque Aponte ha suggerito una soluzione e noi vediamo di portarla avanti». Toti: «Che dice lui?». Bucci: «La soluzione è questa qui: il futuro... cosa facciamo per cinque anni quando c'è la diga e quando c'è tutto tombato. Vediamo, tracciamo una riga su come ci dividiamo le cose tra cinque anni... e su questa riga dobbiamo trovare l'accordo per forza... poi parlatene (intende come se fosse stato Aponte a dirlo, ndr) con Toti, con Rixi o con Salvini, parlatene con la Meloni. Ha fatto la riga e alla fine dobbiamo soffermarci su quella riga lì, perché dobbiamo mettere le basi per quello che sarà tra cinque anni tutto il porto». Bucci ha le idee chiare: «E allora dobbiamo forzarli a trovare un accordo (intende Spinelli e Aponte ndr)».
Piacenza, Bucci, Aponte, Rixi, Pellicciari, Toti e Lavarello
Toti rilancia. «C'è un problema sulla divisione. Spinelli dice: datemi il Carbonile e poi troveremo l'accordo, Aponte dice prima l'accordo e poi il Carbonile... che poi bisogna capire perché non riescono a trovare un c... di accordo sulla spartizione delle Rinfuse... perché poi di quello si tratta». Bucci: «Eh sì». Toti pianifica allora un nuovo abboccamento: «Ho detto ora di organizzare un incontro a pranzo anche con Spinelli dove andiamo io e te e... poi andiamo a riparlare da Aponte».
Il Secolo XIX ha contattato Bucci chiedendogli se volesse commentare le discrasie fra le intercettazioni e le dichiarazioni pubbliche, ma al momento non è stato possibile ottenere risposta.
Nessuna presa di posizione al momento dai vertici Msc e da Lavarello.
2 - GENOVA, L’INDAGINE CON IL SUPER PC USATO NEL PROCESSO SUL MORANDI
Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto e Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”
giovanni toti 1
Nell’indagine genovese sul sistema Toti entra in scena il cervellone tecnologico. Lo stesso già usato per processare i dati del procedimento riguardante il disastro del ponte Morandi. Lo chiamano «la Bestia» perché è in grado di processare una mole imponente di documenti (60 terabyte), come quelli raccolti dalla Guardia di Finanza che sta lavorando sul campo. Il programma, Nuiv Investigator, costato circa due milioni di euro, permette di indicizzare e collegare in tempo reale un numero sterminato di documenti e di incrociare i dati contenuti nei telefonini, nelle carte di credito e nei conti bancari con quelli dei computer.
gianluigi aponte
Ieri è stata fatta la copia forense dei dispositivi in uso al governatore Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari per corruzione, e ad altri indagati. L’attesa è ora per i prossimi testimoni. Fra questi ce n’è uno eccellente che la Procura vuole sentire: Gianluigi Aponte, fondatore di Msc, oggi la più grande compagnia di navigazione al mondo. Aponte è socio al 45% di Aldo Spinelli nella società che gestisce il terminal Rinfuse […]
Quando non sapeva più a chi rivolgersi per risolvere il problema della proroga della concessione, Spinelli aveva bussato alla porta del potente socio. I differenti ruoli dei due nella vicenda hanno portato i magistrati ad accusare Spinelli di aver corrotto il governatore, mentre Aponte figura come testimone.
gianluigi aponte
I pm hanno considerato rilevante un’intercettazione del 23 novembre 2021, dieci giorni prima del rinnovo. Spinelli è furioso perché la proroga non arriva e chiama Aponte: «Io lotto da solo! Lei non m’aiuta ma io... lotto in tutte le maniere perché se non passano i trent’anni guardi che ci andiamo in tribunale. Perché è impossibile che ci sia questo Carozzi che vota contro... veda di parlare lei col sindaco, perché è l’uomo del sindaco».
E IO PAGO - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Aponte, sempre di poche parole: «Mmmm altrimenti loro i 10 anni ce li darebbero». «Eh ma noi i 10 anni non li accettiamo dottore... abbiamo investito soldi nostri e mi danno 10 anni, ma stiamo scherzando?». […]
GIOVANNI TOTI SULLO YACHT LEILA DI ALDO SPINELLI