• Dagospia

    “FUCK THE EUROPEAN UNION” - MERKEL FURIOSA PER LE PAROLE DELLA DIPLOMATICA AMERICANA. CHE NON RILASCIA DICHIARAZIONI, MA SCHERZA SULL’ “OTTIMA QUALITÀ AUDIO DI YOUTUBE”


     
    Guarda la fotogallery

    Federico Rampini per "la Repubblica"

    Victoria Nuland State DepartmentVictoria Nuland State Department

    "Nulandgate", lo ha già battezzato il Washington Post. Per una super-diplomatica come Victoria Nuland, la 53enne braccio destro di John Kerry e anche la moglie del celebre esperto di geopolitica Robert Kagan, è un exploit fare tanti danni con una parolaccia sola. Quel suo «l'Europa si fotta», pronunciato in una telefonata riservata (aha!) con l'ambasciatore americano in Ucraina e ritrasmesso dai russi su YouTube, è un autogol multiplo.

    Assistant Secretary Victoria Nuland Meeting with Georgian Defense Ministry leadershipAssistant Secretary Victoria Nuland Meeting with Georgian Defense Ministry leadership

    Vladimir Putin fa l'indignato, denuncia «rozze interferenze americane in Ucraina», in realtà gongola per aver creato uno scandaletto anti-Usa proprio mentre i Giochi di Sochi concentrano su di lui tante critiche. Angela Merkel reagisce stizzita per l'insolenza rivolta all'Unione europea, e i rapporti Germania- Usa soffrono per l'ennesimo sgarbo. Le occasioni di rivalsa non mancheranno: fra i tanti dossier bilaterali incagliati c'è il famoso trattato di libero scambio atlantico, poi la Google tax, e altre possibilità di ripicche.

    La vicenda sarebbe più comica che tragica, se sullo sfondo non ci fosse una posta in gioco seria: il destino dell'Ucraina, 45 milioni di abitanti in bilico fra Occidente e Russia. E la sensazione, sempre più forte a Washington, che Putin stia preparando il terreno per un intervento pesante, forse perfino militare. È la tesi del New York Times che cita i discorsi recenti dei consiglieri di Putin come tentativi di dimostrare che «la Russia ha un diritto legale di intervenire». Il primo argomento sono proprio le interferenze americane che Putin denuncia da tempo.

    YANUKOVICH NULANDYANUKOVICH NULAND

    La stessa telefonata di Victoria Nuland su YouTube è apparsa con un titolo russo che significa "Marionette di Maidan". La piazza di Kiev dove si sono svolte le massicce proteste popolari contro il presidente filo-russo Viktor Yanukovich si chiama appunto Maidan, la tesi russa è che i manifestanti siano burattini manovrati dall'America. Come ha fatto la Nuland a prestare il fianco all'offensiva? Nessuno trova una spiegazione per la leggerezza, l'ingenuità di una diplomatica di lungo corso, nell'era che il blog Politico. com battezza come "L'Età di Snowden".

    UNA DELLE FEMEN CONTESTA PUTIN ANGELA MERKEL SBIGOTTITAUNA DELLE FEMEN CONTESTA PUTIN ANGELA MERKEL SBIGOTTITA

    E ancora prima di Edward Snowden c'era stato WikiLeaks a colpire la diplomazia americana con una vasta mole di fughe di notizie. La Nuland ha una lunga carriera nel Foreign Service che risale all'Amministrazione Clinton. Ha avuto incarichi di altissima responsabilità, tra cui ambasciatrice Usa alla Nato. È stata scottata in precedenza da un altro scandalo, quello relativo all'attacco di Al Qaeda contro la sede diplomatica Usa a Bengasi dove persero la vita l'ambasciatore e tre funzionari l'11 settembre 2012.

    MEETING DI HANNOVER MERKEL E PUTINMEETING DI HANNOVER MERKEL E PUTIN

    Eppure ha parlato al telefono con l'ambasciatore a Kiev come se esistessero ancora le linee telecom "sicure", senza soppesare le proprie parole. Quasi ignorando che oltre alla Nsa esiste un'intelligence russa, e Putin sapeva fare spionaggio molto prima di dare l'asilo politico a Snowden. Ieri la Nuland ha offerto le sue scuse «privatamente», all'Unione europea, mentre in pubblico si è rifiutata di fare dichiarazioni. Si è limitata a ironizzare sulla «buona qualità dell'audio su YouTube».

    In quella conversazione captata tra lei e l'ambasciatore Geoffrey Pyatt, i due discutevano le ipotesi di rimpasto che portino al governo alcuni leader dell'opposizione filo-occidentali. L'insolenza le è uscita di bocca a commento della lentezza e inefficacia dell'Unione europea per contrastare le pressioni di Putin in Ucraina. Ironia della sorte: prima di quel «si fotta » americano, le critiche verso l'azione Ue erano molto accese anche nel dibattito politico europeo.

    MOLOTOV E PROTESTE A KIEV IN UCRAINAMOLOTOV E PROTESTE A KIEV IN UCRAINA

    La gaffe della Nuland ha ricompattato gli europei? Di certo ha parlato chiaro la Merkel, attraverso la sua portavoce: «La cancelliera trova quelle espressioni totalmente inaccettabili e vuole sottolineare che Catherine Ashton (responsabile Ue della politica estera, ndr) sta facendo un lavoro eccellente». Falso, ma non importa. In una crisi che assomiglia sempre di più a un capitolo della guerra fredda degli anni Sessanta, con la Russia nei panni dell'Urss e Putin che manovra per consolidare la sua presa su alcuni vicini, la rissa Usa-Ue è di nuovo in primo piano.

    MOLOTOV E PROTESTE A KIEV IN UCRAINAMOLOTOV E PROTESTE A KIEV IN UCRAINA

    Non è un caso che sia stata la Merkel a reagire: in Germania ancora scotta l'affaire dello spionaggio sul telefonino della cancelliera, a cui si sono aggiunte altre rivelazioni recenti sulle intercettazioni Usa ai danni del precedente cancelliere, il socialdemocratico Gerhard Schroeder. Sì, quello che oggi è a libro paga di Putin nel consiglio d'amministrazione Gazprom.

    PROTESTE DI PIAZZA IN UCRAINAPROTESTE DI PIAZZA IN UCRAINA

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport