MASSIMILIANO Fuksas
(ANSA) - "Lo troveranno prima o poi, ma dove non lo stanno cercando, il sindaco giusto per Roma", che però "non dovrà assomigliare" a Raggi, Marino o Alemanno: "il sindaco di Roma deve essere un city manager". Così, in una intervista a Repubblica, l'architetto Massimiliano Fuksas. Sassoli e Calenda sono "bravissime persone, ma la politica è estenuata e non credo possa offrire a Roma le sorprese di cui ha bisogno. Ce ne vorrebbe uno che avesse l'intelligenza di Petroselli, il coraggio di Rutelli e la pazienza di Veltroni. E ancora così non basterebbe. Ci vuole qualcosa di più, di inaspettato e di imprevedibile", un "urbanista visionario" ma "anche un uomo d'industria, che creda nella vocazione industriale di Roma".
Virginia Raggi
"Roma - dice ancora - non è la città dei 120 mila abitanti del Centro storico. Ci sono a Roma 3,5 milioni di city users. La città deve funzionare e il sindaco, che non li può conoscere uno per uno, deve però essere il loro manager, il loro architetto e il 'farmer' della nuova frontiera dell'agricoltura". Deve essere romano? «No. Non lo erano gli imperatori, i grandi papi, Vittorio Emanuele II e Mussolini che, cercando la Roma imperiale, fece l'orrore di sventrare i Fori e via della Conciliazione. E non lo era Nathan". Un sindaco "deve amare Roma e non disprezzarla, e la deve riportare al centro del mondo". Si candiderà? "Non ci penso nemmeno",risponde, ma si dice pronto a "lavorare gratis" per un simile city manager.
gianni alemanno walter veltroni francesco rutelli foto di bacco IGNAZIO MARINO