Albertina Grey per Dagospia
gwyneth paltrow
Un’immagine è una fotografia che ce l’ha fatta. Non a caso possedere un’immagine significa sostanziare il successo. Ora l’immagine però è anche qualcosa che parla di noi. Non ha a che fare necessariamente con la bellezza, ma suscita emozioni. In questi giorni sono in ansia per la mia amica Georgina Chapman, attrice mediocre ma discreta fashion designer, sposa da dieci anni del produttore Harvey Weinstein, madre dei loro figli India e Dashiell.
Non vorrei fare la snob, ma guardando l’immagine di Harvey, qualsiasi donna di vago buonsenso non può che pensare: un grasso vecchio porco. Se in uno dei suoi film ci fosse bisogno di interpretare il ruolo di un guardone libidinoso perennemente eccitato con lo sguardo a infrarossi, la risposta sarebbe: citofonare Harvey; che l’Oscar è già in tasca.
harvey weinstein e rose mcgowan
Non mi stupisce che sia stato accusato di crimini sessuali e molestie. E che pare abbia una carriera da vizioso cresciuta in trent’anni proporzionalmente al suo panzone da orco. Mi schifa invece che Hilary Clinton e quell’oca selvaggia rifatta al computer di sua figlia Chelsea, facciano le affrante stupite, dopo aver goduto per anni dei favori hollywoodiani di Harvey.
mech hilary3
Il quale non sarà mai stato tanto pazzo da palpeggiare anche le loro natiche. Però in realtà, ripensandoci, essendo lui un mister bourbon, capace di trangugiare una bottiglia da solo, non posso escludere che ci abbia provato anche con le Clinton.
In questi giorni ho bazzicato il BFI London Film Festival e i suoi party. Preparatevi alla glorificazione di Robert Pattinson che, poveretto finalmente, sta diventando un attore alla DiCaprio. Il suo personaggio in ‘’Good Time’’ è strepitoso. Poi ho incrociato la coppia di amiche più assurda del mondo, ovvero Mary J. Blige e Carey Mulligan, al soporifero party della Royal Bank of Canada Gala. C’era l’anteprima europea di ‘’Mudbound’’: bel film.
chelsea clinton si diploma a stanford
Tutto intorno invece si parlava solo di come Amal Clooney compri abiti con gusto sublime da William Vintage a Marylebone qui a Londra e di come sia tornata perfettamente in forma dopo la nascita dei figli. Poi c’era la fazione degli adoratori di Taylor Swift che oramai è la vera gnocca spaziale della musica planetaria dopo il video ‘’Look What You Made Me Do’’. Con quella poveraccia di Rita Ora che tenta di imitarla sulla strada disperata del sex symbol elegante con scarsissimi risultati.
kate middleton polonia
E infine il gruppetto dei monarchici incalliti. Sì, Kate Middleton aspetta il terzo figlio. Sta conciata uno schifo perché la duchessa di Cambridge e le gravidanze sono due cose che non vanno d’accordo. Però le mie spie di palazzo mi raccontano che circola insistentemente la voce di una bambina in arrivo. Anche perché pare che la regina sia su di giri all’idea che possa chiamarsi Elizabeth. Dimenticavo: nel giro berlusconiano di Londra si dice che Barbara B., incinta del quarto figlio, aspetti una bimba.
Invece, segnatevi il nome di Charlotte Moss, England Rose, sister di Kate Moss. È lei la nuova Madonnina infilzata dal fashion system. Ha 19 anni, uno sguardo criptico e carismatico, splendida ragazza, classe da vendere. E sarà certamente venduta: a caro prezzo dalla sua agenzia.
alessia marcuzzi
Alla sfilata pop punk di Pam Hoog, dove si esibiva in passerella Alice Dellal, ho incontrato gente della moda italiana che si lagnava come solo le milanesi sanno fare. Lo stato dei magazine femminili italiani è scadente. Se una francese dovesse prendere in mano ‘’Marie Claire Italia’’ potrebbe avere un coccolone.
La più bella l’ha combinata un settimanale la cui direttora fa pure la snob che porta a pisciare il cane nel quadrilatero della moda milanese. La signora manda in edicola un giornale che cambia le consonanti così Kean Etro diventa Jean, come chiamare Giorgio Armani, Giacomo oppure Riccardo Cavalli o Donata Versace.
Però quando c’è da raccattare pubblicità le due pagine di Etro sono benedette.
alessia marcuzzi
Poi c’è Trilly, la Tinker Bell delle direttore è una che finge di fare la lady attualità ma in vero sbava per abiti e borsette. Nel magazine più vanitoso d’Italia serpeggia il malumore per l’ultimo romanzo dell’ex giornalista che ha incluso personaggi della redazione nel suo perfido racconto. Trovando un modo maldestro per rifarsi sul direttore che lo ha allontanato e su quelli che detestava di più. Sfogliando il tomo l’attuale direttora si fa risate a crepapelle.
alessia marcuzzi.
Ora vi lascio perché devo correre a prendere un volo per Miami. Ma prima tre dei miei perfidi indovinelli. Chi è quel manager il cui cuore fa tic tac per Alessia Marcuzzi? Chi è quella ex favorita di Fabrizio Del Noce, che tenta drammaticamente di rifarsi una credibilità? Ma il passato torna a bussare con forza. Chi è quel manager potente della tv che non riesce a rimpiazzare la moglie perché entrambi sono incapaci di chiedere semplicemente scusa?