ecovative utilizza gli scarti dei funghi per creare materiali da costruzione 3
Giacomo Talignani per “il Venerdì di Repubblica – Speciale Green”
Una seconda opportunità in nome dell'ambiente e dell'economia circolare. Sempre più materiali, perfino organismi naturali come i funghi o le squame di pesce, o perfino quelli restituiti dal mare, come le reti da pesca o le vecchie scarpe che non usiamo più, oggi possono essere recuperati, riciclati e trasformati in nuovi oggetti. Ecco una breve carrellata fra quelli più impensabili che, dall'Italia all'estero, stanno trovando una seconda vita.
la torre hy fi 2
FUNGHI
I funghi e i loro scarti negli ultimi anni sono al centro di molte ricerche e anche applicazioni. Mescolando il micelio (il corpo vegetativo) con scarti dell'agricoltura, come mais e paglia, sono stati realizzati per esempio mattoni da costruzione: il primo è Ecovative, materiale con cui il team The Living ha realizzato Hy-fi, le torri di 12 metri davanti al Moma di New York e anche piccole case trasportabili (con parti in legno). Nel 2019 è nato Fungar, un progetto coordinato dall'Università di Bristol e finanziato con oltre due milioni di euro dall'Unione Europea. In Italia da anni opera la società Mogu, che con il micelio realizza pannelli fonoassorbenti oppure piastrelle.
SCARPE DA GINNASTICA
esosport 1
Anche le scarpe da ginnastica ormai possono essere riciclate. Ogni anno si sfiorano i 25 miliardi di scarpe prodotte nel mondo che però spesso, una volta usate, finiscono tra discariche e inceneritori. Nuovi progetti, sposati anche da grandi marchi come Nike e Adidas, permettono di recuperare le parti plastiche (come il Pvc) che compongono quasi il 40 per cento della scarpa, così come i tessuti sintetici e in cotone.
maglia adidas fatta con plastica riciclata
Attraverso un trattamento specifico, da quegli elementi si possono ottenere piste di atletica, pavimentazioni antitrauma per parchi giochi o addirittura scarponi da sci. In Italia il progetto EsoSport (www.esosport.it) tiene traccia di tutti i punti in cui è possibile lasciare per il riciclo non solo le vecchie scarpe, ma anche palline da tennis e camere d'aria di biciclette, altri materiali plastici che a loro volta possono essere riutilizzati.
pinatex 1
FOGLIE DI ANANAS
Uno dei nuovi materiali che sta trovando sempre più applicazioni in campo tessile, dalla moda ai rivestimenti di interni, è il Piñatex, ottenuto dalle fibre delle foglie della pianta dell'ananas e realizzato dall'imprenditrice spagnola Carmen Hijosa che, facendo tesoro di una esperienza passata nelle Filippine, dove esiste una tecnica impiegata fin dal XVI secolo, ha dedicato otto anni a mettere a punto un nuovo materiale naturale leggero, durevole e resistente anche all'acqua.
pinatex 2
Presentato per la prima volta al Royal College of Art di Londra, si impiega in sostituzione del cuoio per la realizzazione di borse e sta trovando sempre più applicazioni anche nel resto d'Europa. Per produrre un metro quadrato di questa simil pelle servono 500 foglie, vale a dire sedici ananas.
PNEUMATICI
ecopneus 1
Dalle squadre di calcio di serie A italiane per i loro campi d'allenamento ai campi da basket, atletica e padel sino ai parchi giochi per bambini. Un particolare processo di riciclo degli pneumatici sta aprendo sempre più porte alla gomma riciclata, come quella proposta dal consorzio italiano Ecopneus (www.ecopneus.it) che sta utilizzando il nuovo materiale in moltissime strutture dedicate allo sport, oltretutto garantendo alte prestazioni del terreno di gioco. In molti casi si tratta di una miscela di granulo di gomma colorato e resine poliuretaniche. Con materiali simili vengono anche realizzate parti di "asfalto" per le carreggiate.
squame di branzino
SQUAME DI BRANZINO
Nel tentativo di trovare materiali per l'imballaggio meno impattanti rispetto alla plastica o alle pellicole composte da polimeri, diversi enti di ricerca stanno sperimentando il riciclo e l'uso di scarti naturali. L'Università Ca' Foscari di Venezia ha ideato per esempio un sistema per usare gli scarti del pesce, come le squame dei branzini o dei cefali, per creare pellicole trasparenti per imballaggi e conservazione dei prodotti in frigo.
pellicole trasparenti per imballaggi fatte con le squame di branzino
Si stima che il 40 per cento della massa del pesce sia oggi un rifiuto speciale difficile da smaltire o destinato alla realizzazione di farine per mangimi animali ma, scommette l'ateneo veneziano, con questi scarti è invece possibile produrre collagene completamente naturale e biodegradabile. Non solo: sempre a partire dalle squame e dalla pelle dei pesci si sta studiando come estrarre nanoparticelle di carbonio che, se utilizzate sempre per le pellicole alimentari, potrebbero proteggere il cibo anche dai raggi Uv che lo deteriorano.
RETI DA PESCA
riciclo reti da pesca 2
Composte soprattutto da materiali in plastica e fibre di vario tipo, possono essere trasformate da scarto in risorsa. Questi oggetti, infatti, se abbandonati in mare, contribuiscono ogni anno alla morte di migliaia di creature marine: per questo la regione Toscana, per esempio, ha avviato un progetto pilota installando isole ecologiche nel porto di Livorno per raccogliere quelle che vengono trovate in mare da pescatori e diportisti.
reti da pesca
Alcune aziende olandesi scommettono invece sulla poliammide proveniente dalle reti che, con l'aggiunta di fibre di vetro, può diventare il punto di partenza per una perfetta tavola con cui cavalcare le onde. Mentre altre, con processi simili, in California stanno trasformando le reti in skateboard, occhiali da sole e giubbotti.
ecopneus 2 fungar 3 riciclo reti da pesca 1 la torre hy fi 1 ecovative utilizza gli scarti dei funghi per creare materiali da costruzione 4 esosport 2 fungar 1 fungar 2 pinatex 3 ecovative utilizza gli scarti dei funghi per creare materiali da costruzione 1 maglia dell inter della nike con plastica riciclata