Michela Tamburrino per “la Stampa”
Che ci faceva Milena Gabanelli a colloquio privato e lunghissimo con Luigi Di Maio? Certamente non discutevano delle nomine in Rai alle quali la giornalista non potrebbe accedere per come è stato risolto il suo contratto con l' Azienda pubblica. Sicuramente per i Cinquestelle, che addirittura l' avrebbero vista bene come Presidente della Repubblica, si è aperta la strada per una sua rinnovata collaborazione giornalistica, che sia sotto forma di consulenza o di incarico specifico su un progetto. La fase è avanzata e a breve quello che riguarderà la Gabanelli sarà reso noto.
GABANELLI
Fine dei dati certi perché in Rai regna sovrana la confusione alimentata dalle indicazioni contrastanti dei partiti. Domani in Cda è giorno di nomine con una scadenza che rende improrogabile il cambio di direzione a Raidue, visto che Carlo Freccero lascia definitivamente proprio domani. E da lì a ricaduta, il resto.
L' ad Salini è chiuso al settimo piano di viale Mazzini con i fedelissimi. Ne è uscito solo per recarsi in Vigilanza, dove è stato audito in merito al conflitto di interessi che ha coinvolto la Direzione Comunicazione accusata di avvantaggiare un ufficio stampa esterno e dell' ipotetico taglio del canone che metterebbe in seria crisi l' Azienda.
Fino a notte inoltrata si è attesa la fumata bianca che non è arrivata. Entro stamattina Salini dovrà depositare i curricula dei nuovi direttori di rete e di testata nonché coloro che andranno a ricoprire le macro direzioni. Ma per queste ultime sembra ci si riaggiorni alla prossima seduta. Va detto che il Piano industriale è stato validato dal Mise ma il Piano di informazione che è scorporato, va sottoposto al vaglio della vigilanza.
LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 5
Dunque non resta che ricordare che Stefano Coletta da Raitre dovrebbe passare a Raiuno al posto di Teresa De Santis. La quale però ha appena incassato un riconoscimento pubblico di stima da parte del premier a conclusione del Galà per l' ospedale il Bambino Gesù di Roma. A Marcello Ciannamea, il potente coordinatore editoriale dei palinsesti, e Ludovico Di Meo, già vice direttore di Raiuno, si litigano la poltrona di Carlo Freccero che lascia definitivamente la Rai. Con un organigramma così pensato non ci sarebbero più donne direttrici e non va bene.
Dunque la destinata a Raitre sarebbe Silvia Calandrelli, attuale direttrice di Rai Cultura. I Cinquestelle lottano per sistemare Franco Di Mare che potrebbe avere un interim ma anche lui guarda a Raitre se Coletta dovesse migrare altrove. Per il comparto più ghiotto, le news, torna prepotente il nome di Mario Orfeo già dg a viale Mazzini, per il Tg3 al posto di Giuseppina Paterniti che andrebbe a Rainews attualmente nelle mani di Antonio Di Bella. Quest' ultimo tornerebbe a Washington come corrispondente o, in alternativa, andrebbe al coordinamento dell' area news.
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