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    "BERLUSCONI È STATO MOLTO PIÙ DELLE “OLGETTINE”, MA SI È ROVINATO CON LE SUE MANI” – GABRIELLA CARLUCCI, SORELLA DI MILLY ED EX DEPUTATA DEL PDL, RICORDA LO SCANDALO CHE TRAVOLSE IL CAV: “LA STORIA DELLE ESCORT AVEVA FATTO IL GIRO DEL MONDO, NON ERA SOSTENIBILE” – IL PROVINO PER “PORTOBELLO CON ENZO TORTORA: “IL PIÙ GRANDE ERRORE GIUDIZIARIO DELLA STORIA ITALIANA E LUI NE MORÌ. GLI VENNE IL CANCRO PER QUESTO - E SULLA MELONI...


     
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    Estratto dell'articolo di Azzurra Primavera per www.repubblica.it

     

    gabriella carlucci foto di bacco gabriella carlucci foto di bacco

    La terza vita di Gabriella Carlucci, dopo spettacolo e politica, è il cinema: produzioni e cooperazione internazionale, in particolare con Spagna e Serbia. Mentre sua sorella Milly non smette di ballare con le stelle, Gabriella non smette di guardarle e inseguirle. La rotta poi viene da sé.

     

    Come sta, Gabriella?

    "Benissimo, sempre in movimento. Per fermarmi devono inchiodarmi, è così da quand’ero bambina. Ormai da nove anni mi occupo di produzione cinematografica, bisogna uscire dai confini, ampliare il mercato. Tutti i grandi maestri sono stati italiani, e le nostre potenzialità restano intatte: però bisogna darsi da fare […]”.

    gabriella carlucci foto di bacco gabriella carlucci foto di bacco

     

    La ricordiamo molto attiva in aula. Ad esempio, contro la pedofilia online.

    "Di sicuro non mi limitavo a pigiare il tasto durante le votazioni. Per quanto riguarda il cinema, sono orgogliosa di essermi battuta con successo per la “tax credit”, cioè la possibilità di reinvestire parte delle tasse nelle produzioni […]”.

     

    Le pesa avere minore visibilità rispetto alle sue vite precedenti?

    "Proprio per niente: tutto mi è servito per arrivare qui. Stare in Parlamento per quasi dodici anni è stato come prendere quattro lauree contemporaneamente, non si smette mai di studiare e lavorare. Mi sono sempre sentita un’esploratrice”.

     

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    Perché smise?

    "La cosa si era consumata lentamente. Nel 2011 avevo lasciato Forza Italia per l’Udc, che però diventò un partito da 1,5 per cento. Diciamo che ho capito che una certa fase del mio percorso si era conclusa, e non ho aspettato che fossero altri a farmelo notare”.

     

    Gabriella Carlucci, se le diciamo Enzo Tortora?

    "Un maestro assoluto, una grandissima persona, gentile, colta, educatissima. Avevo 21 anni quando feci il provino per Portobello, programma da 18 milioni di telespettatori a puntata. Cercavano un’inviata speciale. Andai negli studi di corso Sempione, a Milano, dove Tortora mi fece commentare a braccio un filmato in cui si vedeva la regina Elisabetta.

     

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    Partii a raffica ed Enzo disse: “Basta, non cerchiamo altre persone, è lei”. Dopo ogni servizio in giro per il mondo, mi telefonava per dirmi cosa andava bene e cosa meno. Mi insegnò la diretta, il ritmo e i tempi da tenere. La sua casa milanese era foderata di libri dal pavimento al soffitto, ordinati per argomenti: non c’era parete che non fosse una libreria”.

     

    Cosa ricorda di quella terribile vicenda giudiziaria?

    "Ero alle Tremiti per un servizio fotografico con mia sorella Milly, quando arrivò la notizia: Enzo Tortora arrestato per camorra. Impossibile! Per sei mesi si poteva parlare solo con il suo avvocato, poi i giudici capirono. Ma Enzo uscì di prigione soprattutto grazie all’impegno di Marco Pannella.

     

    Quando tornò tra noi, era un uomo distrutto: triste, smunto. Lo avevano massacrato. Il più grande errore giudiziario della storia italiana e lui ne morì, gli venne il cancro per questo. Tornai con Enzo a Portobello, ma si capiva che non era più lui”.

     

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    E se invece le diciamo Silvio Berlusconi?

    "Era il 1994, conducevo Buona Domenica e mi divertivo un mondo, facevo pure le sfide con il pubblico sul toro meccanico: c’erano le code, fuori dagli studi, per giocare con me. Quando Silvio scese in campo e presentò il suo programma elettorale, il Corriere della Sera intervistò molti personaggi che lavoravano con Berlusconi. Io dissi che mi sembrava un’ottima idea, piena di novità per l’Italia.

     

    Il giorno dopo comprai il giornale, e scoprii di essere stata l’unica, insieme a Mike Bongiorno e a Raimondo Vianello, ad esprimere un’opinione positiva. Berlusconi mi telefonò e mi propose di candidarmi: ringraziai, ma gli dissi che non me la sentivo, non pensavo di essere preparata. Però lo avrei aiutato in campagna elettorale, come in effetti fu. Mi sono occupata di cultura e spettacolo per Forza Italia fino al 2001, una gavetta bella lunga. A quel punto, Silvio mi chiese nuovamente di candidarmi, e allora accettai”.

     

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    Si diceva di Berlusconi.

    "Genio assoluto, un’intelligenza superiore. Con le tivù fece miracoli, proponendo in Italia i format americani di enorme successo e non volendo affatto copiare la Rai come invece avevano fatto altri editori, penso a Mondadori e a Rizzoli che infatti non durarono. Silvio Berlusconi ribaltò il modello, fu una rivoluzione, e quell’idea di portare le cassette negli studi delle sue emittenti in tutta Italia fu un colpo clamoroso: Mediaset trasmetteva in contemporanea in ogni parte del paese, grazie alla pubblicità e senza far pagare il canone. E poi quel telegiornale così moderno, non paludato né seduto, con i giornalisti in mezzo alla gente e dentro i fatti”.

     

    Però, certe sue umane debolezze, diciamo così…

    "Berlusconi è stato molto più delle “olgettine”, molto più di quella stagione, anche se a un certo punto si è rovinato con le sue mani: mi è dispiaciuto molto, da amica e da donna. La storia delle escort aveva fatto il giro del mondo, non era sostenibile per un personaggio che aveva guidato un governo e pensava davvero alla presidenza della Repubblica.

    gabriella carlucci enzo tortora gabriella carlucci enzo tortora

     

    Credo che il tempo sistemerà le cose, e ci permetterà di collocare Silvio Berlusconi al posto giusto, non un santo ma neppure un mostro. E non dimentichiamo quando gli mandarono l’avviso di garanzia durante il G7 di Napoli: ma si può?”

     

    Un altro nome che vorremmo farle è sua sorella Milly. Senza dimenticare la terza Carlucci, Anna.

    "Prima devo parlare dei miei genitori, che ci insegnarono l’indipendenza attraverso il lavoro e l’impegno. Ci fecero studiare, viaggiare, imparare le lingue. Ci fecero fare sport agonistico, indispensabile per crescere bene. Io ero super emotiva, ma il pattinaggio a rotelle mi ha insegnato a sconfiggere la paura”. […]

    gabriella e milly carlucci gabriella e milly carlucci

     

    È vero che da ragazze avevate una vostra scuola di pattinaggio?

    "Certo, in via Cortina d’Ampezzo, a Roma. Milly dirigeva, io e Anna eravamo le sue prime assistenti e tutto questo studiando”. […]

     

    Spettacolo e politica. Oggi, visti da fuori, come le sembrano? Cominciamo dalla politica.

    "Mi piace moltissimo Giorgia Meloni, una combattente che oscura tutto il resto. Apprezzo come si presenta in Europa, lei è la destra, quella è la sua storia, comprese le persone che la circondano e che c’erano anche prima, l’hanno sempre accompagnata. Se qualcuno non sembra all’altezza, ripenso a Berlusconi: anche a lui accadeva inevitabilmente di oscurare i collaboratori. Succede a chi ha 10 mila marce in più. Inoltre, il successo di Giorgia Meloni dev’essere un orgoglio per noi donne, perché dimostra che niente è impossibile quando si vale”.

    gabriella carlucci oliver stone gabriella carlucci oliver stone

     

    E quando accende la tivù, cosa pensa?

    "Che l’offerta è enorme e che bisogna saper scegliere, ma quello che interessa si trova. È evidente che rispetto all’epoca dei due unici canali Rai, non c’è paragone. Io amo la storia e l’arte, e non vengo delusa. Mi piace moltissimo il programma di Aldo Cazzullo su La7, forse perché sono una patita di cose storiche, in particolare dei Romani”. […]

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