franco gabrielli (2)
1. MA COME HA LAVORATO LA COMMISSIONE CHE HA INDAGATO SU MAFIA CAPITALE?
DAGOREPORT
Pronto, Angelino? Ma come hanno lavorato ‘sti benedetti membri della Commissione d’accesso su Roma Capitale? Con che criteri hanno ricostruito il sistema Buzzi-Carminati per poi chiedere, nello scorso luglio, lo scioglimento del comune di Roma?
Dopo il dagoscoop su Virginia Raggi, consigliera a Cinque Stelle citata tra i 25 «amministratori capitolini che, in varia misura e forma, hanno messo a disposizione del sodalizio i propri servizi in cambio di utilità accertate» o che hanno «intrattenuto relazioni caratterizzate da non piena linearità di condotta», è successa l’iradiddio.
Imma Battaglia
Primo: i Cinque Stelle hanno sventolato una lettera riservata in cui il prefetto Franco Gabrielli, sentendo incombere la figuraccia, li rassicura sul fatto che trattasi di un mero errore materiale, «un refuso», e che la povera Virginia Raggi con Mafia Capitale non c’entra niente. Ma niente. Ma proprio niente di niente di niente. Scusateci tanto.
imma battaglia
Secondo: un’altra ex consigliera capitolina ha scoperto di essere finita nello stesso famigerato elenco della Raggi. Ecco, a pagina 666, Battaglia Immacolata detta Imma, nata a Portici il 28 marzo 1960, consigliera di Sinistra e Libertà, identificata come «Leader del movimento LGBT in Italia. Presidente del Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” dal 1995 al 2000 è tra i fondatori di Di’ Gay project, di cui è stata presidente fino al febbraio 2014».
Ma che c’entra la Battaglia, nota come grande attivista del Gay Village romano, con Mafia Capitale? La relazione, in effetti, da pagina 681 in poi parla di un’altra Battaglia: Erica, la figlia dell’ex assessore regionale Augusto Battaglia. Pure lei era consigliera in Campidoglio, ma del Pd. Nata a Roma, e non a Portici. All’epoca di Mafia Capitale, Erica (e non Imma) era presidente della V commissione capitolina, quella alle Politiche sociali, ed ha ricevuto 5 mila euro come contributo elettorale dalla coop 29 giugno di Buzzi attraverso la madre Maria Pia.
virginia raggi 9
Nella relazione c’è scritto che «Non è indagata, ma la Commissione ha accertato una posizione di potenziale conflitto di interessi» tra il suo ruolo pubblico e il suo lavoro privato alle dipendenze del consorzio Coin, «una cooperativa sociale affidataria di commesse pubbliche proprio nel settore delle politiche sociali». Eccetera eccetera.
La Battaglia (Imma) è furibonda. Anche perché lei, a differenza della collega a Cinque Stelle, non ha ricevuto – finora – alcuna lettera di scuse da parte del prefetto Gabrielli. Dicono stia divertendosi a valutare un’eventuale querela, magari pure con richiesta di cospicui danni.
virginia raggi 7
In ogni caso la figuraccia c'è tutta: per il Viminale e i tre membri della commissione su Roma Capitale, di cui facevano parte il prefetto Marilisa Magno, il viceprefetto Enza Caporale e il dottor Massimiliano Bardani, dirigente di II fascia del ministero dell’Economia e delle Finanze, nominati il 15 dicembre 2014 dal prefetto Giuseppe Pecoraro e autori di quelle 834 pagine – controfirmate una per una – in cui, tra un refuso e l’altro, chiedevano pure lo scioglimento del Campidoglio.
Ma quanti «refusi» contiene, poi, ‘sta relazione? Possibile che nessuno l'abbia letta, in tutti questi mesi? O magari qualcuno l'ha letta, ma non si è accorto di niente?
MARINO GABRIELLI
Ah, saperlo…
2. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALL'AVVOCATO DI IMMA BATTAGLIA
Buonasera,
scrivo la presente in nome e per conto della Sig.ra Immacolata Battaglia con riferimento all’articolo apparso oggi sul sito Dagospia dal titolo “La storia di Virginia Raggi citata nella relazione di Mafia Capitale” in cui, tra i soggetti citati nella relazione, figura il nome della mia Assistita.
Appare evidente dalla lettura integrale della relazione che il riferimento alla Sig.ra Immacolata Battaglia è frutto di un clamoroso errore dovuto ad un caso di omonimia. Nel testo della relazione emerge, infatti, che il soggetto oggetto delle indagini e delle intercettazioni è, in realtà, la Sig.ra Erica Battaglia, anch’ella consigliere comunale nonché presidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale all’epoca del sindaco Marino.
Si precisa che, mentre solo alla pagina 666, quella da cui ha tratto la notizia il Vostro sito, nel riassumere in un prospetto le posizioni dei politici interessati dalle indagini, si menziona erroneamente la Sig.ra Immacolata Battaglia, nel prosieguo della relazione, nella parte dedicata all’esame dei casi specifici riassunti nel prospetto (pag. 697 e seguenti), si fa espressamente e diffusamente riferimento alla Sig.ra Erica Battaglia.
SALVATORE BUZZI
La circostanza suddetta, di cui siamo venuti a conoscenza oggi anche grazie al Vostro articolo, sarà immediatamente contestata ai responsabili della relazione e sarà oggetto di un comunicato stampa con riserva di eventuali azioni risarcitorie.
Nel frattempo Vi preghiamo, previa verifica della veridicità di quanto affermato (facilmente accertabile con la lettura delle pagine che seguono il prospetto “incriminato”), di rettificare la notizia ovvero di dare atto del clamoroso errore contenuto nella relazione stessa.
Resto in attesa di un Vostro cortese riscontro ed invio cordiali saluti.
Avv. Massimo F. Dotto